L’Islanda è un’isola molto grande e ricca di paesaggi incontaminati da ammirare, piccoli villaggi da esplorare, grandi portenti della natura da toccare con mano. Certo, ci si potrebbe passare una vita intera, a caccia del fiordo più silenzioso o della cascata più musicale: 10 giorni però, se avete un budget limitato e non troppo tempo, sono sufficienti a fare un buon giro dell’isola vedendo le attrazioni principali. Non preoccupatevi per il “turismo di massa”: l’isola è così grande che sarete comunque, anche in alta stagione, per la maggior parte del tempo da soli!
Piccola guida painderoutiana per capire cosa fare in 10 giorni in Islanda: il meglio, il peggio, il sacrificabile (e i rimpianti).
Buona lettura!
Cosa fare in 10 giorni in Islanda
1. Vedere i paesaggi spettrali e desolati del Sud
Montagne e spianate di sabbia grigia, dove lingue di ghiaccio immense arrivano a lambire il mare e creano laghi dove si incagliano gli Iceberg, prima che scivolino verso il mare aperto – Jökullsarlon e le lagune limitrofe soprattutto. Un must per la lista “cosa fare in Islanda”.
2. Vedere la regione del lago Myvatn
Dove la faglia si apre in una spettacolare Rift Valley (cioè un Oceano in formazione…!). La regione è così ricca che è impossibile indicare cosa sia meglio di cosa. Crateri di polveri alti 400m tutti da scalare, fumarole e i colori dei fenomeni vulcanici, il placidissimo lago e gli pseudocrateri verde brillante, le isolette, grotte blu silicio con acqua termale a +45°, i campi lavici [in foto quelli a fianco del vulcano Krafla] dell’eruzione del 1984 e laghi azzurri nei crateri (Vìti)…
Da non perdere è il pane cotto sotto la terra, con il calore naturale. Viene messo in un sacco e lasciato lì a cuocere dalle 24 alle 48h. Ha un sapore inconfondibile, ricco, intenso e quasi speziato, affumicato… Consigliatissimo. Lo trovate in qualunque bar della regione anche solo se prendete una banalissima zuppa!
3. Vedere almeno una cascata (ma più se ne vede, meglio è)
Qualunque cascata scegliate di vedere, non potrete rimanere indifferenti di fronte a salti spettacolari, arcobaleni e nubi di vapore. Ogni cascata è diversa dall’altra e ha un pregio che le altre non hanno.
> mini guida alle cascate più belle
Godafoss – molto frequentate perché anche splendide, ad anfiteatro. Saltando sui sassi si arriva a toccare l’acqua prima che cada e grazie a un ponte è possibile vederle da entrambi i lati. Ottimi e diversi punti di osservazione. Tra le mie preferite [in foto sopra]
Dettifoss – dal 2015 c’è la strada asfaltata fino alle cascate più grandi d’Europa e con la maggior portata d’acqua. Che sono una mezza delusione, in realtà. Sono “in diagonale” rispetto al punto di osservazione (per andare dall’altro lato serve un 4×4 e la strada è molto accidentata) e quindi si vede solo una nube di vapore immensa e non il salto vero e proprio. Impressionante però è la portata d’acqua. Sicuramente le più maestose ma le meno “fotografiche” [due foto più sopra]. Con 10 minuti di camminata verso sud si arriva anche alle Sellfoss, più piccole e aggraziate, tra scogliere basaltiche e sabbia nera.
Skogafoss – la particolarità è che si arriva ai piedi della pozza dove cade l’acqua e si può scalare la scogliera per arrivare al salto vero e proprio. E’ proprio bello vedere il muro d’acqua a un paio di metri da te… Tra le mie preferite anche queste.
Gullfoss – vicine a Reykjavìk e poco oltre Geysir. Multiple e molto aperte, facili da apprezzare, si arriva molto vicini all’acqua e ci sono diverse angolature per osservarle, dall’alto o da vicino ai salti. Occhio ai moscerini, non pungono ma sono miliardi e fastidiosi da impazzire.
4. Fare camminate ed escursioni oltre le strade asfaltate
E arrivare in alto per dominare i paesaggi ed esplorare la natura del Nord in un clima così unico, influenzato dalla Corrente del Golfo. Le montagne in Islanda non sono molto alte e le camminate, a meno che non siate nelle Highlands, non sono troppo impegnative. Anche solo scalare il picco arancione sopra le fumarole di Hverir [in foto sopra] vi regalerà panorami pazzeschi non apprezzabili al livello del suolo.
5. Godetersi la natura e la vegetazione unica
Anche il più piccolo lichene è qualcosa che non avete mai visto e ha colori e forme bizzarri. Le distese di lupini blu-violaceo, importati dall’Alaska e diventati ormai una pianta infestante, i muschi verdi che ricoprono le rocce come cuscini, le bacche e le piante grasse rossicce [in foto quelle della laguna di Thingvellir], cespugli “gommosi” su cui si salta rimbalzando (davvero!), le margherite del nord, così carnose, i fiori di cotone, quelli selvatici e i pochissimi alberi piantati dall’uomo che sopravvivono all’erosione del suolo e al clima rigido: lasciatevi stupire!
6. Toccare l’acqua bollente del sottosuolo
Strano ma vero, gli islandesi sono maestri del calore. Ovunque in Islanda troverete pozze di acqua bollente: basta fare attenzione al fumo che sale dalle montagne o dalle valli che percorrete in macchina… 😉 Io sono stata ai Myvatn Nature Baths (molto belli ma un po’ cari per quello che offrono, che è molto basic). Perfette per quando piove così tanto da non poter fare nulla o per quando fa troppo freddo (un giorno noi abbiamo trovato +1° e nevischio…).
Le regioni dell’Islanda che non ho visto ma vorrei vedere
– Le Highlands sembrano un posto per veri duri. Inaccessibili, incontaminate, tutte da scalare… ancora, su tutti, Landmannlaugar (regione montuosa dell’entroterra intorno al ghiacciaio Vatnajokull, il più grande d’Europa) e una scalata al vulcano Askja e al suo lago caldo dentro la caldera.
– I Fiordi del Nord-Ovest. Nonostante per me i fiordi siano stati un po’ una delusione, ho sentito parlare così bene di questa vasta e selvaggia regione che… insomma, bisogna vedere com’è. Per quando tornerò.
Cosa potete saltare senza rimpianti
1. La Blue Lagoon
E’ solo una pozza putrida per turisti di acqua riscaldata da una centrale geotermica. Costa tantissimo, bisogna prenotarsi sul sito ed è in una regione priva di attrattive: non vi ho ancora convinti? Ce ne sono molte altre identiche, meno affollate e più a buon prezzo in tutta l’isola!
2. Il Golden Ring
Cioè l’anello d’oro intorno alla capitale. Non c’è niente di più speciale che nel resto dell’isola, anzi. Essendo molto, molto turistico perché vicino alla capitale perde quasi tutto il suo fascino. Le Gullfoss non sono le migliori cascate del mondo e Geysir è carino ma veramente turisticizzato. Il lago Thingvellir con la faglia e i campi lavici sono molto belli ma, per degli italiani, è sicuramente più sensazionale vedere degli iceberg o dei vulcani. Se avete poco tempo concentratevi su altro (ma Geysir e Thingvellir valgono comunque la pena).
3. I fiordi
Diciamolo, ne hai visto uno e li hai visti tutti. Sono montagne innevate con il mare di fianco. Scenografico, va bene. Wow. Ma è un po’ tutto qui. Sarà che sono cresciuta andando spessissimo a Lago Maggiore e altri laghi alpini, ma non li ho trovati così tanto impressionanti come raccontano di solito. Dipende da quello a cui siete abituati!
4. Il Whale Watching
Vero, le balene sono incredibili e i delfini pure e vedere una balena che ti nuota di fianco è un’esperienza unica: ma se la riesci a vedere. Tra una sboccata e l’altra desideri solo la terraferma… Credevo di essere forte di stomaco, invece il Mar Glaciale Artico ha avuto la meglio sull’80% della barca! Decisamente migliore il museo della Balena di Húsavík, interessantissimo, molto dettagliato e soprattutto senza effetti collaterali. Munitevi di anti nausea o scegliete un giorno di calma.
In ogni caso, vi lascio il link Civitatis affiliato, dateci un occhio nel caso ci siano tour interessanti, come quello per vedere l’aurora boreale.
Un altro link (affiliato) che potrebbe tornarvi utile se vi serve una macchina per girare è DiscoverCars.
Bene, cari painderoutiani! Ora sapete cosa fare in 10 giorni in Islanda. Non vi resta altro che partire!
Per qualsiasi domanda contattatemi nella sezione contatti del blog 🙂
Alla prossima!
Ele
Sull’Islanda leggi anche:
- Appunti dall’Islanda. Di silenzi, umanità e spontaneità
- Itinerario di 9 giorni in Islanda e una piccola guida per un primo viaggio sull’isola
- Islanda low cost: come e dove risparmiare viaggiando on the road
Link consigliati in questo articolo
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