Due anni fa Angelo ed io abbiamo ricevuto un insolito invito per un paese del Friuli che non avevo mai sentito nominare: Venzone. Un luogo che distava 431km da casa mia e che non avevo la minima idea si trovasse in luoghi dalla storia, natura e varietà etno-linguistica così incredibili. Tutto era talmente selvaggio, antico, intricato e meraviglioso che mi sentivo più tra sperdute valli dei Carpazi o del Caucaso che non in Italia.
Diluviava come non mai a Venzone, e mentre presentavamo Cemento podcast in Friuli ci dicevano che era morto Gorbaciov, lasciandoci un po’ di sasso davanti a una fitta platea di appassionati d’Est, di sasso come noi. Ma in quel Friuli c’era di più: una forza speciale, magnetica, un’attrazione naturale verso luoghi lontani. Tagliando le infinite pianure del Nord-Est in regionale o svalicando in Slovenia, facevo una serie di incontri cruciali. Una delle pochissime ricercatrici italiani in Antartide seduta proprio sul sedile davanti a me ma casualmente sul treno sbagliato, diretta a una conferenza a Trieste, porto di mondi lontanissimi; giovani cantautrici che fanno risuonare le vocali un po’ esotiche del furlan; Alessandro, un giovane ricercatore sugli scambi decennali e un po’ clandestini tra italiani e sloveni, che valicavano quel tratto di Cortina di Ferro che sfiorava anche l’Italia; e infine anche Nicola Ceschia, guida escursionistica AIGAE di Wild Routes, che mi ha portata di qua e di là da quel confine, ammaliandomi con storie di avventure incredibili.
È con Nicola che abbiamo deciso, l’anno scorso, di provare a organizzare un weekend lungo di esplorazione di un intrico di valli delle Prealpi Giulie andando a scandagliare i paesaggi e le identità di questo fazzoletto di Nord-Est.
Anche quest’anno riproponiamo un itinerario di esplorazione delle montagne di confine del Friuli, spingendoci fin sulle Alpi Giulie.
L’itinerario che segue è stato studiato da Nicola Ceschia per Wild Routes. Le foto sono di Nicola Ceschia e di Matteo Buriola.
L’escursione inizia nel primo pomeriggio di venerdì 21 giugno e finisce all’ora di pranzo di domenica 23 giugno, di modo di dare la possibilità anche a chi viene da lontano di raggiungere il Friuli.
Torniamo in Friuli, a camminare lungo i confini
Questo itinerario è un trekking per immergersi tra le aspre vette delle Alpi Giulie, in luoghi di confine ricchi di storia e di biodiversità. La prima notte dormiremo in una casera antica, che è stata a lungo un rifugio per i pastori che portavano le greggi a pascolare sull’altopiano carsico del Foran dal Mus, semplicemente uno dei luoghi più spettacolari del Friuli. Lassù, dove un tempo si diceva finissero i dannati, si trova ciò che resta di uno dei ghiacciai più bassi delle Alpi – migliaia di anni di instancabile lavoro di acqua e ghiaccio hanno reso l’ambiente un groviera costellato di grotte e sagome incredibili, a fine giugno ricoperte di fiori alpini.
Dopo aver esplorato i territori del monte Canin, ci sposteremo con un breve tratto in macchina verso la malga Grantagar, il nostro rifugio per la notte. Gestita da generazioni dalla famiglia Pischiutti, la malga produce il proprio latte e i propri formaggi e ci preparerà la cena di sabato, lasciandoci dormire in tenda sui loro terreni. La mattina seguente seguiremo le creste su cui si è combattuta la Grande Guerra e che ora sono abitati solo dagli stambecchi. Tornando verso Sella Nevea, toccheremo anche i Piani del Montasio, da cui si ricava l’unico e originale formaggio malga Montasio – se avete già assaggiato quello del supermercato, scoprirete tutto un altro sapore.
Questa escursione è di difficoltà media e adatta a tutte le persone che sentono di volersi lasciare andare, vogliono scoprire un’area complessa e non hanno paura di fare fatica. Non ci sono limiti d’età ed è eventualmente anche adatta a ragazzine e ragazzini che hanno già buona esperienza di montagna.
Servono:
- Adattabilità e flessibilità
- Buona forma fisica
- Voglia di sfidarsi
- Voglia di uscire dalla propria zona di comfort
- Voglia di provare emozioni intensissime
- Aver già fatto esperienza in montagna
- Socialità, curiosità ed entusiasmo
- Profondo rispetto per la natura
Equipaggiamento:
- Due T-shirt;
- Felpa/Pile;
- Pantaloni da trekking (meglio lunghi);
- Scarpe o scarponi da trekking
- Giacca antipioggia;
- Sacco a pelo;
- Tenda (possibilità di noleggio);
- Crema solare;
- Spray antizecche;
- Cappello e occhiali da sole;
- Bastoncini da trekking;
- Borraccia per almeno 2l di acqua;
- Snack energetici;
- Kit di igiene personale.
Sui sentieri:
I sentieri sono tutti classificati come E (escursionistici), nonostante questo i terreni sono rocciosi e sconnessi (soprattutto nel giorno 2), si raccomanda quindi una scarpa adeguata con supporto alla caviglia (in base alle proprie esigenze).
Tutti i dettagli preparativi sull’attrezzatura necessaria verranno comunicati più approfonditamente dopo l’iscrizione, via mail.
Le Alpi Giulie, data la loro natura carsica, non abbondano di fonti d’acqua in quota. Pertanto si raccomandano i partecipanti di portare almeno due borracce da 1l ciascuna.
In caso di forte o prolungato maltempo, il trekking è da considerarsi annullato.
Nella zona è abbondante la presenza di zecche. Si consiglia di dotarsi di un kit per la rimozione delle stesse. Ogni sera è prevista una sessione di controllo.
itinerario
Giorno 1 – Da Sella Nevea a Casera Goriuda alta*
- Lunghezza: 4.5km circa per 550m di dislivello positivo (Troi dai Sacs). Eventuale variante più corta ma più esposta e con cavetti di acciaio (Sentiero Sereno).
- Tempo stimato: 3-4h
- Cena conviviale autogestita in casera, inclusa
Giorno 2 – Da Casera Goriuda alta a Sella Nevea attraverso l’altopiano carsico del Foran dal Mus. Sentiero CAI 645
- Lunghezza: 12km circa per 800m dislivello positivo e 1000m dislivello negativo (possibile discesa in cabinovia a 10€)
- Tempo stimato: 7-8h
- Pranzo al sacco
- Rientro a Sella Nevea e spostamento in auto in direzione di malga Grantagar con 20-30 minuti su strada forestale
- Posizionamento tende
- Cena conviviale in malga**
Giorno 3 – Da malga Grantagar a Sella Nevea passando per i Piani del Montasio
- Lunghezza: 10km circa per 550m di dislivello positivo e 900m dislivello negativo (accorciabili in caso di necessità 7.5km, 500m D+ 800m D-);
- Tempo stimato: 4-5h massimo (riducibile in caso di necessità)
- Pranzo al sacco o in malga/rifugio;
- Rientro a Sella Nevea e spostamento di una macchina per recuperare le vetture a rimaste a Grantagar
- Termine attività e saluti intorno alle ore 14.00
Note
*Casera Goriuda Alta – Giorno 1
Casera molto spartana con 12 posti letto riservati a noi. Acqua da sorgente effimera dove potremmo usare eventuali filtri portati dai partecipanti (avremo due filtri Saywer Mini e 20l d’acqua potabile già portata su da Nicola). Stufa disponibile, prepareremo insieme la cena in loco, inclusa nel prezzo.
**Malga Grantagar – Giorno 2
Dormiremo vicino a una malga che ci darà la possibilità di piantare le tende e cenare presso di loro.
Prezzo cena: primo, secondo e dolce (indicativamente 25 € a persona + bere a parte)
Possiamo accordarci per 2 portate: piatto di affettato misto e formaggi + pasta burro e ricotta/spätzle + vino: 20€
C’è anche la possibilità di pernottare da loro, senza dormire in tenda.
Il prezzo che ci fanno per la mezza pensione (cena, notte e colazione) è di 60 €
Per tutti gli altri, pianteremo le tende all’interno dell’area recintata
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