Libri sulla Russia di oggi: 18 e più titoli da leggere prima di partire

Pubblicato il 9 Ottobre 2017

Scritto da Eleonora

Che siate in partenza o semplicemente curiosi, i libri sulla Russia di oggi che vale la pena leggere non sono mai troppo pochi. Ma non sperate di poterla capire: la Russia si accarezza e basta, perché sarà sempre troppo grande per essere capita fino in fondo.

Che vi piaccia la letteratura classica (che è ancora capace di dirci molto) o che preferiate dettagli succosamente tecnici sul come organizzare un viaggio in jeep in Siberia d’inverno, in questa lista libri sulla Russia di oggi ce n’è per tutti i gusti.

Tra i libri sulla Russia di oggi ci sono romanzi e reportage ambientati in epoche diverse, tutti però in grado di raccontare aspetti diversi della Russia contemporanea che viviamo noi viaggiatori. Scegliete un libro sulla Russia da leggere prima di partire, divoratelo e viaggerete con occhi diversi. Dalle storie incredibili delle donne sovietiche che hanno combattuto in guerra ai molti reportage dalle guerre cecene, dalle biografie di personaggi indifendibili come Eduard Limonov a racconti di viaggio attraverso l’URSS al collasso, fino ad appassionanti romanzi, classici o nuovi classici, che raccontano la vita in URSS nel ‘900, che poi non è cambiata del tutto rispetto alla Russia odierna.

Buona lettura e buon viaggio in Russia!
Ele

Libri sulla Russia di oggi da leggere prima di partire

1. Limonov di Emmanuel Carrère

Onestamente, uno dei più appassionanti tra i libri sulla Russia di oggi che ho letto. Questa biografia è in realtà un ritratto della Russia comunista e contemporanea, raccontata attraverso un personaggio indifendibile ma sempre impeccabilmente brillante, Eduard Limonov, perfetta incarnazione della potente contraddizione politica e ideologica russa. Che è sorprendentemente reale e ancora in vita. Criminale in erba nella provincia ucraina che scappa dalla mediocrità, senzatetto bisessuale a New York, scrittore fallito e domestico di un miliardario americano, Limonov torna da adulto in Russia e finisce a ficcarsi in tutte le possibili guerriglie, crisi politiche e tumulti, fino a supportare i nazionalisti serbi nella guerra dei Balcani. Dopo isolamento, carcere e lavori forzati, torna alla leadership del suo (imbarazzante) partito, chiamato nazionalbolscevico. Eduard Limonov si è spento il 17 marzo 2020.
Tutto ciò, come se non bastasse, scritto dalla mirabolante penna di Emmanuel Carrère. Bellissimo.

Temi: URSS anni ’70 e ’80, Gorbaciov, El’tsin, anni ’90, guerra dei Balcani, Russia di Putin, carceri russe

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2. Il Maestro e Margherita di Mikhail Bulgakov

Il mio libro preferito. Satira pungente ambientata nell’immobile e grigia Mosca staliniana, Il Maestro e Margherita è un po’ una splendida storia d’amore, un po’ una parodia degli ingranaggi burocrat-comunisti dell’epoca Stalin, sconvolti dall’arrivo a Mosca di Satana e della sua improbabile banda di scappati di casa; e anche un po’ una rivisitazione dei giorni in cui a Ponzio Pilato fu sottoposto in esame un agitatore di folle problematico, tale Jeshua Ha-Nozri, meglio conosciuto come Gesù di Nazareth. Le tre storie riflettono in parte la vicenda personale dello scrittore, risultando terribilmente attuali, si sviluppano come una vera rivelazione e sono in realtà ben collegate e finiranno per intrecciarsi in maniera sorprendente intorno alla piccola figura di un mediocre poeta di partito, Ivan Bezdomnij. Da non perdere.

Da ascoltare anche Il maestro e Margherita raccontato da Alessandro Barbero, in podcast.

«Lei aveva in mano un mazzo di disgustosi, inquietanti fiori gialli. Sa il diavolo come si chiamano ma sono i primi a comparire a Mosca. […] Sbucò da via Tverskaja in un vicolo e qui si voltò. Lei conosce via Tverskaja? Ci passavano migliaia di persone, ma io le assicuro che lei vide me solo e mi guardava non si può dire inquieta ma addirittura in modo morboso. E lei mi colpì non tanto per la sua bellezza, quanto per il senso di solitudine insolito, mai visto, che c’era nei suoi occhi. Obbedendo a quel segnale giallo, svoltai anch’io nel vicolo e la seguii. […]
“Le piacciono i miei fiori?”.
Ricordo chiaramente il tono della sua voce, abbastanza profonda ma a scatti […]. Passai rapidamente dalla sua parte e avvicinandomi a lei risposi: “No”.
Mi guardò stupita, e d’un tratto compresi – e fu una cosa del tutto inaspettata – che per tutta la mia vita avevo amato proprio lei. Una bella storia, no? Certamente lei dirà che sono pazzo.»

Temi: URSS di Stalin, Mosca, dissidenza ed evasione

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3. Imperium di Riszard Kapuściński

libri sulla Russia di oggi

Questo straordinario libriccino firmato Kapuściński è il padre del simile, ma meno avvincente, Buonanotte signor Lenin di Terzani. Kapuściński viaggia nell’URSS con passione e disillusione a bordo della Transiberiana e nelle zone più remote dell’Impero, dovunque succedesse qualcosa che meritasse di essere raccontato. Sono gli ultimi anni di vita di un colosso politico agli sgoccioli, tra il 1988 e il 1991. Dagli scioperi nella penisola di Yamal, nell’Artico russo, al paesaggio monotono invernale della Siberia; da Termez, ultima città sovietica prima dell’Afghanistan, alle vicende d’infanzia di quando Brest, la sua città natale nella vecchia Polonia e oggi Belarus, venne inglobata nell’Impero.

Temi: geopolitica, crollo dell’URSS, zone remote dell’URSS, storie di vita

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4. Libri sulla Russia di oggi anche nella grande letteratura russa

La letteratura russa è così intramontabile che ancora illumina sorprendentemente sul carattere, la cultura e l’anima russe, che crediamo di riuscire a capire, ma che invece ci sfuggono sempre.

Ciascun classico è talmente totale a modo suo, che fare una selezione è un vero peccato. Se non avete il coraggio di addentare mattoni come Anna Karenina, Guerra e Pace o I Fratelli Karamazov, buttatevi per iniziare su Le Notti Bianche di Dostoevskij, un libriccino brevissimo, specialmente se andrete a San Pietroburgo d’estate; o anche su Delitto e Castigo, breve, drammaticamente psicologico e coinvolgente. Non camminerete più lungo i canali di San Pietroburgo allo stesso modo, garantito!

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5. Febbre Bianca di Jacek Hugo-Bader

Hugo-Bader è un giornalista polacco che decide di attraversare tutta la Russia in auto d’inverno con una jeep russa modificata comprata a Mosca. A volte dormendo in macchina rischiando di morire congelato, a volte rimanendo bloccato dai guasti all’auto e altre con il terrore dei banditi dell’Estremo Est, il giornalista viaggia in realtà per entrare dentro gli spaccati sociali più sconosciuti della Russia moderna. Che è un inspiegabile groviglio di rapper cristiani, concorsi per Miss HIV, tribù siberiane sterminate dall’alcolismo, ex hippie e sciamani che lavorano negli ospedali.

Tra i libri sulla Russia di oggi è quello che racconta in maniera più completa il sociale e la vita estrema ad Est di Mosca. Uno dei libri sulla Russia di oggi più coinvolgenti, piacevole anche se a tratti molto crudo. In generale i titoli editi da Keller sulla Russia sono spesso eccezionali, date un occhio a tutta la collana!

Temi: viaggi in Russia d’inverno, Siberia, Estremo Est, AIDS, alcolismo, nuove religioni

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6. La guerra non ha un volto di donna, di Svetlana Aleksievich

Più che un libro, un pezzo di storia viva e tragicissima. Il premio Nobel Aleksievich raccoglie anni di interviste svolte in tutto il paese centinaia di storie sulla partecipazione delle donne sovietiche alla Grande Guerra Patriottica, cioè la Seconda Guerra Mondiale, consumatasi soprattutto nell’odierna Bielorussia e Russia occidentale. Storie ignorate dalla propaganda classica ma cruentissime, di resilienza, forza straordinarie, storie che vi faranno capire veramente cosa è significata la guerra per il popolo sovietico e perché questa sia ancora così sentita nella Russia di oggi. Un libro che spiega una volta per tutte la forza incredibile delle donne sovietiche, che hanno letteralmente fatto il paese, durante e dopo la guerra. Storie così assurde che vi faranno ricredere nelle capacità di sopravvivenza del genere umano e delle donne soprattutto. Da leggere un poco per volta, emozionantissimo.

Temi: Seconda Guerra Mondiale, donne nell’URSS, storia sovietica

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7. TransEuropa Express, di Paolo Rumiz

Un appassionante viaggio lungo la nuova frontiera europea, quella tra l’UE e il colosso sovietico ormai sbriciolato in tanti staterelli. Un libro che racconta la nuova cortina di ferro e la vita al di qua e al di là della frontiera, dalla grigia città di sommergibili artici di Murmansk (dove sono stata anche io nel 2015) alle nuove Repubbliche Baltiche proiettate verso l’Ovest, dall’exclave russa di Kaliningrad ai Carpazi ucraini, fino a raggiungere Odessa, vero centro d’Europa che sintetizza in sé oriente, occidente, settentrione e meridione.

Tema: confini, Unione Europea, Russia di oggi, Bielorussia, Ucraina

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8. L’arte della cucina sovietica: una storia di cibo e nostalgia, di Anya Von Bremzen

Un libro tremendamente coinvolgente e che vi farà venire l’acquolina in bocca. Da leggere se ancora pensate che in Russia si mangino solo grechka e patate. Anya Von Bremzen, emigrata negli USA con la madre negli anni ’70, ripercorre la storia dell’URSS e la scapestratissima vicenda della sua famiglia moscovita attraverso il cibo russo e poi sovietico. Dai pranzi faraonici degli anni ’10 alle caramelle estere mangiate in segreto nel suo asilo per figli della Nomenklatura, fino al cibo in scatola e alle crisi alimentari. Per me, bellissimo e da non perdere, uno dei libri sulla Russia di oggi che più dà una visione d’insieme attraverso un taglio particolarissimo.

Temi: cucina, cibi particolari, storia sovietica, vita quotidiana in Russia

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9. Una storia russa, di Lyudmila Ulitskaya

Una storia russa, di Ludmila Ulitskaya, è semplicemente un capolavoro. Romanzo di formazione che racconta le vite intrecciatissime di tre amici che erano bambini quando morì Stalin e Mosca si riempì di gente fino all’inverosimile, venuta da tutto l’Impero sovietico per dare l’ultimo saluto al sommo leader. Intrigante, pieno di vicende russissime, amori sofferti e malcapitati, Una storia russa dipinge la vita dei dissidenti per scelta o per sbaglio degli anni ’50 e ’60, tutti indaffarati tra lavori fittizi, relazioni segrete e pile infinite di samizdat. Anche questo un romanzo complessivo, dà un quadro molto completo dell’URSS post Stalin. Davvero bello, magnifica la penna della Ulitskaya.

Temi: Mosca, dissidenti, epoca Khrushchev, storia sovietica

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10. I libri e i reportage di e su Anna Politkovskaja

Una donna simbolo dell’etica civile e giornalistica, che ha pagato con avvelenamenti, minacce e infine con la vita la sua ostinazione nel raccontare i fatti e i racconti della popolazione civile, stremata e massacrata dal secondo conflitto ceceno. Famosissimi in tutto il mondo i suoi reportage e libri sulla Russia di oggi: Proibito Parlare, sulla Cecenia, l’attentato alla scuola elementare di Beslan e quello al Teatro Dubrovka di Mosca; o La Russia di Putin, un «libro di appunti appassionati a margine della vita come la si vive oggi in Russia». Altri approfondimenti più dettagliati sulla situazione in Cecenia sono in Un piccolo angolo d’inferno. Se vi piacciono le graphic novel, questa edita da BeccoGiallo racconta la vicenda di Anna Politkovskaja.

Temi: Russia di Putin, Cecenia, attentati in Russia

Nota: Per chi volesse rendere omaggio a questa donna anche oltre i libri, consiglio di portare un fiore sulla targa apposta in ulitsa Lesnaya 8/12 a Mosca, nel luogo dove le hanno sparato. Per chi invece passerà da Milano e non da Mosca, ci sono, subito fuori dalla stazione di Garibaldi, dei piccoli giardini intitolati a lei e una pianta intitolata a lei nel Giardino dei Giusti di tutto il mondo del Monte Stella, un luogo che porta onore alla mia città.

Proibito parlare: su Amazon, Libraccio e Mondadori Store
La Russia di Putin: su Amazon, Libraccio e Mondadori Store
Un piccolo angolo d’inferno: su Amazon, Libraccio e Mondadori Store
Anna Politkovskaja ed. Becco Giallo: su Amazon, Libraccio e Mondadori Store

11. Buonanotte Signor Lenin di Tiziano Terzani

Il gran fiorentino si è cimentato anche con le realtà postsovietiche, scrivendo un buon reportage che parte dall’Amur, il fiume che delinea il confine tra Russia e Cina, e finendo a viaggiare per due mesi nelle periferie dell’impero, mentre Gorbacëv pronunciava le ultime parole famose. Anche se ci sono libri migliori per approcciare la dissoluzione dell’URSS, Buonanotte Signor Lenin è comunque una buona lettura introduttiva per chi non ha ancora scoperto il mondo dell’Asia Centrale, del Caucaso e delle zone più remote della Russia, come l’Estremo Est. In realtà penso che a Tiziano Terzani la Russia non sia mai piaciuta, e nel libro questa cosa si percepisce qui e lì. Il taglio è molto giornalistico e culturale, i migliori sono i capitoli sull’estremo oriente russo.

Temi: crollo dell’URSS, Amur, Asia Centrale, Caucaso, Russia comunista

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12. La vita come un romanzo russo, di Emmanuel Carrère

Carrère scrive così bene che gli si permette ogni cosa. Anche questo romanzo, che è un trionfo dell’ego che scavalca ogni promessa data nel titolo per raccontare sostanzialmente la sua travagliatissima (e infatti proprio russa) storia d’amore, indissolubilmente intrecciata con le vicende della Russia di oggi e l’amore riscoperto dell’autore per la patria di sua madre. Il tutto prende le mosse dall’incredibile storia del ritrovamento casuale dell’ultimo (?) prigioniero della Seconda Guerra Mondiale, un ungherese rimasto confinato in un ospedale psichiatrico di un inutile paesino a 800km da Mosca. Questo individuo, dimenticato da tutto e da tutti, per oltre 50 anni non ha scambiato parole con nessuno se non in ungherese. Finché non è stato rimpatriato in Ungheria e ricongiunto con la sua famiglia d’origine. La storia devia su montagne di fatti personali sull’autore, che ha gravi problemi con l’ego, ma per me è rimasto divertentissimo da leggere.

Temi: Russia di oggi, strascichi della Seconda Guerra Mondiale, vita personale dell’autore

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13. Bagliori a San Pietroburgo di Jan Brokken

Libriccino che si divora in un paio di giorni, una dignitosa infarinatura sulla stupefacente vastità della vita culturale di Pietroburgo snocciolata in una serie di brevissimi appunti, pensieri, ricordi e aneddoti sui grandi colossi della letteratura, della musica e dell’arte che hanno vissuto nei palazzi della città – la Achmatova (in copertina), Mandel’štam, Brodskij tra gli altri. Il grosso difetto (o, per alcuni, il pregio) di questo libello è la sua brevità. A volte si lascia tutto sospeso sul più bello, a volte ci si aspetterebbe di più. Un buon incipit per approfondire, scoprire e innamorarsi di Pietroburgo (e poi della Russia tutta). Mi ha un po’ delusa a tratti. Non tra i libri migliori di Jan Brokken.

Temi: letteratura, passeggiate artistiche in città, grandi ritratti, appunti di viaggio

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14. Le lupe di Sernovodsk

Brevissimo reportage dalla Cecenia per opera della bravissima e coraggiosa giornalista slovacca Irena Brezna. La Brezna si mescola alle donne cecene e si introduce nelle loro case in punta di piedi, registrando con gli occhi tutto quell’orrore che non ha il tempo di scrivere sul momento, vista la pesante instabilità della prima guerra cecena. Da brividi, un altro degli ottimi libri sulla Russia di oggi editi dalla Keller.

Temi: reportage dalla prima guerra cecena

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15. Beresina di Sylvain Tesson

Tesson è uno scrittore dall’ego esuberante, ma che cattura e diverte come pochi altri. Tra le sue imprese folli, c’è quella leggendaria di ripercorrere la ritirata di Napoleone in sidecar, con un gruppo di amici. Ovviamente d’inverno. Dalle porte di Mosca a Borodino, questo suo libro molto breve ripercorre le tappe con aneddoti storici mescolandole alla narrazione della vita quotidiana nella Russia europea fiaccata dalla neve. Molto bello ed esilarante.

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16. Nelle foreste siberiane di Sylvain Tesson

Il folle Tesson si ritira per sei mesi in una capanna sulla sponda occidentale del lago Bajkal, a quindici chilometri dall’umano più vicino, una guardia parco. Dal pieno inverno al disgelo, fino allo scoppio improvviso dell’estate, Tesson vive in solitudine pescando omul’ dal lago, facendo buchi nel ghiaccio, girando armato nella speranza di non trovare orsi e portandosi dietro una biblioteca intera da leggere e una fornitura di pasta e tabasco per la sopravvivenza. Il libro è strutturato come un diario, ma non mancano liste, incontri con pescatori di passaggio affogati nella vodka, e ovviamente una bandiera francese da sventolare fuori dalla capanna in occasione del 4 luglio. Profondo, illuminante, divertente, nonostante l’arroganza che è un tratto distintivo dello scrittore.

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17. La Frontiera. Viaggio intorno alla Russia di Erika Fatland

Libro di gran successo mondiale, seconda mastodontica opera della scrittrice norvegese Erika Fatland, che abbiamo presentato all’edizione 2022 del Festival della Letteratura di Mantova. La Fatland circumnaviga la Russia dalle desolate isole e penisole dell’Artico, intraprendendo una costosissima spedizione in nave circondata da danarosi pensionati europei, per poi spingersi dalle frontiere dell’estremo oriente, con la Corea del Nord e la Cina, sempre più verso ovest, fino alla brevissima frontiera con la Norvegia, che percorre in canoa con suo padre. Un libro che alterna capitoli più interessanti a capitoli francamente davvero superficiali, ma che riesce comunque a rendere un’immagine a volo d’uccello della straordinaria complessità delle relazioni della Russia con i suoi confini e dei popoli che li abitano, di qua o di là. I capitoli più interessanti per quanto mi riguarda sono stati quelli sulla Corea del Nord, sulla Cina orientale, sul Kazakistan, sull’Azerbaigian, sull’Ucraina, sui Baltici, sulla Finlandia e sulla Norvegia.

Lo stile di viaggio e di scrittura di Erika Fatland è molto freddo e distaccato, e onestamente questo per me rimane uno dei punti più negativi del libro, ma sono gusti personali. L’impresa che ha compiuto rimane comunque straordinaria, ma avendo avuto il privilegio di conoscerla dal vivo, rimango ferma sull’idea che la sua persona sia più interessante dei suoi libri.

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18. Piccolo alfabeto per viaggiatori selvatici di Eleonora Sacco

Da ultimo segnalo il mio libro, uscito a luglio 2020 per EDEA, che è una raccolta di racconti di viaggio organizzato come un alfabeto in cui la Russia di oggi ha un ruolo molto importante. Dalle babushki infazzolettate alla Ciuvascia, dalla Buriazia alla oblast’ autonoma degli ebrei, fino alla remota isola di Sachalin, sopra il Giappone: ogni incontro è un nuovo tassello che svela la spaventosa complessità di un Paese che è tutt’altro che monolitico.

Potete leggere le recensioni del mio libro su questa pagina, oppure su Goodreads.

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Altri libri sulla Russia di oggi consigliati dai lettori di Pain de Route

Manca il tuo preferito? Lasciami un commento e una breve spiegazione. Lo aggiungerò volentieri!

1. I racconti di Kolyma, di Varlam Shalamov (Chiara): Amazon, Libraccio, Mondadori Store
2. Scompartimento numero 6, di Rosa Liksom (Chiara): Amazon, Libraccio, Mondadori Store
3. In Siberia, di Colin Thubron (Patrick): Amazon, Libraccio, Mondadori Store
4. Tutto scorre, di Vasilij Grossman (Marina): Amazon, Libraccio, Mondadori Store
5. Tempo di seconda mano, la vita in Russia dopo il crollo del comunismo, di Svetlana Aleksievich (Marina): Amazon, Libraccio, Mondadori Store
6. L’amore ai tempi della neve, di Simon Montefiore (Sb92): Amazon, Libraccio, Mondadori Store

Spero che questa lista di libri sulla Russia di oggi ti abbia ispirato e ti abbia fatto trovare quello che cercavi. Non sparire, però!


A presto,
Eleonora

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10 commenti

  • Stefania Berrizzi

    Ciao ti consiglio ‘Dalla via Emilia a San Pietroburgo’ di Tiziano Bisi (Quodlibet 2021). Un viaggio on the road per l’est europa e la Russia decisamente originale per tragitti e riflessioni del protagonista.

  • Bella lista! Qualcuno l’ho letto, altri no, altri sono già in lista! (come Imperium per esempio)

    Per quanto non siano ambientati in quella che oggi è la Federazione Russa*, mi sento di consigliare “Sovietistan” e “La Frontiera” di Erika Fatland (il primo parla delle 5 Repubbliche post-sovietiche dell’Asia Centrale e il secondo di un viaggio attorno alla Russia, ma forse li hai già recensiti altrove), oltre a “Il Grande Gioco” di Peter Hopkirk, sempre sull’Asia Centrale. In questi libri i Russi rimangono comunque tra una presenza importante

    *forse non li hai inseriti nella lista per questo motivo per fare poi una sezione separata su altre regioni dello spazio post sovietico, nel caso sarebbe una scelta sensata

    • A

      Grande Ilan, grazie mille!
      Sì, quei libri li ho inseriti in realtà nel post sull’Asia Centrale, perché sennò in questo rischiamo di avere un calderone di roba troppo incoerente. Ci sono tanti altri bei libri, ma volevo concentrarmi perlopiù sulla Russia contemporanea.
      A presto!
      Ele

  • Leggi anche “Sasenka” e “L’amore ai tempi della neve” se non L hai ancora fatto. Bellissimo blog

  • Vasilij Grossman, un autore che mi ha conquistato subito, in grado di raccontare l’animo russo con una profondità che solo i grandi della letteratura sanno fare. “Tutto scorre” e “Pane e destino”. Due capolavori. Per la Russia post comunista e per capirla meglio, di Svetlana Aleksievic, “Tempo di seconda mano, la vita il Russia dopo il crollo del comunismo”.

    • A

      Grande Marina, grazie mille!
      Aggiungo subito le tue risorse preziose. Grossman non lo conoscevo, sulla Aleksievic mi fido ciecamente 🙂
      Buona serata!
      Eleonora

  • Che libro Limonov!
    Concordo su Lilin, scrive malissimo (e questo visto che non è la sua lingua madre glielo posso anche perdonare) e lo prenderei con le molle per i motivi che indichi ma mi hai incuriosito su quest’ultimo libro.
    Fra i classici vedo che non citi l’Idiota, bellissimo e terribile, ma forse in effetti meno utile per capire la Russia (ma curiosamente parte proprio da un viaggio in treno)
    Mi appunto Febbre Bianca e il Graphic novel sulla Politkovskaja!
    E umilmente suggerisco ‘In siberia’ di Colin Thubron, libro un po’ cupo ma che mi è piaciuto molto.

    • A

      Vero? Limonov è strabiliante. Sono ancora scioccata adesso, e mi ricordo quando rimanevo incollata per ore sulle panchine di Gorky Park a leggere, con le dita congelate, ma non riuscivo a smettere!
      Lilin forse ancora non l’ho capito. Va bene, non è la sua lingua madre, però il suo scrivere male prescinde da questo: sembra non abbia mai letto un libro di letteratura, in qualsiasi lingua. Gli manca totalmente una qualsiasi, anche minima, grazia formale. Amen, però. Avendo saltato del tutto Educazione Siberiana ed avendo letto subito Caduta Libera, ignorando mentre leggevo i vari scandali e le accuse, sinceramente i contenuti mi erano piaciuti. Il terzo invece (Il respiro del buio) è fuffa inutile spalmata su duecento pagine, non mi ha lasciato nulla, e probabilmente rivela la vera stoffa del personaggio.
      Eh! Sui classiconi avrei dovuto citare il mondo 😉 ma aggiungero l’idiota nella lista in fondo.
      In Siberia ancora non l’ho letto, ma Amazon me lo suggerisce da tipo un anno! Di Thubron ho già in lista prima l’altro sull’Asia Centrale!
      Grazie del tuo commento, Patrick (per gli amici: Paolo)!

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