I Balcani sono una delle poche regioni in Europa ancora selvatiche, inesplorate, non omologate dalla cultura ‘occidentale’. Dove è ancora possibile essere i soli stranieri a zonzo nei piccoli centri. Dove niente si programma, tutto si incasina ma alla fine si risolve lo stesso, perché la gente si fa in quattro per aiutarti. Dove la storia ha lasciato degli ibridi unici e irripetibili che sopravvivono in un caos un po’ gitano, un po’ slavo, un po’ turco, ungherese, italiano, greco. Dove i panini venduti dai baracchini per le strade si chiamano ćevap sulla via per l’Oriente, e poi diventano kebab e gyros. Ecco una piccola guida a organizzare un viaggio nei Balcani in treno, in moto, bus, macchina, a piedi, in solitaria o perfino in autostop, come abbiamo fatto noi!
Una volta ho parlato per un’intera notte al buio con una ragazza russa, sorseggiando tè. Mi ha raccontato che certi luoghi sono luoghi per l’anima.
E’ un oracolo. Però credetemi: i Balcani lo sono davvero.
Nota importante: segue una guida molto esaustiva che ha aiutato migliaia di viaggiatori gratuitamente da quando è stata pubblicata. Ho creato un pdf impaginato e stampabile dei 3 post più letti sui Balcani, che ti guideranno passo passo nell’organizzazione fai da te di un viaggio nei Balcani: come organizzare un viaggio nei Balcani, cosa vedere nei Balcani e info e consigli per un viaggio nei Balcani on the road. Puoi decidere di scaricare il “Balcani trio” a fronte di una piccola donazione, per sostenere questo blog che, come vedi, non ospita banner pubblicitari. Il post rimarrà sempre disponibile gratuitamente online, ma scaricare il pdf è un modo per dirmi ‘grazie’ e dare valore al tempo speso curando un blog che non ospita alcuna pubblicità.
Per ora te lo dico io: grazie!
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Se vuoi leggere solo alcuni paragrafi, usa questo menù per andare dritto al sodo.
1. Capire quanto tempo avete a disposizione. Per meno di una settimana non vale la pena nemmeno raggiungere l’area (Slovenia e Croazia escluse) perché ci sono pochi collegamenti rapidi con l’Italia. Meglio avere almeno 10/15 giorni per entrare bene nell’atmosfera.
2. Capire dove volete andare e organizzare un itinerario tenendo conto dei pochi collegamenti e dei tempi lunghi di spostamento. Sfruttate i (pochi) voli low cost che raggiungono l’area e da lì spostatevi anche in altri paesi usando un’auto a noleggio o i trasporti locali. Girate su zone piccole, non abbiate l’ansia di vedere tutto: la diversità è grandissima e non riuscireste ad apprezzare tutto in un viaggio solo o in poco tempo. Io ne ho fatti quattro e ancora non ho visto tutto!
3. InterRail nei Balcani sconsigliato o idem gli spostamenti esclusivamente in treno (se avete fretta). Anche i più arditi dovranno arrendersi a fare alcune tratte in autobus perché la rete ferroviaria balcanica è scarsissima ed è stata in parte tagliata durante le guerre. In un viaggio nei Balcani sono meglio i pullman per le tratte città-città, mentre per i centri più piccoli spesso l’auto è l’unica soluzione. Le uniche tratte in treno internazionali che funzionano abbastanza bene (balcanicamente…) sono Budapest – Belgrado – Podgorica, gestita principalmente dalle ferrovie serbe, e le tratte tra Slovenia e Croazia. Anche la ex tratta dell’Orient Express, da Istanbul a Parigi via Vienna o Venezia, è stata cancellata definitivamente nel 2009 e anche solo provare a ricrearla in autonomia (ci avevamo provato…) è davvero un’impresa difficile.
4. Per la maggior parte dei servizi dei trasporti non ci sono siti e orari online affidabili: non pretendete di poter prenotare gli orari di autobus, traghetti locali, treni (specialmente in inglese o in italiano) e non fidatevi di quei siti tutti-i-trasporti-in-un-solo-clic che sembrano snocciolarvi la timetable perfetta o addirittura la prenotazione online. Non è detto che quei trasporti esistano veramente né che ci siano solo quelli: l’unico modo per avere la certezza di un biglietto o di un orario è chiedere direttamente in stazione. In un viaggio nei Balcani non bisogna avere fretta. La prima cosa da fare è andare alle autostazioni e informarsi sugli orari dei trasporti che intendete prendere il giorno dopo, prenotare i biglietti (un giorno d’anticipo di solito è più che sufficiente) e poi il gioco è fatto 😉 e se è tutto pieno… state sereni! Si rimanda di un giorno. Unica eccezione virtuosa è Flixbus, drago tedesco degli autobus, che sta iniziando ad operare tratte da e per i Balcani verso l’Europa occidentale. I collegamenti interni sono ancora scarsi.
5. Per dormire si trovano con grande facilità stanze in affitto anche ad Agosto. Ad ogni stazione degli autobus o dei treni c’è una falange oplitica di nonnine che strattonandovi e urlandovi due parole in inglese e vi supplicheranno di dormire da loro. Purtroppo non c’è modo di vedere le case, dovrete fidarvi; sorridete e siate gentili ma contrattate sul prezzo senza vergogna: è d’uso così, non è maleducazione. Circa 5/10 euro a testa a notte, anche se siete in tanti troverete comunque una sistemazione decente. Ovviamente la modernità è arrivata anche nei Balcani e troverete facilmente ostelli, hotel e stanze sui siti più famosi di prenotazione online. Vi consiglio con tutto il cuore, specialmente in un viaggio itinerante, di provare l’esperienza di contrattare il prezzo di una stanza con una nonnina vestita di nero o di affacciarvi in un ostello di periferia chiedendo se c’è ancora posto per voi. Aiuterete le persone del posto direttamente senza pagare commissioni esagerate a grossi siti stranieri.
6. Lasciatevi uno o (meglio) due giorni vuoti extra per ammortizzare autobus persi, code in frontiera (segnalo in particolare la frontiera tra Bulgaria e Turchia vicino a Edirne, dove è facile passare fino a 4h fermi in coda, oppure quella in autostrada andando dalla Serbia alla Croazia, che a fine Agosto è affollatissima) o contrattempi (leggi la lista in fondo) e non rischiare di perdere voli/treni di ritorno, una volta che avete pianificato un itinerario. La flessibilità è essenziale, è impossibile programmare tutto al millimetro! Ma improvvisare è sempre la parte migliore 🙂
Per darvi qualche spunto, ho messo poche tappe essenziali da cui fare infinite deviazioni, ampliamenti, aggiunte, scorciatoie: sbizzarritevi e scrivetemi nei commenti i vostri itinerari reali o sognati (così anche altri li possono vedere!). Ecco i miei:
1. Da Milano ai Balcani Nord-Ovest: Slovenia, Croazia e Bosnia. Centro tematico: Sarajevo.
Per Sarajevo vi consiglio con tutto il cuore questa guida-capolavoro, scritta da due donne d’eccezione (una è ora vicesindaco a Milano):
Sarajevo, di A. Scavuzzo e S. Maraone
Disponibile su Amazon oppure su Libraccio: http://tidd.ly/728b9fb7
2. Da Belgrado a Istanbul. Centri tematici: Belgrado e Istanbul.
3. Da Budapest ai Balcani Sud-Ovest: Ungheria, Serbia, Montenegro, Albania e Kosovo. Centri tematici: Montenegro, Albania, Macedonia e Kosovo.
4. Slovenia e Croazia classiche: lago di Bled, Lubiana, grotte di Postumia; Istria, laghi di Plitvice, Zara e le isole del Quarnaro.
I Balcani si possono raggiungere in treno, autobus, aereo e traghetto. Molti dei paesi meno turistici (Bosnia, Kosovo) hanno scarsissimi collegamenti con l’Italia ed è meglio arrivare in paesi limitrofi e poi spostarsi.
Budapest non è nei Balcani ma è la porta Nord della regione. Da lì partono bus e treni economici per tutta l’area e specialmente per la Serbia. Ryanair, Wizzair.
La costa croata è raggiungibile da easyJet su Spalato e Dubrovnik.
Wizzair vola su Skopje (Macedonia), Podgorica (Montenegro), Sofia e Plovdiv (Bulgaria).
Valutate eventualmente di volare su Bucarest, Timisoara o Cluj-Napoca (Romania) con Ryanair e Wizzair, che però sono molto lontane.
Cercate i voli da area geografica ad area geografica (dei cerchi con diametro che decidete voi) su kiwi.com, molto meglio di Skyscanner e specializzato in voli low-cost.
– Ljubljana. Ferrovie slovene, che finalmente collegano la capitale con Trieste e Udine e si può bypassare la tratta con l’autobus in frontiera
– Belgrado. Ferrovie serbe
– Zagabria. Ferrovie croate
– (Budapest). Ferrovie ungheresi
Se i siti delle compagnie nazionali non sono tradotti in inglese o non vi fanno vedere gli orari dei treni internazionali, consultateli su bahn.de, il sito delle ferrovie tedesche e di tutta Europa (anche in italiano).
Quest’altro post parla di Belgrado e un allucinante viaggio Kiev – Budapest – Belgrado, attraverso le pianure pannoniche inondate di girasoli.
Tutte le capitali con compagnie di solito balcaniche ma anche italiane. Io avevo preso per esempio la Florentia Bus che fa Sofia – Belgrado – Zagabria – Ljubljana – Varie città italiane in Friuli, Veneto, Lombardia, Emilia e Toscana e ovviamente viceversa. Prezzi medio-bassi.
Anche Flixbus arriva adesso nei Balcani! Su Zagabria, Lubiana, Belgrado e Sarajevo (con cambio a Lubiana). Che dire, non dovete aver fretta, ma i prezzi sono vantaggiosi.
Molto comodo, molti paesi sono ben attrezzati e le strade sono state sistemate di recente, si trovano molti benzinai anche con GPL, ma attenzione (ahimé) al rischio di furto auto e di oggetti dentro la macchina, anche a noi ad aprile 2019 hanno scassinato la portiera per rubarci piccoli oggetti che avevamo lasciato nei sedili posteriori.
Ho scritto un articolo dedicato ai Balcani on the road, lo trovi a questo link
1. Le frontiere esistono eccome, e le code possono essere lunghe ed estenuanti. Se avete poco tempo per un viaggio nei Balcani, allora sono la regione sbagliata, a meno che non vi focalizziate su un singolo stato ben collegato con l’Italia. Le code si concentrano in estate e lungo le autostrade principali e se prendete strade secondarie è più facile evitarle, ma non potete mai essere immuni dal rischio coda. Tra Slovenia e Italia non ci sono frontiere, mentre tra Slovenia e Croazia sì (la Croazia non aderische allo spazio Schengen), anche se sono più rapide rispetto ad altre frontiere. Quelle più passibili di grosse code (dalle 2h in su) sono quelle da un paese non UE a un paese UE: Serbia-Croazia, Turchia-Bulgaria, Bosnia-Croazia, Serbia-Ungheria e così via. Le più sensibili a code sono anche quelle che negli ultimi anni hanno assistito a grossi flussi migratori della rotta balcanica, come ad esempio la frontiera tra Grecia e Macedonia o tra Bosnia e Croazia.
Nb. Per andare dalla costa croata del centro-nord a Dubrovnik si deve passare per 10km di Bosnia Erzegovina, attraversando quattro controlli di frontiera ad andare e quattro a tornare. Negli ultimi anni i controlli si sono snelliti, ma tenete conto di questo dettaglio.
2. La cosa più pericolosa che vi possa capitare in un viaggio nei Balcani è avere a che fare con poliziotti corrotti, fenomeno raro e in calo. Fortunatamente, in qualsiasi caso vi basta mostrarvi svegli, informati e sicuri di voi per far capire che non vi lascerete fregare. Se si inventano storie su passaporti non validi, mancanza di documenti, sospetto droga, problemi alla vostra auto, richiesta mazzette per ‘non vedere’ etc. chiamate l’ambasciata italiana (o fate finta di farlo): la smetteranno immediatamente. Non date loro soldi per nessun motivo: questo fenomeno deve essere debellato e anche solo venti euro per “risolvere il problema più in fretta” contribuiscono ad alimentarlo.
Nb. Mi chiedono di aggiungere che ‘se i pulotti in frontiera croata vi dicono che il vostro cofano dell’auto è aperto mentono, mentono spudoratamente’. A un mio amico è successo nel 2017 che la polizia croata di frontiera abbia dato una botta al cofano della loro auto di fatto aprendolo: quando sono ripartiti il cofano si è spalancato contro il parabrezza mandandolo in frantumi. E casualmente passava di lì un carro attrezzi che li ha scortati fino alle periferie di Zagabria tenendoli fermi un giorno intero e chiedendo loro 600€ per la riparazione del vetro. Storie di ordinaria corruzione balcanica. Non prendetevela troppo e imparate a non fidarvi della polizia locale.
3. Nei Balcani le strade sono montuose e lente. I tempi di spostamento sono lunghi nonostante i pochi km che separano le città. Spesso non ci sono autostrade e quelle segnate come ‘statali’ sono in realtà stradine di campagna che collegano i vari villaggi: preparatevi a farvi cullare dai ritmi balcanici e a prendervela comoda… Un esempio: da Sofia a Belgrado sono circa 8h di autobus variabili a seconda dei tempi in frontiera. Lo stesso in pullman da Sarajevo a Zagabria. Enjoy!
4. Fortunatamente non ci siamo abituati, ma questo punto è importante da calcolare in un viaggio nei Balcani. In alcune regioni c’è ancora un alto e serio rischio di mine antiuomo nei terreni. Anche con cartelli ‘mine-free’ non c’è garanzia al 100% che lo siano davvero perché le fortissime piogge e alluvioni degli ultimi 3 anni hanno provocato smottamenti del terreno spostando le mine di metallo, mentre le mine in plastica potrebbero aver galleggiato ed essersi spostate. Non entrate negli edifici bombardati (specialmente in Bosnia Erzegovina) e non fate campeggio libero o camminate fuori dai sentieri segnalati o da zone dove i locali stessi vi confermano che la situazione sia ok. L’asfalto è sempre sicuro. Controllate la situazione per Bosnia, Croazia del Nord-Est, Serbia del Centro-Ovest e Kosovo a questo link.
5. Se volete viaggiare nei Balcani in macchina o in moto, abbiate cura di dove parcheggiate, specie di notte. I furti di auto e in auto non sono così rari: state sempre all’erta perché avete una targa straniera e sicuramente una macchina più bella delle vecchie trabi che girano ancora da certe parti… Esperienza personale: ad aprile 2019 ci è stata scassinata la portiera per rubarci oggetti in macchina in un tranquillissimo quartiere residenziale di Sarajevo.
Letture consigliate da Pain de Route (con tutto il cuore, seriamente):
Sarajevo, di A. Scavuzzo e S. Maraone (Amazon)
su Libraccio: http://tidd.ly/728b9fb7
Yugoland. Cartoline da un paese che non c’è più, di A. Ragona e G. Gamberini (Amazon)
su Libraccio: http://tidd.ly/72a04d6
Letture consigliate dalla community:
Maschere per un massacro, di Paolo Rumiz (Amazon)
su Libraccio a questo link: http://tidd.ly/4fa4bcda
Ehi, non scappare! Non perderti le avventure painderoutiane su Facebook e Instagram!
Ti aspetto lì!
Grazie ♥
Ele
22 Comments
Molto interessante! E’ da tanto che penso a Sarajevo, e hai dato consigli utilissimi!
Grazie, Denise 🙂 mi fa piacere sapere che ti è stato utile.
Per approfondire ancora di più su Sarajevo ti consiglio una guida fantastica edita dal Dragomanno e scritta da Anna Scavuzzo e Silvia Maraone, la trovi anche su Amazon!
Mi ha cambiato lo sguardo e mi ha fatto innamorare della Bosnia. Forse la migliore guida su una città mai letta in vita mai! 🙂
https://www.amazon.it/Sarajevo-2-Dragomanno-Anna-Scavuzzo-ebook/dp/B00FKWSRMG
Buoni viaggi!
Ele
Mi piacerebbe veramente tanto organizzare un viaggio per i Balcani, complimenti per l’articolo, mi ha invogliato ancora di più!
Benissimo, Cristina! Grazie mille 🙂
Ele
La voglia di visitare i Balcani ce l’ho da quando mi sono trasferita a Berlino. Non so perché. E’ venuta così. Ed è qui che tornerò quando avrò bisogno di dritte. Grazie Eleonora! 🙂
Strano, ma non così tanto! Berlino è talmente multietnica e spezzettata che sa davvero un po’ di Balcani 😉 ci hai visto bene.
Grazie grazie!
Un abbraccio
I Balcani li ho iniziati a scoprire un pochino soprattutto grazie a te! Una regione a dir poco spettacolare e come dici tu, sono un oracolo!
Ho in mente bei progetti folli, proprio sui Balcani… 😉 grazie Cri, sei sempre un tesoro!
Ciao Eleonora, ho piacevolmente scoperto il tuo blog e devo farti i complimenti perché è davvero utile!!
Volevo solo aggiungere che per raggiungere i balcani low cost c’è anche flixbus che ultimamente sta ampliando molto l’offerta e con prezzi ragionevoli (e un po’ di tempo a disposizione), permettono di andare a lubiana, belgrado, sarajevo (facendo cambio a lubiana) e moltissime altre città.
Spero ancora che attivino dei collegamenti interni (belgrado-sarajevo..?!) ma credo sia un po’ utopico al momento!!
Ciao Annet, grazie di cuore dei complimenti e dei consigli! Aggiorno subito. Io ero rimasta che arrivava solo a Zagabria. I pullman interni ci sono ma sono ovviamente su un altro livello rispetto a Flixbus 🙂
Grazie mille!
Ele
Grazie mille per l’articolo, spero potró sfruttare i consigli che hai dato a breve!
Un libro che merita di essere letto per capire meglio la ex Jugoslavia è Maschere per un massacro di Paolo Rumiz
Me lo consigliano in tanti ma non l’ho ancora letto: spero di rimediare presto!
Grazie mille!
Eleonora
Avrei solo un appunto da farti il resto mi sembra onesto: In Albania le ferrovie non esistono!!??!? ma da quando? Beh certo te lì sconsiglio pure io, fai prima in bus o furgoni, sono treni a gasolio e non elettrici come in sardegna, però esistono. Il resto complimenti ottimo articolo.
Ciao Ergys, grazie della segnalazione, ho corretto. L’articolo è vecchissimo (primo viaggio nei Balcani nel 2013) e all’epoca non ero ancora stata in Albania e mi basavo su informazioni di seconda mano (probabilmente era un modo per dire che era meglio non prenderli nemmeno in considerazione!). L’ho aggiornato negli anni dopo gli altri viaggi ma quella sezione non l’avevo mai toccata. Ho rivisto tutto adesso, grazie ancora e a presto!
Eleonora
Complimenti per l’articolo e per il blog, tra i migliori che abbia letto sui Balcani! Quest’etate io e la mia ragazza andremo 2 settimane nei Balcani, arrivando a Podgorica e ripartendo da Zara. Pensavamo di affittare un auto. Che itinerario consigliate? Ci piacerebbe comunque tanto fare una deviazione per Mostar/Sarajevo
Ciao Giuseppe!
Quando affittate l’auto verificate di poter andare anche negli stati limitrofi, mi raccomando!
Con 2 settimane riuscite a farvi un bel giro: io mettere dentro la costa e le montagne del Montenegro (Durmitor), lago di Skadar e qualche escursione lì intorno (Vjrpazar e strada con costa ovest), Dubrovnik, Mostar e Sarajevo, Spalato, Trogir, Sibenik, i laghi di Plitvice e Zara. Dipende da quanto ve la prendete comoda ma secondo me riuscite a farci stare un po’ tutto.
A presto e grazie per il commento!
Ele
Ciao Giuseppe! anche io e la mia fidanzata faremo un giro una decina di giorni, tra Albania, Macedonia, Kosovo e Serbia. Magari ci incontriamo ????
Noi andiamo nella prima settimana di Settembre
Ciao! Grazie per l’articolo!
Mi piacerebbe avere un’opinione su un viaggio nei Balcani che sto organizzando last minute, con un amico, e che dovrebbe durare 10 giorni circa, a partire dai primi di Agosto.
L’itinerario prevederebbe partenza da Skopje e arrivo a Spalato, passando, nell’ordine, per Belgrado e Sarajevo.
L’idea sarebbe dedicare circa 2 giorni ad ogni posto, muovendosi col bus e dormendo in ostello/hotel economico: pensi che sia fattibile?
Varrebbe la pena spingersi fino ad Ohrid, in giornata, durante la permanenza a Skopje?
Grazie
Ciao Davide!
Io sono una fautrice dei viaggi lenti 🙂 quindi ti direi che va bene ma lascerei stare Ohrid, per quanto sia bellissima, perché gli spostamenti nei Balcani sono dannatamente lenti e 2gg per ogni capitale è il minimo sindacale. Tieni conto che tra Belgrado e Sarajevo possono starci tranquillamente fino a 8h di autobus…
A presto!
Eleonora
Vacanza 2019 organizzata….in macchina…Verona-Belgrado…Sarajevo…1 giorno Mostar(in treno da Sarajevo)…poi Konjic visita al bunker di Tito,poi proseguo per Jajce…mi manca solo l’ultimo giorno…mi puoi consigliare?..meglio Bihac o andare verso Banja Luka? Grazie e complimeti per il sito,fantastico.
Bihac e un giro nell’incredibile parco di Una 🙂 Buon viaggio!
Ele