Ciao! Ecco una guida spiccia spiccia a cosa vedere a Tbilisi in due giorni, la città più d’atmosfera del Caucaso e la mia preferita al mondo, dove torno più che posso dal 2015.
Tbilisi è straordinaria perché ha tutto: architettura splendida, giovialità, ospitalità, un clima invidiabile, persino un mare (!) e cucina eccezionale (di cultura culinaria sovietica parliamo qui, nella puntata #01.04 di Cemento Podcast). Tbilisi è bella, veramente bella, e veramente ricca di storia, così come tutto il Caucaso, anche se le cose stanno cambiando in fretta e non promettono esattamente il meglio. In due giorni si esplora un po’ il minimo sindacale: se volete davvero capire la città vi toccherà tornarci o dedicarci una settimana intera minimo. In due giorni, ecco cosa vedere a Tbilisi.
Alcune cose fondamentali:
1. Ridimensioniamo un attimo la frase cosa vedere a Tbilisi, perché Tbilisi non è una città con attrazioni must see. A Tbilisi si può vedere un sacco di roba così come no, tutto è bello, tutto è particolare e insolito, niente è must see. Più vi perdete a caso meglio è.
2. La guida è pensata per il centro storico di Tbilisi in 2 giorni. Ci sono molte cose che ho dovuto tralasciare perché si trovano fuori dal centro storico o perché richiedono più tempo. Più starete, meglio è, in città c’è davvero tantissimo da fare.
3. Scaricate maps.me, è un’app gratuita da utilizzare insieme a Google Maps per orientarsi meglio in città. In generale in tutta l’ex URSS lasciate perdere Google Maps che fuori dalle città serve a poco!
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Anche se è un paese economico, vi consiglio di fare un’assicurazione di viaggio prima di partire per la Georgia.
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Se da Tbilisi volete spostarvi nei dintorni e in zone non troppo remote, consiglio di affittare un’auto e guidare in autonomia. Di solito mi affido a questi siti:
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Cosa vedere a Tbilisi, giorno 1
1. Tbilisi dall’alto
Per me le città vanno sempre prima viste dall’alto, magari al mattino presto o al tramonto. Solo così le si può abbracciare per intero, per vedere come si snodano, i ritmi che hanno, i quartieri, la geografia del luogo. Quindi gambe in spalla: scendete alla metro Liberty Square e da lì arrampicatevi lungo Betlemi street su per le scale fino al punto panoramico segreto (lo spiazzo di fianco a Betlemi Church), dove ci sarete (quasi) solo voi, qualche pope solitario e un paio di altri turisti che non hanno capito bene dove sono finiti. Prima di proseguire, scendete un attimo verso destra di una ventina di metri e andate a cercare l’Ateshgah, i resti del vecchio tempio zoroastriano. Così, giusto per mettere in chiaro che siete in un vero centro culturale che ha una storia millenaria di tutto rispetto. E che di acqua sotto i ponti da queste parti ne è passata parecchia.
Da lì tornate indietro e salite fino ai piedi della statua argentea della Madre della Georgia (Kartlis Deda, perché il georgiano è una di quelle meravigliose e rare lingue in cui deda vuol dire “mamma” e mama vuol dire “papà”) per godere del migliore panorama sulla città. Da lì proseguite fino a Narikhala, la fortezza che veglia su Tbilisi, e poi scendete giù giù giù fino alla piazza Maidan, vecchio centro commerciale, in quella che è la zona di Abanotubani, cioè delle terme. Che purtroppo è diventata tristemente turistica, ricostruita senza criterio, con edifici in cemento che sbancano la collina aggressivamente. Un vero peccato.
Ps. Se vi piacciono le funivie e le funicolari, potete pensare di arrivare a Narikala in funivia dalla parte opposta del fiume, ma secondo me non c’è confronto rispetto a farsela a piedi e ‘sudarsi’ il panorama scivolando tra le bellissime case del centro. Ormai avrete capito che in questa guida su cosa vedere a Tbilisi in due giorni c’è da scarpinare. Altrimenti prendete il trenino fino a Mtatsminda, altissimo monte su cui c’è la torre della televisione, un pantheon dei personaggi georgiani più illustri e un trashissimo parco divertimenti. È la vista più completa, ma io continuo a preferire quella dalla piazzetta segreta di Betlemi street.
2. Cosa vedere a Tbilisi: Abanotubani, le terme
Se avrete fame dopo la scarpinata (avere fame in Caucaso è sempre un’ottima idea) in zona Abanotubani c’è una delle varie sedi del Pasanauri, dove a poco prezzo si mangia decentemente (ma ci sono tanti posti dove si mangia molto meglio: guarda la mia guida su dove mangiare a Tbilisi).
Fate un classico giretto della zona delle terme. Non la amo particolarmente, è il centro instagrammabile di Tbilisi ed è da vedere per sperare che nei prossimi anni il resto della città non diventi mai così. Fate due passi tra i grossi bulbi ottomani in mattoni delle terme e passate dai famosi bagni Orbeliani, con facciata in stile centroasiatico restaurata malissimo ma elogiata anche da Pushkin; poi seguite il fiume fino a vedere la cascata (in pieno centro città!) e risalite da una scaletta laterale per visitare la moschea sciita e sunnita insieme della città, molto bella all’interno e con un minareto che sembra quasi un camino in mattoni. Le donne possono visitare sia la parte in basso, dove il pezzo forte per me è una splendida stufa russa di ghisa, sia la balconata in alto, da cui di solito pregano, e da cui si ha una bella vista privilegiata.
Dopo che Stalin rase al suolo l’immensa moschea sciita che si trovava al posto del ponte di Metekhi, i sunniti (caucasici del nord, turchi, centroasiatici, ceceni, georgiani agiari, abcasi etc.) hanno accolto i fratelli sciiti (azerbaigiani, iraniani) a pregare nella loro stessa moschea: cosa forse più unica che rara al mondo.
Tra le cose da vedere a Tbilisi è importante visitare i luoghi di culto per capire quanto la città sia naturalmente cosmopolita e per toccare con mano il “crocevia di culture” – che non è un modo di dire, ma la quotidianità, per giunta da parecchi secoli a questa parte.
Tornando verso Maidan dalla moschea, se vi interessa, fermatevi nella chiesa armena di San Giorgio e andate a rendere omaggio a Sayat Nova, il più grande trovatore e musicista armeno poliglotta, nato a Tbilisi, che scrisse in armeno, georgiano, persiano e azero. Una figura che rende alla perfezione la poliedricità del Caucaso e che dà uno schiaffo ai nazionalismi e alla retorica dell’odio tra popoli da tempi immemori. Semplicemente, prima non era così. In piazza Maidan c’è anche un kamancheh, lo strumento persiano con cui Sayat Nova è da sempre raffigurato. Sayat Nova nasce a Tbilisi da genitori armeni, il padre era addirittura un armeno di Aleppo o forse di Adana, ma comporrà migliaia di versi in armeno, azero, persiano e georgiano. Muore con l’ultima invasione persiana del 1795 a Haghpat, straordinario monastero patrimonio UNESCO nel nord dell’Armenia.
Le cose da vedere a Tbilisi sono sempre troppe, e infatti proprio di fronte alla chiesa armena c’è anche il museo degli strumenti musicali: sarà una meravigliosa sorpresa e ve lo consiglio con tutto il cuore per capire quanto è speciale il Caucaso. Fate il tour guidato (disponibile anche in inglese, ma bisogna chiamare prima per prenotarlo, sennò c’è solo in russo) per soli 5 lari (meno di 2€) a persona, con guide bravissime che sono anche coriste e musiciste.
3. Tbilisi, cosa vedere: la città vecchia
La città vecchia di Tbilisi! La visione celestiale che mi ha fatto perdutamente innamorare di questa regione nel lontano 2015, quando i turisti erano poco più di una spicciolata e nessun volo low cost raggiungeva il Caucaso. Il piatto forte di questa lista su cosa vedere a Tbilisi ma di cui bisogna ormai fortemente ridimensionare le aspettative.
Da un lato la amo per la sua decadenza elegante e sopraffina, dall’altro mi addolora ed è ormai faticoso tornarci per constatare che sempre più luoghi a me cari oggi non esistono più e non torneranno mai più come prima. Il rapido processo di ricostruzione e ristrutturazione senza criterio, che abbatte edifici storici ricostruendone una brutta copia in cemento armato, già vissuto da città come Batumi, sta travolgendo anche Tbilisi. Ogni volta che torno noto nuovi spaventosi edifici che divorano le colline fuori città, e nuove porzioni del centro storico sfregiate dalla speculazione edilizia senza freni.
Se volete capire di cosa sto parlando, andate alla piazzetta Lado Gudiashvili: un tempo pullulava di ristorantini, vecchi palazzi dal portone sempre aperto e affreschi sul soffitto, piccole panetterie sotterranee che ti vendevano il puri avvolto in un giornale dalle finestrelle altezza marciapiede per 60 tetri. Oggi è una piazza vuota, con edifici che probabilmente serviranno solo da appartamenti su Aribnb, un’estetica che scimmiotta quella delle grandi capitali europee e una comunità di persone dislocata per quattro lire in qualche condominio di periferia pur di lasciar spazio alla modernità. Persino alcuni dei suoi immensi alberi sono stati tagliati per fare spazio a piantine di design che non regalano né ombra né ossigeno.
Con questo non nego che la situazione abitativa e la condizione di certi edifici storici del centro sia preoccupante, ma è evidente che si è scelta la strada del profitto economico nel breve termine a discapito della salvaguardia del patrimonio storico e artistico.
Ma tornando a noi, se provenite da Abanotubani, seguite la via principale della città vecchia Kote Afkhazi. Le sorprese e i palazzi più belli sono a destra o a sinistra di Kote Afkhazi: la libera esplorazione, specialmente quando questo significa intrufolarsi per androni di sontuosi palazzi e silenziosissimi cortili con scale a chiocciola (mi raccomando, massimo rispetto, la gente ci vive e non sono un’attrazione turistica), o gironzolare intorno a chiese diroccate, è il modo migliore per assaporare la città vecchia.
Che vale una sosta: tra le cose da vedere a Tbilisi che meritano c’è anche la sinagoga, specie se potrete fare quattro chiacchiere in russo con le vecchiette sedute fuori a riposarsi, che vi racconteranno di essere ebree di chissà dove finite chissà come a Tbilisi. Una volta ho incontrato signore ebree della Circassia.
«Devushka, vieni qui, ma sei ebrea anche tu?»
Non sono ebrea, ma l’avermi sentita rispondere in russo le ha rese così felici!
Addentrarsi a sinistra oltre la sinagoga è un’ottima idea. Ci sono decine di palazzi meravigliosi: uno, lungo Betlemi Street dove si trovava la Gallery 27 (che ora ha traslocato per lavori di ristrutturazione, ottima meta per comprare artigianato carino anche se caro), ha delle vetrate colorate intagliate che quando arriva un raggio di sole diretto si illumina in migliaia di riflessi colorati…
Dalla ex Gallery 27 alla piazzetta Lado Gudiashvili (intitolata a uno dei più famosi pittori georgiani del ‘900, che adoro) è un attimo, passando da altre due ex sinagoghe oggi riconvertite. Da lì è un attimo arrampicarsi fino al quartiere di Sololaki, dove ogni casa è un gioiellino e vi sorprenderà per l’incredibile eleganza. Io non ve l’ho detto e voi non lo direte a nessuno, ok?
Addentrarsi a destra altrimenti è un’altra ottima idea. Più defilata, quartieri decadentissimi e la chiesa più antica e bella della città: la basilica di Anchiskhati, che ha il vero profumo delle chiese ortodosse antiche e venerate. Di fronte all’ingresso c’è il carinissimo café Leila, un po’ caro ma spettacolare al suo interno. Assaggiate il tarhun fatto in casa e poi, se è un’ora tonda, andate a vedere la bizzarra torre pendente di Tbilisi e il suo spettacolino di marionette (Rezo Gabriadze Marionette Theater).
4. Il ponte della pace e le mura di Tbilisi
Dovunque vi troviate a questo punto nella città vecchia, prima di trascinare le vostre carcasse esauste verso la metro di Liberty Square, continuate la vostra lista di cose da vedere a Tbilisi e fate un salto a vedere il Ponte della Pace: per capire fino a che punto un architetto maschio, Michele De Lucchi, può riuscire a darne involontariamente la forma di un assorbente a un ponte, giustificandosi dicendo che voleva fare un animale marino. Ma vedetela positivamente: è un’ode al ciclo mestruale.
Si chiama Ponte della Pace, ma in Georgia lo chiamano ponte Always, come una nota marca di assorbenti. Già che ci siete lì in zona ci sono i resti delle mura di Tbilisi e se cercate bene troverete anche qualche torre inglobata nelle case in maniera insolita e bizzarra, per esempio lungo il vialone Nikoloz Baratashvili.
Cosa vedere a Tbilisi, giorno 2
5. Rustaveli e la Tbilisi di inizio Novecento
Spero che siate in forze perché oggi vi aspetta una camminata tanto massacrante quanto gratificante: le cose da vedere a Tbilisi non sono affatto finite!
Scendete di nuovo alla metro di Liberty Square e tornate indietro verso Rustaveli lungo questo splendido (e trafficato) viale in cui per un po’ vi sentirete tornati in piena Europa. Di cose da vedere a Tbilisi centro ne sono rimaste ancora moltissime. Ci sono sobri edifici sovietici (il Parlamento), musei d’avanguardia (come il Museo Nazionale, che vi consiglio tantissimo, ma anche la National Gallery se volete vedere i leggendari quadri di Pirosmani, oppure il MoMa), belle chiese georgiane (Kashveti, che ha l’abside affrescata da Lado Gudiashvili – sì, proprio lui!), parchi, cinema e teatri (bello il teatro dell’opera, dall’architettura quasi moresca, che ricorda la biblioteca di Sarajevo!).
Non dimenticate di svicolare a destra e a sinistra: svicolare a Tbilisi è importantissimo. Magari per una sosta tranquilla con un tè (anche qui, un po’ caro, ma bellino) da Prospero’s Books, o per cercare la vecchia stazione della funicolare per Mtatsminda abbandonata o per andare a cercare il balcone intagliato più bello della città, vicinissimo alla metro di Rustaveli – dietro le arcate con i venditori ambulanti del palazzo staliniano con la guglia dell’Accademia delle Scienze di Tbilisi. Ovviamente, una volta nella piazza, salutate la statua del signor Shota Rustaveli, grande poeta e vate – il Dante georgiano per importanza e fama. Se volete mangiare in zona Rustaveli, c’è moltissima scelta. Altrimenti resistete fino a Marjanishvili e mangiate un boccone hipster al Fabrika, al Barbarestan (ormai fin troppo chic) o al mitico e mio preferitissimo Shavi Lomi.
Salvate per dopo il post su dove mangiare a Tbilisi.
6. Tbilisi cosa vedere: Marjanishvili
Se non ne avete avuto abbastanza di palazzi magnifici, da Rustaveli attraversate il ponte per avere una vista magnifica sulla città ed esplorate il quartiere di Chugureti (metro Marjanishvili), tra i più conservati e autentici della città. Magnifici cortili, facciate art nouveau e il Fabrika, ovvero il posto dove uscire la sera a Tbilisi e centro propulsore dell’hipsterismo e della cultura urbana in città, anche se sta venendo surclassato dal più posh Stamba o dai locali aggregati del Wine Factory.
Splendidi murales, cortili nascosti dalle balconate leggendarie e qualche palazzo in legno con vetrate colorate.
Consiglio segretissimo: al numero 95 di Aghmashenebeli l’androne di una casa con affreschi mozzafiato, purtroppo sempre più spesso chiusa, ma si vedono anche dal vetro. In uno degli angoli della piazza della metro Marjanishvili c’è una targa in tedesco che ricorda la chiesa luterana distrutta da Stalin quando deportò le comunità tedesche del Caucaso in Asia Centrale mentre Hitler puntava ai pozzi petroliferi di Baku, senza raggiungerli mai. L’intero quartiere di Marjanishvili si chiamava Neu-Tiflis ed era una delle varie colonie sveve stabilite in Caucaso nella prima metà dell’Ottocento. Ma questa è un’altra storia.
7. Cosa vedere a Tbilisi: il mercato Dezerter oppure Avlabari
Mannaggia a voi che volete visitare Tbilisi in 2 giorni, ora vi tocca scegliere. Da Marjanishvili potete fare una fermata di metro e scendere a Station Square (altrimenti fatevi a piedi tutto il viale Aghmashe… insomma quello lì, che è bellissimo, magari con una sosta al museo della seta), e da lì buttarvi nel vivo della cultura georgiana andando a socializzare con le più simpatiche babushki georgiane al Mercato Dezerter di Tbilisi.
Altrimenti, se vi piacciono le esplorazioni urbane hardcore, da Marjanishvili proseguite a piedi verso Avlabari, il cuore pulsante della Tbilisi armena. C’è sì anche quell’orrido chiesone nuovo che è la chiesa di Tsminda Sameba, ma non è obbligatorio andarci, anche se lì di domenica si tengono le migliori celebrazioni ortodosse con canti e mega raduni di pope georgiani. La parte migliore è quel dedalo di viuzze così mediorientali che cresce intorno alla chiesa, e da cui, tra soluzioni abitative creative e splendidi balconi intagliati, si aprono gli squarci migliori sulla città vecchia di Tbilisi, tutta abbarbicata addosso al monte.
La Stamperia Segreta di Stalin, è un altro luogo surreale dove fare un salto indietro di un secolo e, nonostante le voci, non è vero che ha chiuso, è ancora (più o meno) viva e vegeta. Ne ha parlato il mio compare di podcast Angelo Zinna su The Submarine. È un luogo profondamente controverso che presenta una storia dell’Unione Sovietica filtrato dalle lenti miopi dello stalinismo e che non va assolutamente presa come un luogo dove imparare qualcosa di veramente attendibile sul movimento bolscevico in Caucaso a inizio Novecento. Nonostante ciò, è un luogo abbastanza unico e congelato nel tempo, sede anche del partito comunista georgiano.
Certa che dopo questi 2 giorni a Tbilisi avrete bisogno di una settimana di relax per recuperare, il post su cosa vedere a Tbilisi finisce qui. Di cose da vedere a Tbilisi in realtà ce ne sarebbero ancora a migliaia, ma questa città non basta una vita per conoscerla veramente. Torno più volte all’anno da otto anni, e ancora sa stupirmi e gratificarmi come poche altre città al mondo.
Libri sulla Georgia da leggere prima di partire
La tua presenza è come una città, di Ruska Jorjoliani
Splendida la recensione di Claudia Giromondolibri per una georgiana originaria dello Svaneti che scrive in italiano e oggi vive in Sicilia. Il libro non è ambientato in Georgia, ma Ruska Jorjoliani ne interpreta perfettamente lo spirito.
Su Amazon, Libraccio e Feltrinelli.
Georgia. In the Mountains of Poetry, di Peter Namsmyth (in inglese)
Un monumento per i viaggi in Georgia, scritto da uno che ha esplorato questo paese da cima a fondo per oltre trent’anni, dagli ultimi anni sovietici ad oggi.
Su Amazon, Feltrinelli e Mondadori Store.
La santa tenebra, di Levan Berdzenishvili
Con la traduzione di Francesco Peri, che è stato nostro ospite nell’ultima puntata di Cemento Podcast, questo libro è uno dei pochissimi di autori georgiani contemporanei ad essere stato tradotto in italiano. Racconta dell’esperienza nel Gulag degli anni ’80, con spirito e occhio spiccatamente georgiano.
Su Amazon, Libraccio, Feltrinelli e Mondadori Store.
Ho scritto un post dedicato ai libri sulla Georgia da leggere prima di un viaggio. Sia che tu stia cercando cosa vedere a Tbilisi, sia che tu stia organizzando un’avventura più lunga in Caucaso, ce n’è per tutti i gusti:
E per oggi è tutto.
A presto!
Ele
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12 commenti
Amos
con mia grande sorpresa ho trovato la stamperia ancora aperta!!
Eleonora
Ah sì, devo aggiornare l’articolo! È ancora aperta! Ci sono tornata anche io quest’estate 🙂
ivanbranco
Ciao Eleonora,
ti avviso perché o sono orbo io o la guida è da aggiornare: non trovo nessun Pasanauri ad Abanotubani, ne trovo uno a Sololaki però, che si siano trasferiti?
Eleonora
Ciao, ci sono diversi Pasanauri in città. Quello ad Abanotubani è a questo indirizzo: 1 Vakhtang Gorgasali St, Tbilisi, Georgia
silvia pinto
ciao, grazie mille per tutte queste informazioni, ho prenotato per tbilisi a metà febbraio da giovedi a domenica, ho timore che siano troppi giorni, consigli?
daniele sala
Hanno appena messo il volo diretto da Bergamo….prenoto per Gennaio…farà un po freddino???
Eleonora
Ciao Daniele! Dipende davvero molto, può nevicare così come fare 20°, Tbilisi è visitabile senza problemi ma il resto della Georgia un po’ meno, è bassa stagione e si gode un po’ di meno se non hai un driver o un’auto affittata.
Vieni con noi in viaggio in Georgia dall’1 al 6 gennaio? Io sto organizzando un gruppo 🙂
Anonimo
Azzz…mi sarebbe piaciuto tantissimo.ma ho gia prenotato per Belfast dal 11 al 15…poi Tbilisi dal 17 al 20…adesso mi iscrivo alla newsletter dei viaggi…in agosto sono sempre libero…Ps.quest’estate sono andato a Sarajevo pe la terza volta..
Michela Bruscella
Mi sono appena imbattuta in questo post…ora approfondisco un attimo ma dal 01/01 al 06/01 del 2020 io e mio marito potremmo essere MOLTO interessati… dove trovo maggiori info?
Eleonora
Ciao Michela! Scrivimi una mail a info chiocciola painderoute.it oppure iscriviti alla newsletter dei viaggi accompagnati che trovi a questo link. Domani mando una mail con il riepilogo dei costi e dei posti disponibili! https://mailchi.mp/82bfcc91c762/painderoute a presto!
albaicin
Ciao! In che zona consigli di dormire a Tbilisi? Viaggio da sola per cui vorrei stare in zone vivaci e sicure.
Eleonora
Marjanishvili! Zona più fornita e servita con la metro, sei nel vero centro della città, a metà tra stazioni di treni, autobus e centro storico. Meglio del centro che invece è collegato male