Dal 2024 tutti i nostri tour saranno organizzati e gestiti interamente da Kukushka Tours. Questa pagina è soltanto una copia di quella originale presente sul sito di Kukushka Tours.
GAMARJOBA, SAKARTVELO! გამარჯობა საქართველო!
Questo tour è dedicato alle atmosfere persiane e alla miscela di culture della Georgia orientale, protette da alcune delle regioni montuose più inaccessibili del Caucaso. Che è un coacervo di valli impervie e distese aride dove è facile perdersi, custodito da popoli autoctoni, famosi come invincibili guerrieri. Come i misteriosi popoli vainakh, a cui appartengono i ceceni e i kist di Georgia.
La valle di Pankisi è uno scrigno variopinto delle tradizioni più mistiche e potenti di questa cultura. Noi la esploreremo con attenzione e rispetto.
CHE ATMOSFERA HA UN NOSTRO TOUR IN GEORGIA
Sconquassata dall’arrivo di migliaia di profughi nei primi anni 2000, quando Vladimir Putin riprese a bombardare senza sosta i civili in Cecenia, e poi dalla piaga del radicalismo islamico, negli ultimi dieci anni la valle è lentamente rinata grazie alla forza delle sue donne. È per essere così testardamente fiera e fuori dagli schemi, che la valle di Pankisi è un luogo che parla così forte e così da vicino.
Il nostro tour inizierà dalla cosmopolita Tbilisi, città romantica e decadente, che in primavera inverdisce di viti sui pergolati e fiori sui balconi in legno, ma ha anche la grandeur della capitale culturale della Transcaucasia sovietica. Esploreremo i suoi androni affrescati e palazzi scrostati, immensi complessi modernisti e architetture geniali, mosaici e memoriali. Proseguiremo sulla strada dove Russia e Medio Oriente si incontrano, lungo il confine con l’Ossezia del Sud, valicando il passo di Jvari (2395m). Molto più di una strada mozzafiato che valica il Caucaso, ma il luogo dove si mescolano monumenti all’amicizia sovietica oggi amari, paesaggi mozzafiato e la sagoma del monte Kazbek, che coi suoi 5.047m veglia le code di camion dall’Iran, dalla Turchia, dall’Armenia e dall’Asia Centrale.
Il giorno successivo andremo in esplorazione del Kakheti, un’enorme regione che comprende impervi picchi innevati e aridi deserti di arenaria, dove i pastori del Tusheti vanno a svernare d’inverno con le loro greggi, e asceti cristiani venuti dalla Siria cercavano isolamento in grotte naturali dagli affreschi mozzafiato. Con un 4×4 andremo letteralmente fuori dai tracciati lungo il confine con l’Azerbaigian, dove le ultime tracce di civiltà cristiana si affacciano sugli strascichi di Impero persiano. Il Kakheti è una regione estremamente varia, che spazia dai vigneti a perdita d’occhio ai piedi del Grande Caucaso ad aerei militari sovietici abbandonati, iscrizioni in persiano e aramaico, paesini molokani, cosacchi, azeri, armeni.
Poi, finalmente, arriveremo nella valle di Pankisi: i suoi rituali ipnotici e conturbanti, la sua cucina deliziosa, i suoi cavalli fierissimi. Infine, torneremo verso Tbilisi attraverso gli splendidi boschi di bassa montagna con una deviazione nel tranquillo Tianeti, dove le famiglie georgiane di origine tush vivono ancora una vita rurale lontana dai ritmi della modernità e le statue di Stalin non sono ancora (tutte) cadute.
IL TOUR IN GEORGIA IN BREVE
La Georgia è la meta ideale per chi cerca dove finisce l’Europa e inizia l’Asia, vuole sorprendersi per davvero e per chi ama il cibo genuino, regionale e stagionale, non standardizzato. È un posto dove si mangia quel che c’è, quello che l’orto dà. Assaggeremo decine di piatti e vini sempre diversi, con una scelta ricchissima, gustosissima e naturalmente vegetariana, ma anche vegana. Nella cucina georgiana abbondano i carboidrati (ça va sans dire), le verdure, i legumi e il formaggio.
Partecipanti: minimo 7, massimo 14
Intensità viaggio: 3/5
IN VIAGGIO CON ARIANNA CEREA
Ciao a tutti, sono Arianna!
Mentre mi destreggio tra lavoro a Londra (sono una Crisis Scenario Designer) e università a Pavia, trovo sempre il tempo di andare ad arrampicare o a fare un bel trekking, meglio se nella neve. Dopo una triennale di Arabo per Relazioni Internazionali sono volata in Scozia, a St Andrews, dove mi sono occupata di Middle East, Caucasus and Central Asian Security Studies. Non contenta, ora sto studiando l’Africa. A volte scrivo, ma è più facile trovarmi a esibire il mio arabo di sopravvivenza in qualche suq, o a viaggiare tra Libano, Georgia, Turchia o Iraq.