Cosa vedere ad Almaty: guida alla perla del Kazakistan, tra modernismo, montagne e cosmopolitismo

Pubblicato il 28 Maggio 2024

Scritto da Redazione

di Tommaso Aguzzi

«Ma vivi nel paese di Borat?»

Questa è una delle reazioni più comuni quando dico di vivere in Kazakistan. Purtroppo, la popolarità di questo film ha diffuso uno stereotipo che persiste tra coloro che non hanno mai visitato questo paese. La seconda domanda più frequente è se vivo ad Astana, la capitale che ha cambiato nome per qualche anno prima di tornare a chiamarsi, appunto, Astana, cioè Capitale. Le campagne di marketing e le decisioni di ristrutturazione del governo kazako hanno reso la capitale del paese memorabile per molti, ma hanno oscurato la più grande e vivace città del paese, dove ho vissuto ormai per più di tre anni, Almaty. Ecco quindi una piccola guida ragionata su cosa vedere ad Almaty, verde e cosmopolita ex capitale del Kazakistan.

Tommaso Aguzzi, Almaty

Da quando Alma-Ata (che suona più o meno come padre delle mele) è diventata Almaty e ha perso il suo status di capitale nel 1997, l’attenzione internazionale si è spostata sulla nuova e futuristica capitale, Astana, voluta dall’ex presidente kazako Nursultan Nazarbayev. Senza sminuire la capitale e il suo continuo sviluppo, Almaty rimane il cuore pulsante del paese, centro economico e culturale del Kazakistan, un punto di riferimento stimolante per tutta l’Asia Centrale e l’ex URSS. Una città ai piedi della catena montuosa dell’Alatau, con il più ricco patrimonio architettonico sovietico del paese e un melting-pot di più di 2 milioni di abitanti provenienti da tutta l’Eurasia.

Se stai pianificando un viaggio in Asia Centrale, Almaty è il luogo ideale per iniziare la tua esplorazione. Le perle dell’architettura imperiale russa e sovietica, la sontuosa catena montuosa dell’Alatau che sovrasta la città, i grandi parchi e i musei urbani, le strade, i bazar e l’immensa varietà di culture e cucine di Almaty sono un’ottima introduzione alla storia di questa regione.

Sapevo poco o nulla di Almaty prima di visitarla per la prima volta il 25 settembre 2017, ma in pochi mesi è stata capace di farmi innamorare come nessun’altra città al mondo. È un luogo dove non si smette mai di scoprire cose nuove tra gli angoli nascosti, le storie delle persone che la abitano e i numerosi percorsi che si trovano sulle sue montagne.

Come arrivare ad Almaty

Celebrazioni per il 9 maggio ad Almaty, Kazakistan. Foto di Tommaso Aguzzi

Almaty si è recentemente aperta alle rotte italiane con addirittura tre voli diretti a settimana da Milano Malpensa (circa 6 ore di volo). L’altra connessione diretta dall’Europa è da Francoforte in Germania. Le altre rotte più convenienti passano da Istanbul con più voli al giorno disponibili. 

  • NEOS Air (diretto): Milano Malpensa (MXP) – Almaty International Airport (ALA) 
  • Lufthansa (diretto): Francoforte (FRA) – Almaty International Airport (ALA)
  • Pegasus Airlines (via Istanbul)
  • Turkish Airlines (via Istanbul)
  • Qatar Airways (via Doha)
  • Wizzair (low cost con basi a Budapest e a Abu Dhabi)

Dal Centro Asia è possibile raggiungere Almaty anche in autobus e treno da Tashkent, in autobus da Bishkek, Astana e Dushanbe. Servizi di taxi e car sharing (InDrive) sono disponibili da e per Bishkek, Shymkent e Taraz. 

Quando andare ad Almaty: periodo migliore per visitarla

Cosa vedere ad Almaty: il Kök Bazaar

Il Kazakistan sud-orientale ha un clima continentale ed è uno dei pochi posti al mondo dove ci sono ancora quattro stagioni vere e proprie. Il periodo migliore per visitare Almay è la tarda primavera o il primo autunno, a meno che non veniate apposta per le piste da sci di Shymbulak, per fare alpinismo o per pattinare sul ghiaccio nell’immensa pista di pattinaggio di Medeu.

In sostanza, i mesi senza dubbio migliori per visitare Almaty e dintorni sono aprile, maggio e settembre. D’estate fa molto caldo e anche in città si superano abbondantemente i 35 gradi, ma tra i viali alberati, i parchi e la vicinanza delle montagne si riesce sempre a trovare un angolo d’ombra. Gli inverni kazaki invece sono particolarmente rigidi, con temperature che raggiungono i -20 nelle giornate più fredde (-27 è stato il mio record) e che in media si aggirano intorno allo zero nei mesi di gennaio e febbraio. 

Assicurazione di viaggio per il Kazakistan

Cosa vedere ad Almaty: il Green bazaar

Anche se è un paese abbastanza economico, vi consiglio comunque di fare un’assicurazione di viaggio prima di partire per il Kazakistan.

Una affidabile e a buon mercato, che ho testato in prima persona e che copre tutto il mondo, incluse zone remote che molte altre assicurazioni non coprono e con opzioni che includono anche attività sportive, è la spagnola IATI.

Siamo affiliati a questa assicurazione, che significa che abbiamo per voi un codice del 5% di sconto e se doveste decidere di utilizzarla riceveremo una piccola commissione.

5% di sconto sull’assicurazione di viaggio IATI (lo sconto viene calcolato alla fine)

Cosa vedere ad Almaty: cose da vedere in città e dintorni

1 Green Bazaar – Parco dei 28 Panfiloviti – Arbat/Via Panfilova

Ed eccoci quindi con una bella lista di cosa vedere ad Almaty. Cominciamo la nostra esplorazione cittadina da uno dei luoghi più storici e brulicanti di tutta Almaty, il Kök Bazaar, bazaar verde. Assolutamente imperdibile tra le cose da vedere ad Almaty e una buon punto di partenza per esplorare la città.

Questo mercato coperto cittadino è un luogo quotidianamente in fermento e dove la varietà e confusione di merci e persone, e di rumori e suoni la fanno da padrone. Se riuscite a salire al secondo piano potrete osservarne la sua struttura ispirata allo stile costruttivista sovietico e noterete in realtà una certa coerenza nella disposizione delle bancarelle di carne, frutta e verdura, latticini, frutta secca e spezie, tè ed erbe medicinali.

Gli splendidi lucernai gli danno quasi un’aria da museo riconvertito a mercato. Al Green Bazaar di Almaty c’è un’incredibile assortimento di prodotti provenienti da tutta l’Asia Centrale: dal latte di giumenta fermentato (kymyz), alla carne di cavallo, dalle bianche palline di kurut alle decine di varietà di albicocche essiccate del Tagikistan e dell’Uzbekistan, il succo di melograno, o le squisite insalate coreane dei Koryo-Saram, cittadini di origini coreane i cui familiari si insediarono in questa regione alla fine del diciannovesimo secolo o furono deportati da Stalin negli anni ‘30. Di bizzarri cibi sovietici e postsovietici si parla nell’episodio 01.04 All you need is plov di Cemento Podcast.

Insomma, Il bazaar è anche il posto migliore dove assaggiare le prelibatezze di questa regione multietnica: il lagman, un piatto di origini uigure e dungane a base di lunghi noodles tirati a mano e conditi con un sugo di carne e verdure. Saule sarà felice di accogliervi nel suo “Oral”, spartano e buonissimo ristorante di cucina dungana nel piano interrato del bazaar.

Dal Green Bazaar ci spostiamo con una passeggiata di 5 minuti a piedi in uno dei parchi urbani più noti e centrali della città, il Parco Panfilov. Nel cuore del parco vedrete svettare le cupole variopinte della Cattedrale Zenkov, un meraviglioso santuario ortodosso di epoca zarista costruito interamente in legno a inizio Novecento. In epoca sovietica, l’edificio fu destinato a museo, sala concerti e il suo campanile a torre della radio, per poi essere restituito alla chiesa ortodossa locale nel 1995. 

Nel parco dei 28 soldati del battaglione Panfilov che combatterono contro le forze naziste appena fuori Mosca nel 1941 c’è un monumento enorme. È il maestoso e inquietante memoriale della Grande Guerra Patriottica 1941-1945 (come in molti paesi dell’ex URSS ancora ricordano la Seconda Guerra Mondiale) dove sono rappresentati 15 soldati delle corrispondenti repubbliche sovietiche che fuoriescono da un’enorme mappa dell’URSS sormontata dalle guglie del Cremlino. Assolutamente imperdibile tra le cose da vedere ad Almaty.

Sul lato opposto al memoriale si trova uno dei miei edifici e scalinate preferite di tutta la città, l’ex sede della Casa degli Ufficiali di epoca sovietica. Se riuscite a intrufolarvi dentro la palestra di boxe o la casa dei veterani, potrete ammirare l’incredibile struttura interna ispirata ad una nave: vi farà rimanere a bocca aperta. 

2 Cosa vedere ad Almaty: il quartiere d’oro

Nonostante la sua estensione, Almaty è una città facilmente visitabile a piedi. Il centro storico chiamato Quartiere d’Oro (Zolotoy Kvadrat) offre parchi verdeggianti e viali pedonali con vista sulle cime innevate del Zailiysky Alatau, e tutti i più importanti edifici storici di quella che molti considerano l’età d’oro della città: quando si chiamava Alma-Ata e rappresentava la capitale della Repubblica Socialista Sovietica kazaka (KSSR).

Nel quartiere d’oro si trovano tutte le istituzioni politiche, culturali ed accademiche dell’epoca sovietica, come l’ex Palazzo del Governo che ora è sede di un’università, il Teatro dell’Opera e del Balletto “Abai”, l’immensa e labirintica Accademia delle Scienze e il Centro Termale “Arasan” dove si rilassavano l’intellighenzia e la nomenklatura locali. Camminando tra queste vie noterete l’infinita quantità di statue dedicate a personaggi storici nella cultura locale e vi potrete divertire a riconoscere i diversi stili architettonici, dalle case in legno di epoca imperiale al pomposo stile staliniano fino al brutalismo modernista e agli edifici ispirati da Ginzburg e Le Corbusier di epoca khrushcheviana. Ogni angolo e facciata di questa città ha una storia da raccontare e vi permetterà di fare un viaggio nel tempo senza precedenti. 

L’Accademia delle Scienze è una delle perle più sottovalutate della città. In questo immenso edificio dal classico stile staliniano e dagli ornamenti baroccheggianti e islameggianti vi potete divertire a scovare gli angoli più belli di questo tempio della scienza che ha visto gli studiosi più importanti dell’Unione Sovietica sfilare tra i suoi corridoi. Le sale adornate con mosaici rappresentanti poeti, fisici, matematici  filosofi, l’atrio a forma di yurta, il marmo di alcune delle sale e i soffitti decorati trionfalmente vi trasporteranno in un’altra dimensione – persino la biblioteca ha la più vasta collezione di libri e manoscritti rari del paese. L’edificio contiene molti esempi di arte monumentale sovietica, come le vetrate colorate con temi e rappresentazioni della cultura tradizionale kazaka.

Oggi l’Accademia riceve solo una piccola parte dei fondi che riceveva in passato e i suoi corridoi sono desolatamente vuoti. A cinque minuti a piedi dall’Accademia delle Scienze scendendo verso la parte bassa della città, troverete una delle innumerevoli statue sparse per la città all’incrocio tra ulitsa Tolebaeva e Kabanbai Batyr. La statua a grandezza naturale rappresenta una delle più grandi rockstar dell’URSS e frontman della band Kino, autore della canzone che ha ispirato il nome della linea di viaggi di Eleonora, Kukushka Tours. Diventò famoso per le sue celebri canzoni negli ultimi anni prima del collasso sovietico in cui si riflettevano le aspirazioni, frustrazioni e il disincanto dei giovani sovietici durante questo periodo difficoltoso. Almaty e Viktor Tsoi sono indissolubilmente legati, infatti è qui dove la rockstar scrisse il suo ultimo album nel 1988 e dove recitò come protagonista del celebre film Igla (1988), diretto da Rashid Nugmanov.

Dopo la sua tragica morte all’età di 28 anni il 15 agosto 1990 in un incidente stradale, la sua musica ha continuato a resistere ed è ancora venerato come uno dei più grandi musicisti rock di tutti i tempi. Ad Almaty e in tutta l’ex Unione Sovietica, l’influenza di Tsoi sulla musica e sulla cultura rimane incredibile, con le sue canzoni che continuano a risuonare per le vie di Almaty suonate da artisti di strada e con il motto “Tsoi zhiv” (Tsoi vive) raffigurato su tante mura di questa parte di mondo. 

3 Almaty in verde: Kok-Tobe – Giardino Botanico – Parco del Primo Presidente

Almaty è davvero una città verde e la quantità di aree verdi presenti nel tessuto urbano vi stupirà. Il primo luogo che vi consiglio di visitare è la piccola collina di Kok-Tobe che sovrasta la città di Almaty e da cui si può godere di una vista panoramica su tutta la città. Sulla “collina blu” si trova l’iconica torre della televisione costruita in epoca sovietica, un luna-park, un buon ristorante dove mangiare piatti della tradizione locale e curiosamente una statua raffigurante i quattro componenti dei Beatles seduti su una panchina. Per raggiungere Kok Tobe si può utilizzare la cabinovia che parte da Piazza Abai in centro città o con una lunga passeggiata a piedi.

Un altro spazio verde tra le cose da non perdere ad Almaty è il giardino botanico. Aperto nel 1932 ed esteso per 104 ettari nel tessuto urbano è uno dei due polmoni della città insieme al bosco urbano Rosha Baum che copre un’area di 137 ettari e fu inaugurato nel lontano 1894. Il giardino botanico è un ottimo posto dove passeggiare ed ammirare la varietà di piante e di volatili presenti in questo spazio di verde urbano. Fagiani, anatre e folaghe scorrazzano intorno ai laghetti di questo parco e si appollaiano sulle betulle altissime dei suoi viali.

L’ultimo parco che vi consiglio di visitare ad Almaty è il Parco del Primo Presidente, un parco urbano di più recente creazione (2010) in un’area dove si trovano ancora vasti meleti tipici di questo territorio. La caratteristica mela Aport di Almaty infatti, fu introdotta a metà dell’Ottocento in questa regione da immigrati provenienti dalla provincia di Voronezh, in Russia. Questa varietà di mele raggiunge dimensioni notevoli e gli 800 grammi di peso, rappresenta ancora uno dei simboli di questa città ed è possibile trovarla da settembre a gennaio sui banchi dei bazaar locali. Inoltre, il Kazakistan e la catena del Tian Shan è il luogo d’origine del Malus sieversii, il melo selvatico all’origine di tutte le specie di mele attualmente esistenti.

Nel parco si trova anche una delle ultime statue di Nursultan Nazarbaev, presidente del paese dal 1990 al 2019, rimaste in piedi dopo le rivolte di gennaio 2022, note come Qandy Qantar (Gennaio Sanguinoso). Il parco regala una vista mozzafiato della catena montuosa dell’Alatau.

4 Musei da visitare ad Almaty

Cosa vedere ad Almaty: il Museo Statale d’Arte A. Kasteyev

Uno delle cose da vedere ad Almaty sia per capire le origini della città di Almaty e la storia del paese dall’Età del Bronzo ad oggi, che per visitare uno dei più antichi edifici della città, è l’ex orfanotrofio della città di Verny costruito in epoca zarista. Il museo offre un’incredibile collezione di artefatti originali e materiale documentario che vi farà immergere nel passato di questa città, questa terra e dell’enorme varietà di etnie che l’hanno attraversata e popolata. Un’altra peculiarità di questo museo è che è l’unico del paese a conservare una sala dedicata completamente a Nazarbayev.

Sempre tra i musei da vedere ad Almaty c’è il Museo Statale d’Arte A. Kasteyev, di gran lunga il miglior museo d’arte del paese e quello con la più vasta collezione di opere d’arte. Tra più di ventitremila dipinti e sculture, noterete le opere dell’artista kazako Abilkhan Kasteev, pluridecorato maestro del realismo sociale sovietico. Attraverso i suoi capolavori potrete ripercorrere la storia del novecento kazako, caratterizzato dalla radicale trasformazione dello stile di vita nomade dedita alla pastorizia e dall’industrializzazione imposta dal regime sovietico. Il museo è organizzato in maniera cronologica e vi permetterà di conoscere la formazione e lo sviluppo dell’arte kazaka, russa e asiatica. 

5 Cose da fare nei dintorni di Almaty

Le cose da vedere e da esplorare nei dintorni di Almaty sono veramente tante. La regione di Almaty e quella di Zhetisu infatti, offrono dei paesaggi meravigliosi e delle bellezze naturalistiche senza paragoni. Si può salire con l’autobus numero 12 alla storica pista di pattinaggio su ghiaccio di Medeu ad un’altitudine di 1 691m, e da lì salire con la cabinovia al resort sciistico di Shymbulak, il più grande di tutta l’Asia Centrale e punto di partenza per tanti dei sentieri di montagna nella catena dell’Alatau. Un altro sito per escursioni e passeggiate in montagna è la zona circostante al Grande Lago di Almaty (Bolshoe Almatinskoe Ozero), un lago alpino situato 15km sopra la città ad un’altitudine di 2 511 m s.l.m. e caratterizzato da un’acqua dal color turchese e dalle vette che si stagliano sul paesaggio circostante. 

Se si ha a disposizione un fuoristrada e qualche giorno per uscire dalla città e attraversare la steppa, i luoghi imperdibili da vedere nei dintorni di Almaty sono senz’altro lo spettacolare Charyn Canyon, secondo canyon più esteso al mondo, i laghi di Kolsay e Kaindy, e il Parco Nazionale di Altyn-Emel con le sue dune sabbiose e le montagne di Aktau. Questi luoghi vi mostreranno il lato più selvaggio di questa terra di confine e vi trasporteranno in paesaggi “marziani” unici al mondo. 

Libri da leggere su Almaty e sul Kazakistan

Un libro che ho avuto il piacere di leggere recentemente è Barsa Kelmes: The Nomads Return di Gabit Bekakhmetov, un breve romanzo di fantascienza che narra eventi storici della storia kazaka in chiave moderna e fantastica. Una lettura perfetta prima di avventurarsi nella magia di queste terre nomadi!

Per tutti gli altri consigli letterari c’è il post sui libri sull’Asia Centrale da leggere prima di partire.

Per oggi è tutto: speriamo che questa guida su cosa vedere ad Almaty vi torni utile.

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2 commenti

  • Sono ad Almaty, dopo un mesetto di Kirghizistan, ho letto i tuoi consigli per visitare Almaty. Splendidi i consigli, ma soprattutto la vastità dei commenti che spaziano dai meri luoghi da visitare turisticamente ad appunti di vita e cultura vissuta da questa nazione e popolo (libri, musica, films, ecc). L’Asia centrale si muove da sempre e anche dopo questa parentesi comunista, della quale si sente ancora il mood, sta evolvendo e avanzando. Contrariamente ai miei posti (Svizzera) qua tutti i giorni succede qualcosa e fai parte di qualcosa. спасибо

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