Prima di capire cosa comprare in Russia per gli amici mi ci è voluto qualche viaggio: non è così scontato trovare cibi, prodotti e souvenir interessanti in un paese ancora (molto) poco conosciuto in Europa. Durante la lunga Transiberiana, però, ho fatto ricerche più approfondite e sono tornata vincitrice, anche se è stato fondamentale l’aiuto di amici del posto: nei supermercati spesso le confezioni sono un po’ fuori moda e non ci ispirano anche se magari il prodotto è buono, poche cose sono tradotte in inglese e oltre ai soliti souvenir cinesata non ci viene mai in mente niente di interessante da comprare. So che non mi crederete così su due piedi, ma oltre a orrendi scialle a fiori e alle classiche matrioske c’è davvero un mondo da scoprire (e soprattutto da assaggiare).
La Russia, in realtà, specie quella più remota e selvaggia, offre moltissimi prodotti strani con cui stupire gli amici – lo so, è una patologia, ma come resistere alle facce sconvolte di chi assaggia per la prima volta una marmellata di pigne?
Fuori da Mosca, SPB e grandi città più organizzate (ad es. Vladivostok), scarseggiano i classici mercatini dell’artigianato, fiere gastronomiche o negozi dedicati a prodotti tipici di buona qualità. Se non si sa cosa cercare né dove cercarlo, difficilmente si troverà qualcosa di interessante da portare a casa: ho però due consigli da darvi.
- Salvate questo post e segnatevi i prodotti più “interessanti”
- Pigliate un amico russo e obbligatelo a venire al supermercato con voi, dopodiché tempestatelo di domande su cosa è buono / cosa non lo è
Scarto a prescindere i soliti souvenir russi tradizionali ma anche inutili: che me ne faccio di un uovo fabergé, di una fornitura di caviale nero o di uno scialle da bàbushka?
Parliamo di cose serie e utili (come il cibo!) che sono facili da regalare e, davajte, seguitemi alla scoperta di alcuni insoliti souvenir da comprare in Russia.
Prodotti naturali, tè, cosmetici e souvenir da comprare in Russia
1. Tè, ma con buonissime bacche russe
Un tè all’oblepikha Un infuso di erbe e fiori
Basta poco per capire che i russi ne sanno a palate quanto a bacche e frutti di bosco. Ed effettivamente è imbarazzante quando, traducendo i loro molti nomi di bacche, non capiamo nemmeno il loro nome italiano! Fonti di vitamina C là dove mancano gli agrumi, omega3 e dalle molte proprietà, le bacche russe sono il vero oro della taigà.
E non parlo di fragole, more e lamponi: quelli sono per principianti. Avete mai sentito parlare di camemoro, viburno, olivello spinoso? Mirtilli rossi, mirtilli siberiani?
Andate a caccia di marmellate (varenye) oppure di tè e infusi arricchiti con queste bacche che non si trovano in Italia, la più classiche tra le cose da comprare in Russia.
In alternativa ai tè, buttatevi sugli infusi magici che vendono le nonnine al mercato. Più che il gusto, il bello è la passione con cui le venditrici te ne decantano le qualità e i benefici – per l’anima, per il cuore, per il futuro, per la famiglia, per i polmoni, per la schiena…
2. Ivan chai, il tè russo prima che arrivasse il tè

Che, a dispetto del nome, non è un tè, ma quello che i russi (o, meglio, i tatari degli Urali) bevevano prima che arrivasse il tè e che vi definiranno con nonchalance come chai bez chaya, “tè senza tè”. Originario delle selvagge montagne dell’Altai, quest’erba significa “il tè Ivan”, in italiano tradotta come camenerio. Usato da secoli nella medicina popolare come analgesico e antinfiammatorio, se bevuto in infuso ha proprietà energizzanti, ringiovanenti, antinfiammatorie, lassative, semianalgesiche e antispasmodiche. Si possono consumare le sue foglie così come i fiori, ma la versione più concentrata e più facile da trovare in commercio è quella delle foglie compattate e fermentate. Non essendo un tè non contiene caffeina e – dicono i russi – pare sia una vera e propria elisir di lunga vita e di benessere, oltre ad avere un gusto molto particolare.
Per me un must tra i souvenir russi, ma molto ricercato. Quelli della marca “Sibirsky Kedr” sono particolarmente buoni. Altrimenti, anche l’Ivan chai comprato nei mercati è un ottimo prodotto (e decisamente economico), anche se più casereccio.
3. Miele artigianale, soprattutto quello al tiglio

Questo consiglio chiaramente non vale solo per la Russia, ma per tutte quelle zone dove l’apicoltura è molto diffusa nel territorio e non industrializzata. Vi pentirete di aver mangiato tutto quello schifosissimo miele raffinato da supermercato e – parola di una a cui per anni non è piaciuto il miele – non potrete più fare a meno di quello grezzo dei mercati dell’Est.
Il miele più buono l’ho comprato al mercato di Chișinău, in Moldova, ma anche quello russo si difende bene. In particolare consiglio il miele di tiglio (Липовый мёд, lipovyi myod), una vera droga nonché abbastanza raro in Italia. Andate nei mercati, assaggiate e fatene scorta – perché in fondo so che avete un cuore da orsi della taigà!
4. Marmellata di pigne – sì, hai letto bene!

Un aiuto per chi soffre d’asma e di problemi all’apparato respiratorio, questo prodotto delle campagne russe (e non solo, si trova anche in Caucaso e in altri paesi) è una sorpresa per tantissimi viaggiatori. Si trova nei mercati rurali, ma se si cerca bene è facile trovarla anche nelle grosse città. Viene fatta con le pigne fresche e verdi raccolte in tarda primavera che si ammorbidiscono nella marmellata. Il sapore è un po’ stopposo all’inizio ma incredibilmente aromatico e inconfondibile. Sembra quasi di mangiare un’intera foresta di conifere!
5. Prodotti naturali dalla Siberia: i pinoli di cedro siberiano

All’aeroporto di Vladivostok mi sono fatta accalappiare dalle due logorroicissime commesse del negozio Sibirsky Kedr, “il cedro siberiano”. Le due ragazze per sfinimento sono riuscite a vendermi alcuni dei loro carissimi prodotti a base di pinolo di cedro siberiano. Il prezzo è alto (ma stiamo comunque parlando di pinoli, mica di pannocchie), ma la qualità devo dire è incredibile. Vendono pinoli sotto vuoto, olio di pinoli, tè, cioccolato e qualsiasi altro prodotto alimentare immaginabile a base di pinoli (e non solo). Ho comprato tre cioccolatini e giuro che non ho mai provato sapori aromatici così intensi! A casa invece ho portato un caffè-non-caffè a base di pinoli di cedro, un fungo che cresce sulla betulla (iaga, in russo) e latte in polvere. Gusto delicato ma piacevole.
Da assaggiare in viaggio: specialmente a Est di Mosca si trovano i gelati “plombir”, ovvero un cono della consistenza della cartapesta riempito di gelato industriale, che in sé non fa ballare le papille gustative, ma riempie il cuore col suo profumo di nostalgia… La variante al gusto pinoli di cedro era invece fenomenale, decisamente la migliore assaggiata.
6. I cosmetici naturali di Natura Siberica, un must tra le cose da comprare in Russia

Giovane e pluripremiata marca di cosmetici naturali, tra le cose che apprezzo di più di Natura Siberica c’è il supporto attivo nei confronti delle popolazioni siberiane e del Lontano Est russo, che rischiano di essere per sempre assorbite nell’indistinto melting pot culturale panrusso. I prodotti – shampoo, bagnoschiuma, creme, burrocacao, maschere e non solo – sono di altissima qualità e spesso si servono di erbe, fiori e piante rare siberiane, di cui ormai esistono decine di linee. Questa è la prima marca russa ad aver portato sul mercato un’impressionante varietà di prodotti di origine naturale siberiana, spesso servendosi di popolazioni locali (ad es. in Kakhassia) per la raccolta di erbe selvatiche nelle foreste (wild harvesting), oppure avviando fattorie organiche in Siberia e nel Lontano Est (ad es. a Sakhalin, in Kamchatka, e sull’isola di Kunashir, nelle Curili).
Alcuni prodotti Natura Siberica si trovano anche in Italia, anche se un po’ rincarati: in Russia la scelta è massima e i prezzi competitivi. I regali che ho fatto sono sempre stati apprezzatissimi: la mia linea preferita è quella al latte di yak di Tuva, mentre i russi adorano (ovviamente) quella all’oblepikha, all’olivello spinoso.
Utile da sapere: c’è un negozio di Natura Siberica superati i controlli a Mosca Vnukovo per cui si può fare scorta duty free senza preoccuparsi dei kg in valigia 🙂
7. Prodotti del mare dal Lontano Est russo
Alghe e caramelle coreane Cioccolato alle alghe e ai ricci di mare
Alghe essiccate e salate da mangiare come se fossero patatine, cioccolato con alghe, frutti di mare, ricci e non solo: nel Lontano Est (specialmente a Sakhalin e Vladivostok) la cucina russa (di cui parliamo anche in questa puntata di Cemento Podcast) è stata molto influenzata da quelle vicine e specialmente da quella coreana. Non siate schizzinosi e buttatevi, le insalate di alghe sono buonissime e scommetto che vorrete portarvi delle alghe essiccate a casa. E poi non ditemi che non sapete cosa comprare in Russia.
8. Cosa comprare in Russia: cimeli sovietici ai mercati delle pulci

Un ottimo punto di partenza, se siete appassionati di oggettistica vintage e soprattutto oggettistica sovietica, è il mercatone di Izmailovo a Mosca, dove però i prezzi sono più turistici e l’offerta si è abbassata di qualità nel tempo. Fuori Mosca, al mercato Levsha (che però è a 30km da Mosca: come dire, non è di strada, dovete andarci apposta) c’è molto più ciarpame ma se avete qualcosa di preciso in mente troverete di sicuro.
Cose carine da comprare:
- vecchi libri illustrati, vecchie guide turistiche sovietiche, libri d’arte
- scatolette vintage (io ne ho presa una bellissima per l’halva prodotta a Mosca nella fabbrica Marat)
- qualsiasi cosa a forma di Lenin, per i cultori del genere
- le leggendarie tazze in metallo delle ferrovie russe (per me il souvenir da comprare in Russia, non esiste tornare a casa senza)
- oggettistica in legno lavorato o dipinto
- ciarpame random, dalle spillette alle vecchie foto, cartoline, vestiti, roba militare sovietica spesso in pessime condizioni, vinili bootleg russi etc
- le immancabili matrioske, di tutte le forme e le dimensioni, in posti come il Levsha sono senza dubbio più belle e autentiche di quelle fatte in Cina di Izmailovo
9. Souvenir russi: saccheggiare i negozi dei musei
La Russia ha un apparato museale da far impallidire continenti interi. Spesso, nei musei più famosi (a Mosca e SPB soprattutto), gli shop dei musei vendono cose davvero carine e a prezzi accessibili. Ho comprato delle bellissime shopper a tema cosmonautica nel Museo della Cosmonautica a Mosca (sì, quello col monumento del giga razzo sparato in cielo), nel caso siate dei fan di Yuri Gagarin & friends. Qualche anno prima lo shop dell’Ermitage a San Pietroburgo vendeva sciarpe e foulard bellissimi con i quadri del primo Kandinsky (e comprai una bellissima borsa con paesaggio invernale, il mio quadro preferito), con i boschi di Shishkin e mille altri motivi decorativi.
10. Cosa comprare in Russia: souvenir delle librerie

Questa enormi librerie (affacciata sulla Lubianka a Mosca, lungo la Prospettiva Nevsky a San Pietroburgo) hanno un fornitissimo reparto di souvenir russi bellissimi da regalare, tra quadernini, cartoline, borse shopper, calamite e quant’altro. Andate sul sicuro in una di queste librerie anziché farvi fregare da bancarelle o chioschetti nei luoghi più turistici.
Ho comprato tante borse diverse della marca ArteFly, belle cartoline, calamite, quadernini con disegni floreali e di piante russe.
Chiaro che queste non sono le uniche librerie dove si trovano regalini carini, ma sono le più accessibili e riconoscibili, specie se è la prima volta che andate in Russia. In generale le librerie in tutta la Russia sono sempre ben fornite (ad es. la catena di librerie Chitai-Gorod, oppure la Vladkniga di Vladivostok). A Mosca, se girerete a fondo Kitai Gorod, vi consiglio la splendida libreria Giperion, ben nascosta in un reticolo di cortili pienissimi di street art, e che ricordano vagamente l’Eschloraque di Berlino.
11. Dolci confezionati tipici e insoliti da portare a casa
Il famoso Tul’sky Pryanik Kartoshki
Se dovessi sceglierne un solo souvenir da comprare in Russia, direi il Tul’sky Pryanik, il panforte di Tula, ovvero una specie di pan pepato al miele, noci, spezie (e molto altro) ripieno di uno strato di marmellata e reperibile senza difficoltà anche nel più remoto chiosco siberiano. Durante il mio Erasmus in Russia non l’ho particolarmente apprezzato, ma riassaggiarlo in Transiberiana mi ha fatto scendere una lacrimuccia di commozione per il suo sapore così casereccio e genuino. Idem i pryaniki, una versione in biscotti del panforte russo.
Un’altra meravigliosa scoperta di questo viaggio è stata la белевская пастила, belyovskaya pastila, dolce tipico di Mosca a base di mela e albumi. Sofficissimo e mai assaggiato prima, davvero una prelibatezza. Idem le bacche (in questo caso, la klyukva, il mirtillo rosso) ricoperte di zucchero della marca Sharmel’. E più classica, ma immancabile, è la “kartoshka” sovietica (in foto).
E per oggi basta così 🙂
A presto,
Eleonora
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3 commenti
Paola
Quando ero piccola un mio zio era andato in Russia per lavoro (o così diceva) ed era tornato con un set da zuppa in ceramica che per una serie di giri tra parenti era poi finito a me quando ero andata a vivere da sola. Anni dopo ho scoperto con somma delusione che si trattava di un set tedesco in vendita in Italia. Insomma, bello, ma un vero pacco per quanto riguarda l’autenticità. Tutto questo giro di parole per dirti che il tuo post mi ha fatto tornare in mente questa storia triste. D’ora in avanti solo souvenir mangerecci così si perdono le tracce di eventuali frodi sulle destinazioni ahahah
Silvia
Ti leggo da molto e apprezzo tantissimo il tuo stile. Mai scontata, mai banale, con una vera passione per i luoghi che visiti, la loro storia, il loro “dietro le quinte”.
Anche questo post è bellissimo! Per ora il mio cuore continua a portarmi ad Ovest, ma se dovesse cambiare direzione penso che tornerei a casa piena di tisane, libri e scatoline vintage ❤
Eleonora
Brava Silvia, sono contenta che ti sia piaciuto 🙂
Sì, non so ancora bene cosa fare della mia vita ma questa passione così forte è un punto fisso che ad oggi non mi ha ancora abbandonata!
Un abbraccio e buoni viaggi ad Ovest!
Ele