Ciao!
Ecco finalmente la proposta estiva dei viaggi in Georgia Pain de Route e Soviet Tours. I nostri tour, che facciamo dal 2019, sono sempre diversi e unici, pensati appositamente per la stagione, il tempo e i cambiamenti geopolitici della regione. Possiamo fieramente dire che nessun altro ti porta dove ti portiamo noi. Che è sempre molto, molto fuori dai tracciati – letteralmente. Ti puoi fidare: di me, dell’esperienza impareggiabile di Soviet Tours, di cosa dice chi ha già viaggiato con noi e dei nostri collaboratori locali che sono tanto zuccherini quanto punk.
Questo itinerario è dedicato alla Georgia dell’Ovest – alla sua vegetazione subtropicale, alle sue atmosfere esotiche e melanconiche, ai suoi picchi innevati tutto l’anno, alle spezie inebrianti della sua cucina, all’adjika piccante che è vita, ai suoi binari del treno che corrono lungo il mare e dove crescono le more più succose, alle luci calde e ombre profonde, alle piogge generose.
Il tour operator
Il programma qui di seguito riportato corrisponde a un viaggio prodotto, organizzato e gestito in ogni suo aspetto da Soviet Tours di Gianluca Pardelli Einzelunternehmen (Glogauer Straße 32 – D-10999 – Berlin – GERMANIA – tax ID 14/466/02688 – VAT Nr. | USt-IdNr. DE326964370). I dettagli del viaggio sono riportati su questo sito in nome e per conto di Soviet Tours, referente per le adesioni e il pagamento dei servizi di seguito riportati.
In viaggio con Eleonora
Il viaggio prevede la presenza di Eleonora ed è focalizzato sulla diversità culturale, religiosa e paesaggistica, sul patrimonio sovietico e sulle incredibili storie dal passato del Caucaso.
Il viaggio dura complessivamente 14 giorni, che includono un primo giorno libero di arrivo e un ultimo giorno libero di partenza, con Eleonora a disposizione fino alle ore 12.
Andiamo!
Gamarjoba, Saqartvelo! გამარჯობა, საქართველო!
Tbilisi illude e ammalia, ma accoglie generosamente, coi suoi palazzi sgarrupati e le sue viti rampicanti. Inizieremo quest’avventura tra i vicoli della città vecchia, andando a caccia dei balconi e delle scale in legno per cui è famosa. Sbucheremo su veri boulevard europei casa di cultura, arte e insurrezioni popolari, per poi spingerci fino ai sobborghi sovietici che nascondono mosaici e veri capolavori visionari dell’architettura socialista. Tbilisi, città cosmopolita e vera capitale dell’intera Transcaucasia, è la migliore introduzione alla diversità culturale che incontreremo nel nostro viaggio.
Il secondo giorno andremo alla scoperta del volto classico del paese: l’antica capitale Mtskheta, con le sue antichissime cattedrali e monasteri, e i panorami della strada militare georgiana fino a Stepantsminda (Kazbegi), al cospetto degli oltre 5000m del Kazbek, sul confine con la Federazione russa. Una strada tortuosa e mozzafiato che è la linea di contatto e scambio tra due mondi: la Russia e il Medio Oriente.
Poi comincerà l’avventura, attraverso zone poco battute e paesaggi sconfinati. Percorreremo la strada degli altopiani ed esploreremo a fondo Kvemo Kartli e Samtskhe-Javakheti, terra d’esilio e di confine, per popoli e minoranze religiose ingrate allo zar. Regioni dal clima infausto, punteggiate di grandi laghi, che d’estate diventano verde brillante e popolate da migliaia di uccelli. Nei loro villaggi hanno vissuto georgiani, armeni, azeri, russi, greci, turchi mesketi e persino tedeschi. Infine, scendendo di quota, ci lasceremo stupire dalle centinaia di cunicoli di Vardzia, città rupestre medievale scavata in una parete di roccia e capolavoro dell’età dell’oro georgiana.
Il giorno dopo prenderemo la via delle montagne lungo il confine turco, su una strada difficile e tortuosa, che si apre in scenari mozzafiato fino al passo di Goderdzi, 2.027m. Piano piano, le chiese ortodosse lasceranno posto alle piccole e dimenticate moschee in legno dell’Agiaria, dove i georgiani di montagna si sono convertiti all’Islam dopo quasi trecento anni di dominio ottomano. Dal paesino di Khulo, con la sua spettacolare cabinovia sovietica anni ’80, scenderemo in valle, e dopo i legni variopinti delle moschee e le piantagioni di tabacco, col loro profumo vanigliato, finalmente vedremo il Mar Nero. Batumi è la capitale delle feste e del khachapuri adjaruli, ricco, a forma di barca, con un bel tocco di burro e un uovo in mezzo. È una città bifronte, con casinò, discoteche, ma anche vecchi palazzi mangiati dalla salsedine, qualche mosaico sovietico e i profumi del suo mercato da città di mare. Kobuleti, invece, è una tranquilla cittadina resort, vegliata da immensi eucalipti e spettrali sanatori abbandonati.
Dalla vegetazione subtropicale del Mar Nero ci dirigeremo in Guria, regione piovosissima famosa per le piantagioni di tè, di mandarini e per le gemme d’arte sovietica. Dopo le colline di Guria, ci spingeremo fino in Samegrelo, la terra dei mingreli, dall’identità fiera e testarda, e dalla lingua propria – sempre kartvelica, ma diversa dal georgiano. Le grandi spianate del Samegrelo, popolate da alberi immensi, fiori esotici e casette sparse, nascondono i migliori mosaici sovietici. Da Zugdidi ci spingeremo fino al fiume Ingur, che segna il confine non riconosciuto ma terribilmente reale tra Georgia e Abcasia, regione separatasi dal paese nel 1992 con una guerra sanguinosa, tutt’ora de facto indipendente.
Da Zugdidi prenderemo la lunga strada per la regione montuosa dello Svaneti, remota e indomita, circondata da alcuni tra i picchi più scenografici di tutta la catena del Caucaso, come il monte Ushba, coi suoi 4.710m. Esploreremo la regione a caccia di antiche eredità pagane, fiere torri medievali e paesaggi intatti, da Mestia a Ushguli, per poi tornare via Racha-Lechkhumi lungo uno sterrato lungo, difficile, semplicemente mozzafiato.
Dopo tre notti tra le montagne, domiremo per l’ultima notte a Kutaisi, la melancolica capitale dell’Imereti. Infine, il rientro a casa, dall’aeroporto di Kutaisi o da quello di Tbilisi. O forse meglio ancora: vi vedremo salire su un treno o una marshrutka per continuare l’avventura sulle vostre gambe!