L’Ucraina è bella. Gli ucraini sono persone tremendamente interessanti, affascinanti, piene di storie da raccontare. L’Ucraina è sicura. L’Ucraina sta cambiando a vista d’occhio, è sulla cresta dell’onda del fermento esteuropeo. È la terza volta che ci torno e la terza volta che la trovo diversa, ma sempre profonda e ricca da commuovermi. Oggi vi racconto un po’ le basi che bisogna sapere per organizzare un viaggio in Ucraina, cercando di rispondere ai tanti dubbi e alle domande che mi avete fatto.
- Serve il visto?
- Cosa vedere in Ucraina, quali città visitare
- Itinerari di viaggio in Ucraina
- Raggiungere l’Ucraina low cost
- Spostarsi in Ucraina
- Dormire
- L’Ucraina è pericolosa?
- Altri consigli
Serve il visto per andare in Ucraina?
Da qualche anno non serve più il visto per l’Ucraina: per entrare vi basterà avere un passaporto con validità di almeno tre mesi all’arrivo. Vi verrà messo un timbro e potrete soggiornare in Ucraina per 90 giorni ogni 180 giorni senza altri obblighi.
Cosa vedere in Ucraina e quali città visitare
L’Ucraina è un paese davvero molto grande (il doppio dell’Italia!): è importante partire avendo già un’idea di cosa vorrete fare e soprattutto di quali città visitare in Ucraina per ottimizzare i tempi e gli spostamenti (lunghi). Essendo un paese ricchissimo di storia, cultura, tradizioni e belle città, vi consiglio di focalizzarvi solo su alcune aree ed esplorarle a fondo, oppure di fare un breve assaggio della vita cittadina visitando in treno i centri principali.
L’Ovest
Solo al mio terzo viaggio in Ucraina ho finalmente capito la fierezza e l’orgoglio degli ucraini dell’Ovest, che si sentono i veri ucraini. Visitare l’Ucraina saltando le (bellissime) città dell’Ovest, i castelli e i verdissimi Carpazi significa perdersi una fetta troppo importante della cultura e dell’identità di questo Paese, che è molto più variegata e antica di quello che si pensa di solito. Regina indiscussa della Galizia, una regione-crocevia dall’identità ibrida da sempre annessa a diversi regni e imperi, è la splendida Leopoli, in ucraino Lviv. Il suo centro storico è patrimonio UNESCO, ma ancora più bella è la vita nei suoi bar e la creatività dei suoi abitanti. Oltre a Lviv, anche le cittadine di Lutsk, di Ivano-Frankivsk e di Chernivtsi hanno dei bei centri storici e monumenti importanti. Ancora più famosi invece sono i castelli da fiaba intorno a Lviv, ma soprattutto quelli di Kamyanets-Podilsky e Khotyn, non lontano da Chernivitsi.
Anche la Transcarpazia (Zakarpattia in inglese, Zakarpat’ska in ucraino) è una regione storica e ricca di villaggi rimasti congelati nel tempo, chiese in legno patrimonio UNESCO e verdissime montagne incontaminate. D’estate è più facile spostarsi ed esplorarla in autonomia, ma anche in inverno ha il suo fascino, addormentata com’è sotto molti strati di neve.
Se vuoi leggere di Lviv, salvati il post su cosa vedere a Leopoli.
Per un itinerario nei Carpazi, leggi questo post.
Il Centro
L’Ucraina centrale è la sconfinata regione di steppe e campi coltivati a girasoli che attraverserete per forza in qualunque itinerario, sentendovi un po’ anche a voi a bordo della macchinina scassata di Ogni cosa è illuminata. Da Kiev (Kyiv in ucraino), la grintosissima capitale (che merita minimo due giorni interi di visita), potrete lanciarvi facendo rafting sui grandi fiumi che scivolano verso il Mar Nero o esplorare i dintorni dell’area metropolitana, visitando il più grande museo etnografico del Paese, l’area chiusa di Chernobyl o i villaggi di campagna dell’Oblast’ di Kiev o di Poltava.
Se ti interessa fare un tour di Chernobyl e Pripyat’, quelli di Civitatis hanno dei prezzi molto vantaggiosi. Se ti interessa approfondire il tema del dark tourism e dell’eticità del visitare luoghi come Chernobyl, ti consiglio di ascoltare la puntata #01.03 di Cemento Podcast.
Il Sud
Andando a Sud vi dimenticherete, a tratti, di essere nell’Ucraina che credevate di conoscere. Le immense paludi del delta del Danubio, popolate da un numero impressionante di specie di uccelli e piante, visitabili solo con piccole imbarcazioni che navigano a pelo d’acqua. I villaggi sperduti nelle pianure, abitati dai vecchi credenti. La costa del Mar Nero, dove tutto il Paese si riversa in estate per divertirsi e fare il pieno di vitamina D. Gli antichi siti archeologici greci intorno all’area di Odessa, come Olbia e Tyras, fondate dai coloni di Mileto tra il 600 e il 700 a.C. (so che non ci credete, ma è tutto vero!). E il cibo saporitissimo e così mediterraneo, gli elegantissimi palazzi, teatri e viali alberati di Odessa, una piccola Pietroburgo con un porto enorme sul Mar Nero. La città dà il meglio di sè in estate, ma d’inverno abbiamo avuto anche la possibilità di vedere le banchine sul mare completamente congelate!
Leggi anche il post dedicato a cosa vedere a Odessa.
L’Est
Se già di per sè l’Ucraina non è un paese turistico, nell’Est, complice il conflitto recente nelle regioni del Donetsk e Luhansk, i turisti sono cosa rara. La Farnesina sconsiglia vivamente di recarsi in queste due regioni perché la guerriglia è quotidiana e il fronte si sposta di giorno in giorno: meglio starne alla larga. Kharkiv è stata miracolosamente risparmiata dalla guerra. È una città quasi sul confine russo, nella oblast’ omonima confinante con il Donetsk. A Kharkiv gli scontri si sono risolti qualche anno fa e la città è sicura e sotto il controllo ucraino. Fra l’altro, nonostante il tempo da lupi, la città ci è piaciuta tantissimo: ricca di parchi, curata, ricca di storia (lo conoscevate il Derzhprom?), moderna ma con un centro puntellato da begli edifici e palazzi che hanno scampato le distruzioni belliche. A Kharkiv, che è la seconda città del Paese (!), ci sono tantissimi giovani, bar all’avanguardia e tante cose da fare senza il rischio di incappare in qualche fastidioso turista 😉 i nostri host CouchSurfing, Bogdana e Aleksandr, sono stati di un’accoglienza strepitosa e ci hanno portato a vedere i punti più caratteristici della città. Se deciderete di spingervi fino all’Est ucraino, che vive sulla cresta dell’onda le mosse politiche e belliche degli ultimi anni, vi consiglio vivamente di trovarvi un ospite locale (per esempio con CouchSurfing) o una guida, per capire meglio come si vive sul confine.
Leggi il post: cosa vedere a Kharkiv.
La Crimea
Dopo i fatti del 2014, la penisola di Crimea, dal 1954 parte della Repubblica d’Ucraina, è de facto stata annessa alla Russia. Per l’Ucraina, l’Italia, l’UE e molti altri Paesi, l’annessione della Repubblica e il referendum che vi si sono tenuti sono illegali. Solo la Russia e altri 17 stati riconoscono la sovranità russa sulla penisola. Dovete tenere a mente, però, che recarsi in Crimea passando dall’Ucraina è vivamente sconsigliato e in ogni caso richiede che siate in possesso di un visto russo. Lasciata Cherson, l’ultima grande città ucraina, vi troverete di fronte a una vera e propria frontiera Ucraina – Russia. Entrando in Crimea dalla Russia, invece, non avrete alcun problema né troverete posti di blocco. La situazione in Crimea sembra stabile, è una meta turistica popolarissima in Russia. Tenete conto, però, vista la situazione politica contesa, che la maggioranza delle assicurazioni sanitarie stipulate in Italia non vi coprirà se andrete in Crimea.
Gli ucraini parleranno volentieri con voi della questione della Crimea, così come della guerra in corso nelle regioni del Donetsk e del Luhansk, anche se per loro questa situazione è fonte di grande dolore. Viaggiare in Ucraina è sicuro, perché la guerra è limitata in Donbass, dove, da turisti, non c’è motivo di andare. Essendoci la leva obbligatoria per gli uomini, molti dei loro parenti o amici sono attualmente sul fronte o sono morti per questa guerra. Lasciateli raccontare senza esprimere giudizi e siate più rispettosi che mai. Da stranieri avremo sempre una visione parziale e filtrata sulla questione.
Decidere un itinerario di viaggio in Ucraina
9 giorni tra Kiev, Lviv e Odessa
Nel mio primo viaggio in Ucraina ho studiato un giro triangolare con inizio e fine a Kiev. Mi sono limitata all’esplorazione delle città e a un po’ di chiacchiere con gli abitanti del posto. Ho dedicato 4 giorni a Kiev, 3 a Lviv e 2 a Odessa, ottimizzando gli spostamenti grazie ai treni notturni (Kiev > Lviv > Odessa > Kiev). Col senno di poi, avendo avuto più tempo, avrei aggiunto un altro giorno a Lviv e un altro a Odessa.
7 giorni tra Odessa, Kharkiv e Kiev
Al terzo viaggio ucraino sono stata nelle steppe ucraine battute dal gelo di inizio marzo. 2 giorni a Odessa, 2 giorni a Kharkiv e 3 giorni a Kiev. Da Odessa a Kharkiv abbiamo preso un treno notturno, mentre da Kharkiv a Kiev un lussuoso intercity che collega le due città in 4h. Girare l’Ucraina in inverno non è facile, perché, Kiev esclusa, spesso le strade non vengono pulite bene, e camminare diventa una fatica immane, oltre che un pericolo che dovete tenere in conto. Nonostante ciò siamo riusciti a macinare ben 22km nella neve e nel ghiaccio (i cosacchi ci fanno un baffo) su e giù per Kharkiv insieme ai nostri amici. Col senno di poi avrei aggiunto un altro giorno a Kharkiv, una città davvero insolita, tutta da scoprire.
8 giorni nell’Ovest dell’Ucraina
L’Ucraina occidentale è invece un altro paio di maniche: terra fiera, fierissima, di splendide montagne rurali e cittadine un tempo capitali di prospere regioni mercantili. In Ucraina dell’Ovest l’atmosfera è asburgica, multietnica. Ungheresi, tedeschi, slovacchi e sottogruppi etnici ucraini (come ad esempio gli Hutsul) si mescolano in pout-pourri ancora attuale, dove si sente solo l’enorme vuoto lasciato dalla comunità ebraica spazzata via dall’Olocausto.
A settembre 2019 ci siamo concentrati sulle regioni di Chernivtsi e Ivano-Frankivsk, per poi valicare le montagne attraverso la valle di Yaremche e sbucare nella regione della Transcarpazia, quella più multietnica di tutte.
Le nostre tappe sono state: Chernivtsi, Ivano-Frankivsk, Kolomya, Yaremche, Yasinya, Drahobrat, Rakhiv, Mukachevo e Uzhgorod, prima di salire sul treno notturno per Kyiv. Se siete appassionati del genere, la zona è tutta costellata di splendidi castelli (su tutti, quello di Kamyanets-Podilsky e quello di Mukachevo) e di chiese in legno patrimonio UNESCO.
L’itinerario dettagliato e i consigli di viaggio sono in questo post.
6 giorni da Lublino (Polonia) a Lviv
A capodanno io e PrinceOfPersia ci siamo invece lanciati in un viaggetto tra Polonia e Ucraina, partendo da Lublino (2 notti) e arrivando a Lviv (3 notti) passando per la carinissima Przemysl (impronunciabile e piena di diacritici assurdi, si legge circa pshèmishl), ultima cittadina polacca sul confine, da cui è già possibile prendere un treno ucraino diretto a Lviv che permette di bypassare le code in frontiera. Venendo dalla Polonia, Lviv risplende di tutto il suo ricchissimo passato e patrimonio culturale polacco.
Come raggiungere l’Ucraina
Piano piano stanno spuntando nuove connessioni tra l’Italia e l’Ucraina. Ukrainian Airlines abbassa i prezzi per reggere le offerte fatte da WizzAir (con scalo a Budapest) e SkyUp Ukraine, una novità che collega senza scali moltissime città italiane del Nord, Centro e Sud con Kiev e Lviv. Per esperienze veramente ucraine fin dall’Italia, provate a fare qualche ricerca per andare in Ucraina in blablacar o in marshrutka!
Spostarsi in Ucraina
In Ucraina le distanze sono considerevoli e, come in Russia e in Asia Centrale, il mezzo di trasporto principe è il treno. Dormire su un treno a lunga percorrenza, oltre che un modo economico e che vi farà risparmiare tempo negli spostamenti lunghi, è anche un’avventura incredibile che non deve mancare in questo Paese. Entrerete dentro la quotidianità delle persone e vivrete le stesse emozioni dei viaggiatori lungo la Transiberiana. Dopotutto, i treni sono gli stessi. In questa guida ho parlato di come funzionano e come prenotarli.
Il sito delle ferrovie ucraine è tradotto in un ottimo inglese e funziona benissimo. Per la maggior parte delle tratte il biglietto che stamperete sarà anche sufficiente per farvi salire a bordo. In caso contrario (ma ve lo segnalano a chiare parole) dovrete presentarvi in biglietteria un po’ prima di partire per farvi sostituire il foglio della prenotazione stampata con un biglietto standard senza alcun costo aggiuntivo. Nel caso, preparatevi qualche frase in russo per farvi capire dalle bigliettaie (opzione sempre più rara e improbabile).
Per le distanze più brevi (fino a 4/5h), potrete spostarmi coi mini bus collettivi, le marshrutki (singolare: marshrutka). Di solito hanno corse molto frequenti per tutte le possibili destinazioni e partono non appena si riempiono. Informatevi presso le autostazioni locali (spesso le città ne hanno diverse a seconda delle direzioni: ad esempio, se la vostra destinazione è a nord della città, probabilmente la marshrutka partirà dall’autostazione nord).
Per distanze brevi in città, verso gli aeroporti o fuori dalle città, i taxi sono molto economici. Per evitare fregature, vi consiglio di installare un’app dei taxi (tradotte anche in inglese), come Uklon (ucraina), Yandex, Gettaxi o Uber.
Infine vi lascio anche il mio link affiliato al sito DiscoverCars, nel caso vogliate affittare una macchina.
Dove dormire in Ucraina
Dormire in Ucraina non è un problema: gli ostelli spuntano come funghi a prezzi aggressivi e con arredamenti sempre più originali, i CouchSurfers sono molti e desiderosissimi di praticare un po’ il loro inglese, i classici alberghi sono di condizioni accettabili ma sempre a buon prezzo. Come sempre io vi consiglio di farvi ospitare o almeno incontrare qualcuno del posto con CouchSurfing (è gratis e facile), per sperimentare uno scambio culturale che vi lascerà ricordi indelebili e vi aiuterà a capire il Paese da dentro.
L’Ucraina è pericolosa?
Domanda che mi fanno tutti dall’alba dei tempi. Di certo, se già prima non era una meta turistica tradizionale, dopo i fatti di Crimea e delle regioni di Donetsk e Luhansk, i pregiudizi si sono infittiti.
L’Ucraina, fuori dalle regioni in guerra, è sicura tanto quanto l’Italia. Non c’è nessun motivo per cui dovrebbe essere più pericolosa della vostra città. Le persone sono ospitali, generose, incuriosite da voi e desiderose di conoscervi e aiutarvi. La corruzione, criminalità e micro-criminalità non toccano quasi mai i turisti, così come non li toccano i problemi legati all’alcolismo. Ho anche viaggiato in Ucraina da sola e non ho avuto alcun problema né ricevuto le minime attenzioni da parte dei passanti. La cucina è de-li-zio-sa (ne ho parlato in quest’altro post).
Le regioni che attualmente sono occupate o in guerra sono molto lontane da qualunque itinerario turistico: la guerra è localizzata lì e non ha ripercussioni sul resto del Paese, o perlomeno ripercussioni percepibili dai turisti che visitano le altre città citate in questo post. La Crimea pare sia sicura e si può visitare ma solo se possedete un visto russo.
In sostanza, se visiterete le regioni dell’Ovest, del Sud e del Centro senza parlare con chi le abita, potreste quasi non accorgervi che l’Ucraina è attualmente un Paese in guerra.
Altri consigli
Lingua
In Ucraina la lingua ufficiale è l’ucraino (lingua slava orientale simile al russo, ma non uguale), ma il russo è perfettamente compreso e parlato dalla quasi totalità della popolazione. Nelle regioni dell’Ovest vi capiterà che vi rispondano in ucraino anche se vi siete rivolti a loro in russo: negli ultimi anni il russo ha perso popolarità e simpatie specialmente là dove l’orgoglio nazionale è più forte, ma le persone solo raramente collegano la politica alle lingue. Se sapete il russo non abbiate timore di parlarlo: spiegate che siete stranieri e che avete studiato russo, ma non conoscete l’ucraino. Saranno felici di parlare con voi in russo, senza che nessuno si offenda.
I ragazzi giovani e giovanissimi parlano un ottimo inglese, che è vista come lingua delle opportunità lavorative e del futuro. Non avrete problemi rivolgendovi agli under 25 in inglese, che saranno felicissimi di praticarlo con voi.
Grazie ai mondiali di calcio e altri eventi le metropolitane, le indicazioni per le attrazioni turistiche e altri cartelli sono stati traslitterati in inglese. Come in tutti i paesi postsovietici, però, è però fondamentale almeno saper leggere il cirillico (il cirillico ucraino è quasi identico a quello russo, ci sono lievi differenze di pronuncia e qualche lettera diversa) per orientarvi e decifrare il minimo sindacale. Universi a parte, come le ferrovie, sono rimaste strettamente russo-ucraino-only, quindi comunque saper leggere il cirillico e sapere qualche parola o frase in russo non può che facilitarvi il viaggio. Kiev è senza dubbio la città dove è più facile cavarsela sapendo solo l’inglese.
Prima della partenza vi consiglio di leggere il mio post sulla lingua russa da viaggio: vi spiego l’alfabeto cirillico, come usare le parole utili e vi insegno qualche frase semplice funzionale al viaggiare. Vi consiglio anche di ascoltare la puntata #01.08 di Cemento!
Moneta
La moneta ufficiale e l’unica accettata è la grivna (a volte anche scritta hrivna, sigla UAH). Negli ultimi anni ha subito svalutazioni fortissime, ed è il motivo per cui viaggiare in Ucraina è molto economico. Installatevi un’app per controllare le oscillazioni ed essere sicuri di trovare tassi vantaggiosi, anche se di solito si sta sulle 33 grivne = 1€. Nelle città le carte internazionali sono accettate dovunque (potete pagare anche i taxi con la carta, se installate un’app), ma avere dei soldi in contanti è sempre utile. Potete cambiare gli euro nei moltissimi uffici di cambio, di cui pullulano le città, oppure nelle banche. Alcune banche hanno davvero degli ottimi tassi di cambio: il migliore noi l’abbiamo trovato a Odessa, nella banca proprio di fronte al Teatro del Balletto! Sia gli exchange sia le banche di solito non applicano commissioni e non imbrogliano.
Cibo
Il cibo ucraino è veramente delizioso. Se pensate mangino solo borshch e patate, vi sbagliate di grosso. È una terra col mare, è una terra contadina: le verdure hanno un sapore intensissimo e sono veramente naturali. Lo vedrete da voi comprandole nei mercati, che le bàbushki raggiungono dalle campagne ogni giorno per arrotondare la loro piccola pensione. Le bacche sono incredibili e mai viste. Il miele profuma di fiori: cercate di portarne un barattolino a casa con voi, non ve ne pentirete. Se volete lanciarvi alla scoperta della cucina ucraina, questo libro è quello che fa per voi (per me è stata una rivelazione!).
Dovunque mangerete in Ucraina vi sentirete a casa. C’è un posto, anzi, una catena di ristoranti, che nella sua semplicità mi ha conquistata a mani basse: si chiama Puzata Hata (pare significhi “la casetta grassa”, un nome una garanzia) ed è presente con almeno 3-4 ristoranti in tutte le principali città. È sempre in centro e ben visibile, non potrete sbagliarvi. Il Puzata Hata funziona come una mensa (è una stolòvaya): voi indicate i piatti o li prendete da soli e ve li mettete sul vassoio. Tutto è gustosissimo e tipico, dalle insalate alle bevande alla carne alle torte. Tornerete felici e grassi, ve lo posso giurare. Ah! È anche tremendamente economico e ci troverete soprattutto famiglie locali o ragazzi. L’arredamento è carinissimo, stile bosco delle fiabe, e tutti i ristoranti sono diversi.
Cercateli sulle mappe oppure chiedete ai passanti, lo conosceranno di sicuro. I miei preferiti sono quello di Odessa, all’ultimo piano del centro commerciale Evropa, lungo la Deribasivska, e quello a Podil, un sobborgo sul fiume di Kiev, enorme e bellissimo, con vista sulla piazzetta e la ruota panoramica di Podil.
Se vi interessa un tour gastronomico sulla cucina ucraina a Kyiv, vi consiglio questo!
Bene, per oggi passo e chiudo.
Mi trovate su Instagram! A presto!
Ele
Libri e prodotti consigliati in questo articolo
L’ultimo amore di Baba Dunja di Alina Bronsky (2016), ed. Keller, un libriccino che si divora in un paio di giorni e che parla di un’ex infermiera, ormai bàbushka, che decide spontaneamente di tornare a vivere nella zona di esclusione intorno a Chernobyl. Uno dei libri più teneri che abbia mai letto, per capire il mondo degli anziani nell’ex URSS e per capire le conseguenze dell’incidente nucleare più famoso del mondo da una prospettiva diversa. Su Amazon, Libraccio e Mondadori Store.
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11 commenti
patrizia
attualmente, per andare in ucraina, serve il tampone. Ma solo il molecolare o va bene anche quello veloce? E per il rientro in Italia?
Mario
Dal 2004 frequento periodicamente l’Ucraina avendo sposato Galyna, precisamente a Pisaryvka posta nella campagna tra Ternopil e Khmeltniskyy. Complimenti per le varie descrizioni, fanno comodo a chi come turista vuole andare in Ucraina. Personalmente di questa terra mi ha colpito la vita di sacrificio di chi come mia suocera ogni giorno è costretta a vivere. D’altra parte per Lei e molte altre donne questo è preso come parte del disegno di Dio, compreso sopportare mariti che dovrebbero essere capo famiglia, esempio per i figli e invece neanche cinquantenni sono consumati dall’alcool e inetti al lavoro. Non per niente chi si alza le maniche per cercare una vita migliore da dare ai propri nipoti sono le migliaia di nonne mamme che arrivate alla età pensionabile vengono in Europa a lavorare come badanti, vivendo di sacrifici immensi primo di tutti lasciare la propria terra natia. Per concludere da mia suocera non ho mai sentito una lamentela per la politica o la mancanza di servizi sociali che una Repubblica dovrebbe garantire al proprio popolo, segno di dedizione al sacrificio. Saluti
Angelo
Vorrei con
Sara
Ciao Eleonora,
grazie per le tue parole che esprimono passione e serietà. Partiremo per Kiev il 24 marzo: saremo in otto, di cui io che sarò incinta di 6 mesi e mia figlia di tre anni. Il nostro viaggio é vincolato da una tappa importante in un villaggio a nord di Cernihiv dove raggiungeremo la nona viaggiatrice. Siccome abbiamo una settimana di tempo e nemmeno lei, pur essendo ucraina, conosce molto del suo paese vorrei studiare un itinerario da qui noleggiando un pulmino che ci renda più autonomi date le nostre specificità. Hai suggerimenti? grazie mille!
claudio
ciao eleonora
il tuo blog è veramente utile
Guide non ne esistono e le notizie esistenti sono un po frammentarie
Sono di bologna e ho deciso di partire da qui in camper e arrivare Kiev facendo tappe intermedie
Oltre alle città citate cosa mi consigli? Hai qualche suggerimento sul viaggiare con un mezzo proprio?
A presto
Eleonora
Ciao Claudio, bene per il viaggio!
L’Ovest in generale è molto bello, ti consiglio la regione della Transcarpazia e le città intorno a L’viv (Chernivtsi, Ternopil’ etc.).
Quanto al mezzo proprio, stai sulle strade principali anche se il percorso è più lungo, avrai più chances di trovare un fondo stradale decente.
Buona fortuna e grazie!
Eleonora
roberta
Grazie Eleonora, brava e complimenti per i suggerimenti e le info!!
Vorrei andare a Lviv a Giugno. Da molti anni desidero visitare questa bellissima città ma non amo andare su e giù per il paese.
Farei 10 giorni tra Lviv e zone confinanti. Hai luoghi da suggerirmi oltre a quelli già descritti?
a me e mio marito piace perderci nelle città e visitarle a fondo.
Una decina di giorni immagino non siano troppi per unire Lviv e altre zone limitrofe … che ne pensi?
Grazie in anticipo per la tua risposta
Roberta
Eleonora
Ciao Roberta! Evviva, che bello! Per l’area 10 giorni vanno benissimo. Lviv è circondata da molti splendidi castelli che puoi visitare in giornata (magari concordando una cifra forfettaria con un taxi, ma fatti aiutare da qualcuno del posto per evitare fregature) e poi ti consiglio Lutsk. Per visitare le città vicine ai Carpazi invece vi consiglio di dormire proprio qualche notte nelle montagne o oltre le montagne (Uzhgorod e Mukacheve) e poi spostarvi a Chernivtsi, dove fare tappa per visitare i castelli. Con 10 giorni ve la godrete alla grande (4 giorni li potete fare a Lviv senza problemi, offre molto da fare e da vedere!).
Buon viaggio e consulta il sito ufficiale della città di Lviv per altri suggerimenti su cosa fare e vedere. http://lviv.travel/en/index/what_to_do/nearlviv
A presto!
Ele