Fresca di breve ma intensissimo tour a settembre 2023 tra Moldova e PMR (Transnistria), torno a scrivere di cosa vedere a Chișinău. Sono tornata in città per la terza volta, ma per la prima in bella stagione. L’ultima volta, nel 2018, la città era sotto la neve di marzo e il lago del parco Valea Morilor era perfettamente ghiacciato 🙂
Chișinău è una città meno piccola di quello che ci si aspetta – non tutte le distanze sono facilmente camminabili, dovrete servirvi un po’ di autobus e taxi – e con decisamente più cose da vedere e aree da esplorare di quello che mi ricordavo. L’ho trovata una città ancora più vivace, ricca di cose da fare e da vedere, pulita, ordinata, giovane e sempre piacevole. Si respira una bella aria, spensierata, dinamica. La città brulica di gente sia di giorno che di notte.
L’ultimo giorno di tour con i ragazzi abbiamo trovato il centro completamente ribaltato per fare spazio a stand, canti, balli, chioschetti e bancarelle in occasione di un incredibile festival di tutte le etnie che abitano in Moldova. Dai gagaùzi ai bielorussi, dagli armeni ai polacchi e così via. È stato un arrivederci memorabile.
Potete pensare di dedicare a Chișinău due giorni pieni o anche tre senza rischio di annoiarvi, specie se vi interessa andare a caccia di edifici modernisti sovietici e mosaici decorativi: ce ne sono moltissimi sparsi per tutta la città, anche se ogni tanto purtroppo ne viene distrutto qualcuno.
Andiamo?
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Cosa vedere a Chișinău
1. Il mercato centrale di Chișinău


Se avete poco tempo e dovete scegliere cosa vedere a Chișinău in poco tempo, non c’è alcun dubbio: andate al mercato centrale, chiamato Piaţa Centrală o Центральный рынок in russo, che è semplicemente il posto più incredibile in città.
I mercati nei territori dell’ex URSS sono sempre un’esperienza di vita, ma quello di Chișinău è in assoluto il mio preferito insieme ai mercati georgiani e al Chorsu bazaar di Tashkent, in Uzbekistan. Estremamente vario e labirintico, riserva grosse sorprese per chi non ha paura di perdercisi.
Le sezioni latticini e carne, in due edifici separati, hanno una palette di colori inarrivabile. Assaggiate le mille varietà di miele locale, il formaggio fresco brânză, comprate la verdura probabilmente più bella e saporita che abbiate mai assaggiato (non è un’esagerazione, la chornozem non mente), l’olio di girasole fatto in casa, quanto di più lontano ci sia da quello da supermercato, ogni possibile e immaginabile sottaceto, incluse le alghe del Mar Nero, le pere affumicate per farci le zuppe ma che da sole sanno quasi di cioccolato, la frutta essiccata, gli intrugli di erbe selvatiche sapientemente raccolte, essiccate e mescolate in dosi esatte da babushki-streghe.
2. Cosa vedere a Chișinău: la stazione dei treni


Un altro posto dal fascino indiscusso è la piccola stazione dei treni di Chișinău, a sud del centro. Anche se come in tanti altri paesi dell’ex URSS le ferrovie sono cadute in uno stato di semiabbandono, in Moldova funzionano (fragilmente) ancora. Prima dell’invasione russa dell’Ucraina si poteva andare facilmente da Chișinău a Odessa, con l’unico inconveniente di dover lasciare la Moldova attraverso la Transnistria, cioè senza ricevere un timbro di uscita moldavo. Moldova e Ucraina condividono lo stesso scartamento sovietico (1,520mm): da Chișinău si poteva andare anche verso il nord-ovest ucraino via Ocniţa, verso Chernivtsi e Kamyanets-Podilskiy. In alternativa c’è un treno quotidiano / viaggio nel tempo per Bucarest, in Romania – percorso molto più lungo del normale perché richiede l’adattamento allo scartamento standard rumeno.
Complicazioni ferroviarie a parte, la stazione dei treni di Chișinău è deliziosa e piena di decorazioni tradizionali in pieno stile staliniano. Anche se la prima stazione è stata inaugurata nel 1871, a causa dei danni gravissimi e della distruzione della Seconda Guerra Mondiale, i sovietici hanno ricostruito praticamente da zero la stazione nel 1948. Gli architetti lavorarono su consulenza di nient’altro che Aleksey Shchusev, architetto sovietico leggendario nato a Chișinău e autore di opere passate alla storia, come il mausoleo di Lenin sulla piazza Rossa, la stazione Kazanskiy di Mosca, vari piani urbanistici, stazioni ferroviarie e edifici costruttivisti e in stile staliniano di moltissime città sovietiche, da Tbilisi in Caucaso a Novosibirsk in Siberia.
3. Hotel Chișinău, ex hotel Naţional e hotel Cosmos


Sempre parlando di architettura e urbanistica sovietica, l’architettura sovietica è qualcosa che a Chișinău non potete mancare, anche solo per il fatto che è ovunque. La città è stata ricostruita in buona parte dopo la devastazione della Seconda Guerra Mondiale in stili che riflettono le diverse epoche sovietiche.
Da non perdere (anche da dentro) il leggendario Hotel Chișinău, costruito negli anni ’50 ma rimasto in tutto e per tutto agli anni ’80 sovietici, dove si può pernottare normalmente; proprio di fianco c’è lo scheletro di quello che era l’Hotel Intourist, poi diventato hotel Naţional, con annesse fontane mosaicate e un ristorante, oggi distrutti e abbandonati.
Poco più giù lungo il boulevard Constantin Negruzzi c’è anche l’iconico Hotel Cosmos, del 1983. Tutte e tre strutture impressionanti da non perdere tra le cose da vedere a Chișinău, oggi totalmente fuori scala per i flussi turistici che riceve la capitale della piccola Moldova.
4. La città vecchia di Chișinău


Il nucleo più antico di Chișinău si trova in realtà più a nord del boulevard Stefan cel Mare, ma è la città russa ad essere meglio conservata e più interessante. Gironzolando nelle vie alberate e regolari dietro il giardino Stefan cel Mare vi imbatterete in moltissimi edifici dagli stili diversi, alcuni probabilmente di metà Ottocento, altri di inizio Novecento, con stili che vanno dal neoclassico al neogotico, fino a improbabili esempi di architettura moresca. Decisamente l’area più affascinante di Chișinău.
5. Il museo etnografico

A spiccare nella città vecchia di Chișinău è questo grosso edificio bizzarro, dalle decorazioni moresche e archi a ferro di cavallo, più simili alla Mezquita di Siviglia che non a quello che ci si aspetterebbe dalla capitale della Moldova. In realtà non è l’unico caso di edifici in stile moresco o ispirato all’Oriente aperti nei territori dell’ex Impero russo (e non solo): ero rimasta ugualmente sopresa di trovarne uno in stile egizio a Krasnoyarsk, nel cuore profondo della Siberia, lungo a Transiberiana. A pensarci bene, però, c’è un edificio moresco per un museo di storia naturale anche a Milano, nei giardini di Porta Venezia: era di moda.
L’edificio è bellissimo sia dall’esterno che dall’interno e ospita esposizioni etnografiche e di storia naturale abbastanza interessanti. Come sempre però la cosa migliore dei musei ex sovietici sono le signore che li accudiscono con venerazione religiosa.
6. Cosa vedere a Chișinău: il parco Valea Morilor

Dall’Università di Chișinău parte una bella scalinata neoclassica che porta sulle rive di un lago artificiale del parco Valea Morilor, la valle dei mulini, come si chiama ora, anche se per gli abitanti di Chișinău è ancora il parco del Komsomol, cioè della gioventù comunista. È stato inaugurato negli anni ’50 come park kultury i otdykha dopo che i giovani komsomoltsy hanno scavato a braccia il bacino del lago.
Una volta scesi lungo le rive, sembra di essere lontanissimi da una capitale di 700.000 abitanti stimati. Kayak, canoe, gente che fa sport, chioschetti che vendono ogni tipo di caffè, mosaici sovietici a tema sportivo e persino l’ultima statua di Lenin a Chișinău, nascosta da qualche parte intorno al lago, insieme a un busto di Marx e uno del leader comunista bulgaro Georgi Dimitrov 🙂
D’inverno il lago ghiaccia completamente e le persone ci camminano sopra o ci vanno a pattinare…
7. Il teatro dell’opera e del balletto


Questo enorme e sobrio edificio ospita uno dei teatri dell’opera e del balletto più grandi dell’intera Est Europa. È un edificio modernista del 1980 che ricorda un tempio classico minimale, vegliato da altissime e severe muse a bassorilievo sulla facciata. Il fregio in bronzo mescola pattern decorativi moldavi stilizzati con la raffigurazione di strumenti musicali. Mi ha ricordato il palazzo della cultura sulla piazza Skanderbeg a Tirana, costruito in era Khrushchev da architetti sovietici, ma anche la casa della cultura di Khobi, in Samegrelo, Georgia.
È intitolato a Maria Bieșu, probabilmente la più grande cantante d’opera moldava, famosissima in ex URSS ma anche all’estero. Si è persino esibita alla Scala di Milano tra il 1965 e il 1967.
8. Cosa vedere a Chișinău: il circo

Inaugurato nel 1981 e noto per essere stato l’edificio da circo più bello e capiente di tutta l’URSS, oggi è un edificio purtroppo in stato d’abbandono – il circo continua a tenersi con spettacoli in arrivo da tutto il mondo, ma in un capannone adiacente. Così come altri grossi circhi sovietici, come quello di Bishkek, di Kazan’ o di Tashkent, si tratta di una struttura aliena, assurda e immaginifica, inscritta in quel filone di grandi opere post-moderniste che l’URSS commissionava negli anni ’80.
Un po’ fuori mano, ma da non perdere assolutamente tra le cose da vedere a Chișinău.
9. Monumento «Eternità» e il cimitero centrale


Inaugurato nel 1975, il monumento «Eternitate», ex monumento della Vittoria, è come Chișinău ricorda i caduti della Seconda Guerra Mondiale – con cinque enormi fucili di pietra appoggiati l’uno all’altro a formare una stella. Tutt’intorno ci sono lastre commemorative e le consuete conifere sempreverdi, identiche intorno a qualsiasi memoriale della guerra, da Vilnius ad Almaty.
Di cose da vedere a Chișinău però ce ne sono ancora molte: tutt’intorno al memoriale c’è il cimitero centrale della città, che rende conto alla perfezione della straordinaria varietà etnica che ha vissuto qui nei secoli passati. Ci troverete sepolti moldavi con lapidi incise in alfabeto latino e in cirillico, polacchi, bulgari, ebrei, armeni, ucraini, russi, gagauzi e non solo. Molto curato e diversissimo. Se avete tempo e avete esaurito le cose da vedere a Chișinău di questa lista c’è anche, un po’ fuori città verso nord, il cimitero ebraico, con sinagoga diroccata inclusa.
10. Romaniţă, il palazzo camomilla


L’ultimo punto della lista di cosa vedere a Chișinău è forse il simbolo più famoso dell’architettura modernista della capitale moldava. Il condominio Romaniţă, che in rumeno significa camomilla, un prestito dal polacco rumianec (cfr. in russo romashka), che a sua volta deriva dal termine scientifico latino chamomilla romana.
Costruito nel 1978 per far fronte alla perenne crisi abitativa delle città, doveva essere un esempio d’avanguardia di una kommunalka, cioè di appartamenti condivisi tra più famiglie. Un progetto molto ambizioso si è poi ridotto a un semplice condominio con una spaventosissima scala circolare interna e vecchissimi ascensori. Negli anni ’90 la crisi economica ed energetica ha fatto sì che gli appartamenti venissero acquistati dagli inquilini e rimodernati o ampliati con ristrutturazioni fantasiose, fatte con i mezzi che c’erano all’epoca. Nelle due foto sopra si vede bene la differenza tra la facciata pulita anni ’80 e la facciata allo stato attuale, con alcuni balconi pieni, altri chiusi, altri ancora ristrutturati con materiali diversi.
Per oggi è tutto, a presto!
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