Dal 2024 i nostri tour saranno organizzati e gestiti dalla linea viaggi Kukushka Tours. Questa pagina è solo una copia di quella originale sul sito kukushkatours.it.
SALAWMALEÝKIM, TURKMANISTON!
La grande scatola di sabbia. La frontiera invalicabile. L’anello di congiunzione tra la Persia storica e l’Asia Centrale turcofona, laboratorio di sperimentazioni idrauliche e geologiche sovietiche, terra di fiumi deviati e sabbie nere, yurte nel deserto e trivelle nel Caspio, echi di Azerbaigian, di Iran, di Afghanistan.
Kukushka finalmente vi porta in Turkmenistan, lo Stan proibito. Uno dei paesi più chiusi al mondo.
CHE ATMOSFERA HA UN NOSTRO TOUR IN TURKMENISTAN
Dopo anni di chiusura ermetica al resto del mondo, ora il Turkmenistan è visitabile con un tour ufficiale.
Mentre il suo primo presidente Saparmyrat Ataýewiç Nyýazow costruiva statue d’oro rotanti di sé, faceva orbitare copie del suo libro nello spazio e rendeva Ashgabat la capitale con più edifici rivestiti in marmo al mondo, il Turkmenistan si accartocciava rapidamente su se stesso in una morsa repressiva verso la libertà personale e i diritti umani.
Ma se le statue dell’Età dell’Oro turkmena oggi sono in parte state rimosse o spostate, nella sostanza, dietro le facciate in marmo di Carrara, poco è cambiato: il Turkmenistan rimane un pasticcio postmoderno unico al mondo. I villaggi in mezzo al deserto si chiamano ancora Kommunizm, Leningrad e imeni Karla Marksa, i bazaar sono vibranti come nelle città più polverose dell’Asia Centrale, i mosaici e gli edifici sovietici rimangono in piedi di fianco a moschee nuove fiammanti, i giardinieri si operano per irrigare prati verdi nel deserto e gli studenti a raccogliere il cotone quando lo Stato li obbliga a farlo.
Questo viaggio sarà diverso da qualunque altro mai fatto prima. Richiede il massimo rispetto delle regole in vigore e la profonda comprensione della realtà contraddittoria in cui ci troveremo a navigare, sempre accompagnati da una guida locale. Nelle città principali è in realtà possibile spostarsi anche da soli abbastanza liberamente, sia di giorno sia di sera, senza lasciare i confini della città stessa.
Le distanze interminabili e la cattiva condizione delle strade ci impongono di coprire una tratta in seconda classe su un treno notturno, tra Ashgabat e Turkmenbashi, e due tratte in aereo con brevi voli interni, tra la capitale e le città di Mary, nell’est, e Dashoguz, nel nord.
Fuori da Ashgabat non esiste alcuna copertura internet ed è impossibile connettersi alla rete. Anche ad Ashgabat la maggior parte dei siti e delle app in uso da noi sono bloccate: funziona praticamente solo la mail.
In Turkmenistan ci occuperemo noi di ogni cosa, dalla lettera d’invito al visto (da pagare in loco), tutti i transfer da/per l’aeroporto di Ashgabat, gli alloggi e gli spostamenti interni. Gli hotel sono di buon livello e sono quelli in cui è consentito agli stranieri di soggiornare. È prevista una notte in yurta in mezzo al deserto. I pasti sono esclusi ma sono molto economici.
IN BREVE
Sarà un viaggio unico e irripetibile, dedicato ad esplorare ogni luogo visitabile al momento in Turkmenistan: dalle rive del Mar Caspio a ovest alle rovine nel deserto del Karakum a est, dalle oasi della Corasmia a nord ai grattacieli pacchiani di Ashgabat, fino immensi crateri infuocati in mezzo al nulla.
Partecipanti: minimo 7, massimo 14
Intensità viaggio: 3/5