Tre anni fa Angelo ed io abbiamo ricevuto un insolito invito per un paese del Friuli che non avevo mai sentito nominare: Venzone. Un luogo che distava 431km da casa mia e che non avevo la minima idea si trovasse in luoghi dalla storia, natura e varietà etno-linguistica così incredibili. Tutto mi sembrava talmente intricato e meraviglioso che mi sentivo più tra sperdute valli dei Carpazi o del Caucaso che non in Italia.
Diluviava come non mai a Venzone, e mentre presentavamo Cemento podcast in Friuli ci dicevano che era morto Gorbaciov, lasciandoci un po’ di sasso davanti a una fitta platea di appassionati d’Est. Ma in quel Friuli c’era di più: una forza speciale, magnetica, un’attrazione naturale verso luoghi lontani. Tagliando le infinite pianure del Nord-Est in regionale o sconfinando in Slovenia, facevo una serie di incontri cruciali. Una delle pochissime ricercatrici italiani in Antartide seduta proprio sul sedile davanti a me ma casualmente sul treno sbagliato, diretta a una conferenza a Trieste, porto di mondi lontanissimi; giovani cantautrici che fanno risuonare le vocali un po’ esotiche del furlan; Alessandro, un giovane ricercatore sugli scambi decennali e un po’ clandestini tra italiani e sloveni, che valicavano quel tratto di Cortina di Ferro che sfiorava anche l’Italia; e infine anche Nicola Ceschia, guida escursionistica Assoguide di Wild Routes, che mi ha portata di qua e di là da quel confine, ammaliandomi con storie di avventure incredibili.
È con Nicola che abbiamo deciso di provare a organizzare un weekend lungo di esplorazione nelle Prealpi Giulie andando a scandagliare i paesaggi e le identità di questo fazzoletto di Nord-Est.
L’itinerario che segue è stato studiato da Nicola Ceschia. Le foto sono di Nicola Ceschia e di Marco Di Leonardo.
Come funziona
L’escursione inizia alle 14.00 di venerdì 20 giugno e finisce all’ora di pranzo di domenica 22 giugno, di modo di dare la possibilità anche a chi viene da lontano di raggiungere il Friuli.
È studiata perché il viaggio da casa e il trekking stiano all’interno dei soli 3 giorni di venerdì, sabato e domenica per chi proviene dal Nord o Centro Italia.
Di solito riusciamo a organizzarci con macchine e passaggi tra di noi per chi viene da Piemonte, Lombardia e Veneto, o a passarvi a prendere a Udine se arrivate in treno.
Torniamo in Friuli, a camminare lungo i confini
Questo itinerario è un trekking di 2 notti e 3 giorni per immergersi tra le vette e le valli delle Prealpi Giulie, in luoghi di confine ricchi di storia e di biodiversità. La prima notte lasceremo le macchine in val Resia, dalle incredibili peculiarità linguistiche, e risaliremo un vallone laterale fino alla splendida casera Rio Nero, dove prepareremo una cena conviviale (inclusa) e dormiremo (necessari sacco a pelo e materassino).
Il secondo giorno proseguiremo a piedi raggiungendo le creste mozzafiato dello Jof di Ungarina (1806m), facendo base alla Malga Confin, presso cui ceneremo (cena esclusa) e pernotteremo in tenda. Il terzo giorno avremo una discesa di mezza giornata fino a Venzone, città fortemente impattata dal terremoto del Friuli del 1976 il cui centro storico fu ricostruito fedelmente, pietra per pietra.
Difficoltà e tipologia di sentieri
I sentieri sono tutti classificati come E (escursionistici) e alcuni tratti EE (escursionisti esperti), ma i terreni sono rocciosi e sconnessi soprattutto durante il giorno 2. Vi chiediamo di partecipare con scarponi adeguati, con buona suola, non usurata, e con supporto alla caviglia (in base alle proprie esigenze). I sentieri non sono consigliati a chi soffre molto di vertigini.
Il passo che terremo sarà medio, in linea con i tempi di percorrenza CAI, anche se le nostre escursioni sono sociali e pensate per conoscersi, conoscere i territori e passare tempo di qualità insieme. Chi ha un passo più veloce ed esperto dovrà adattarsi a una camminata un po’ più tranquilla, anche se il trekking non è adatto a chi ha esperienza in montagna minima o limitata.
I dislivelli in salita che copriremo saranno +550 il primo giorno (3-4h di cammino) e +700 (obbligatori) oppure +1000 (gli ultimi +400m facoltativi), circa 7-8h di cammino il secondo giorno, solo +100 ma -900 il terzo giorno.