Cose insolite da vedere a San Pietroburgo in 3 giorni

Pubblicato il 12 Febbraio 2020

Scritto da Eleonora

Grazie al nuovo visto gratuito per San Pietroburgo, Kaliningrad e la regione di Leningrado, mi sono finalmente decisa a scrivere questo post. Perché qui sul blog ho spesso scritto pensieri, malumori, appunti ma mai una vera e propria guida pratica su cosa vedere a San Pietroburgo. Con l’occasione di due amici che ci andranno presto per una gita invernale, eccomi qui con le cose insolite da vedere a San Pietroburgo in 3 giorni.

Pietroburgo è una città che non amo e non ne faccio mistero. Ma non la amo forse perché mi ha stufato la retorica con cui è sempre raccontata: il gioiellino di Pietro il Grande, la città degli zar, la città dell’amore e dei canali. Tutte cose di indiscusso valore, ma che appiattiscono una città decisamente più viva e sfaccettata a un solo periodo storico. Un po’ come le retoriche turistiche che appiattiscono Firenze al solo Rinascimento o Roma solo alla storia del Vaticano o all’epoca d’oro imperiale. C’è molto più di così. E, per giunta, per vedere palazzi costruiti in stile italiano da architetti italiani, o canali come a Venezia, di certo noi non abbiamo bisogno di andare fino a San Pietroburgo. Questa promozione turistica su di noi fa poca presa.

Oggi provo a raccontarvi una San Pietroburgo insolita, oltre l’Ermitage, le solite chiese con la coda per entrare, il Teatro Mariinsky e la Fortezza di Pietro e Paolo. Una lista piccola di cose particolari da vedere a San Pietroburgo, dai bar fumosi delle band underground anni ’90 ai luoghi del celeberrimo film Brat (da vedere, tra l’altro per capire cosa intendo con “Piter è molto più di Pietro il Grande”), dalle architetture moderniste più spinte agli spazi riqualificati mega hipster. C’è molto più dell’Hermitage, e già l’Hermitage sarebbe abbastanza!

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Cose insolite da vedere a San Pietroburgo

1. Musei di San Pietroburgo, ben oltre l’Ermitage

La Chiesa del Salvatore sul Sangue Versato, la più famosa di San Pietroburgo

A San Pietroburgo probabilmente ci sono più musei che in intere nazioni del mondo. Ci troverete musei su qualsiasi argomento, dal museo dell’Igiene al museo della vodka russa, da quello dei trasporti elettrici a quello sull’assedio di Leningrado. Oltre all’Ermitage, che ovviamente merita una visita (anche se non vi piacciono i musei, anche solo il palazzo d’Inverno merita per gli opulenti interni), ci sono però altri grossi musei d’arte – in realtà tutt’altro che secondari – che secondo me dovreste visitare.

Parlo del Museo Etnografico, super démodé ma ricchissimo di materiale per gli appassionati di etnie remote, che rende pienamente l’atmosfera delle grandi spedizioni ottocentesche di esplorazione delle zone remote della Russia, come la Siberia, l’Estremo Est, la Chukotka, il Caucaso. E anche quanto gli zar non avessero reale idea della diversità incredibile di popoli che abitavano il loro impero. Se volete capire quanto è vasta, bella e varia la Russia, questo è il museo dove venire. Spesso, in completa solitudine.

Un altro museo validissimo, che vi prenderà una mezza giornata piena, è il Museo Russo, che ospita solo arte russa. Da una splendida collezione di icone (ma per quelle in realtà dovreste andare alla Galleria Tretyakovskaya di Mosca) alle stufe in maioliche dipinte, dalle pale di legno variopinte dei cimiteri al meglio dell’arte sovietica. Rimarrete stupiti e imparerete molto più sulla Russia che davanti a una collezione di arte olandese all’Ermitage.

Invece, per quanto riguarda l’Ermitage: se ci andate per fare la coda davanti a due quadri di Leonardo Da Vinci state sbagliando strada. Posto che dovrete mettervi l’anima in pace che troverete sempre calca e coda in biglietteria, salvo magari in giorni particolari di bassa stagione, è fondamentale selezionare le aree del museo da visitare, escludendo a priori il fatto di riuscire “a fare tutto” (espressione che odio, ma capitemi). Vi consiglio di partire quasi dalla parte nuova, opposta alla piazza dell’Ammiragliato; il biglietto è lo stesso anche se si deve “uscire” dal blocco di palazzi centrali. Area stupenda, con una spettacolare selezione di arte europea del Novecento, e gli shop migliori se volete comprare qualche regalo originale. In pratica, la trasposizione visiva di metà del vostro libro di arte della quinta liceo. Dalle tele più famose di Matisse al periodo blu di Picasso, una meravigliosa collezione di impressionisti, le statue di Rodin, il primo Kandinskij e non solo. Iniziate da lì al mattino, prima che arrivi la ressa stravolta dalle marce forzate dentro il Palazzo d’Inverno.

Un’altra area insolita che ho veramente apprezzato dell’Ermitage, e in cui c’ero praticamente solo io, è il piano -1, dedicato ai reperti preistorici siberiani e a quelli “esotici” della dominazione mongola in Crimea. Pezzi d’arte dal valore inestimabile portati qui dai quattro angoli della Russia. Leoni di San Marco provenienti dalle coste del Mar Nero, steli genovesi tradotte in armeno, russo, arabo; grandi portali in legno con motivi decorativi mongoli, intere case in legno siberiane conservate dal permafrost e non solo. Una vera scoperta.

2. Case museo di San Pietroburgo

San Pietroburgo (ma anche la Russia in generale) è famosa per le sue case museo. Che di solito sono un po’ sciatte, ma trasudano storia come pochissimi altri posti al mondo, e rivelano spesso interni emozionanti. Consiglio quella di Anna Achmatova, poetessa russa di smisurata fama, ma ce ne sono decine di altre: da quella nuova dedicata a Iosif Brodsky alla casa del celebre Raskolnikov, protagonista di Delitto e Castigo di Dostoyevsky; e ancora case museo per Pushkin, Rimsky-Korsakov, Shostakovich, Nabokov e non solo.

Non abbiate aspettative stellari, sono solo luoghi per cuori caldi, studiosi, appassionati. Spesso, se non siete del mestiere, è più interessante vedere gli occhi lucidi dei pochi visitatori che non cercare di capire lunghe didascalie tutte scritte in russo. Sono luoghi che si visitano per l’atmosfera e per quello che rappresentano più che per ciò che offrono in sé. A San Pietroburgo ce ne sono decine (ma anche a Mosca, dice la moscovita che è in me).

3. San Pietroburgo Hipster: Etazhi, Novaya Gollandiya e lo Street Art Museum

La vista dalla terrazza di Etazhi, San Pietroburgo

San Pietroburgo è la capitale hipster, queer, underground e di qualsiasi altra cosa sia tremendamente cool della Russia. Il Calvert Journal non smette di ribadircelo, con immagini disagiate di pallidi adolescenti che si scatenano nei rave più pazzi del continente.

Senza andare troppo underground, non lontano dal centro dovete fare un salto a Etazhi (che in russo significa “piani”), un centro artistico pieno di negozietti hipster carissimi, murales e bar alternativi famoso per una spettacolare terrazza su tutto il centro storico. Una delle poche alternative per vedere la città dall’alto senza vendere un rene (il biglietto per la terrazza costa tra i 3 e i 5€) e senza dover sgattaiolare di nascosto sui tetti di qualche palazzo storico. Consiglio non richiesto: bellissima canzone oltre che video-promo fantastico per la terrazza è Oy Dusya Oy Marusya degli Otava Yo.

Novaya Gollandiya (Nuova Olanda) è invece una ex fortezza riqualificata, piena di baretti hipster e aiuole dove sedersi con la bella stagione, esposizioni d’arte contemporanea ed eventi super cool. A me era piaciuta!

Bello anche lo Street Art Museum, un po’ più fuori dal centro, che ospita centinaia di murales sulle pareti di un vecchio complesso di fabbriche largo 11 ettari. Ogni anno i murales cambiano, nel caso in cui ci foste già stati 🙂

4. La Moschea di San Pietroburgo e altri luoghi di culto insoliti

A due passi dalla fortezza di Pietro e Paolo, sorge la Moschea Centrale di San Pietroburgo, in caso non aveste ancora voglia di fare un lungo viaggio fino a Samarcanda. Completata nel 1920, è una delle più grandi d’Europa. Gli interni sono spogli ma è un’esperienza particolare entrare in una moschea frequentata da decine di russi o ex cittadini dell’Unione Sovietica di fede musulmana in una città che tutti associamo con le cupole variopinte della Cattedrale sul Sangue Versato.

Che San Pietroburgo sia una città multiculturale, multiconfessionale e non monotematica si capisce subito. Tra le cose insolite da vedere a San Pietroburgo c’è la splendida Sinagoga Corale (proprio di fronte al teatro Mariinsky) o il Datsan Gunzechnoiei, cioè il tempio buddista di San Pietroburgo, sulla prospettiva Primorsky 91.

5 – San Pietroburgo sovietica: architetture moderniste

Per trovare edifici interessanti dell’epoca sovietica bisogna uscire dal centro e impegnarsi un po’ di più. Le liste di articoli non mancano, così come gli account Instagram dedicati.

Potreste iniziare da alcune stazioni della metro (Avtovo, per esempio, o Mayakovskaya), dal colosso staliniano del Palazzo dei Soviet, e poi andare a cercare il famosissimo e strambo edificio dell’istituto di robotica e cibernetica tecnica. Fate ricerche (alla fine è qui il bello) cominciando da articoli come questo oppure questo, oppure fate una corsa in taxi fino alle linee essenziali della misteriosa Dacia K-2.

Le gemme moderniste sono cose insolite da vedere a San Pietroburgo, anche se ormai attirano sempre più appassionati del genere.

6. San Pietroburgo insolita: chiese nascoste

Splendida la chiesetta dell’Assunzione affacciata sulla Nevà dell’isola Vasilyevsky, in stile neo-bizantino. L’ho scoperta per caso una volta e i suoi interni sono semplicemente mozzafiato, da passarci un paio d’ore in contemplazione.

Particolarissima, specie per chi ama i luoghi semiabbandonati, la Annenkirche, sulla kirochnaya al n.8. Ospita eventi e ci hanno girato (nel suo cortile) qualche scena di Brat.

7. Dintorni di San Pietroburgo: Kronstadt

Quando Lena, una ragazza che avevo conosciuto in un ostello di Riga pochi mesi prima, mi aveva portata in macchina fino a Kronstadt c’era uno dei tramonti più spettacolari della mia vita. Era agosto e l’intero cielo era di un rosa acceso ma soffice, la luce intera era rosa. Vedere il ponte di Kronstadt come un piccolo e sottile sentiero sul mare rosa è stata un’emozione incredibile.

Kronstadt, isola fortificata fondata da Pietro il Grande, è famosa per la Rivoluzione di Febbraio (a cui aderirono i suoi marinai) e per la storica ribellione del 1921, oltre che per esser stata la sede della Flotta Baltica. Oltre agli importanti fatti storici, è sede di una nuova, enorme cattedrale e ha un’atmosfera da piccola città portuale affascinante e grezza contemporaneamente. Dal faro, bianco, affacciato sul Golfo di Finlandia, ci si sente davvero in Europa. Una corsa in taxi fin qui al tramonto è una delle migliori cose da fare a San Pietroburgo, con la garanzia di non trovare orde di turisti.

8. Mercati e mercati delle pulci a San Pietroburgo

A San Pietroburgo ci sono molti mercati e la loro multietnicità vi sorprenderà. In centro c’è quello famoso della Sennaya, un po’ nascosto dietro il viale dei giardini, ma che a tratti odora di Asia Centrale.

Se invece cercate un grosso mercato delle pulci a San Pietroburgo, dove trovare qualche bella occasione, il posto giusto è quello vicino alla metro di Udelnaya, nelle periferie nord della città. Decisamente una delle cose più insolite da fare a San Pietroburgo.

9. Cose insolite da vedere a San Pietroburgo: l’isola Vasilyevsky

Tra le cose insolite da vedere a San Pietroburgo c’è l’enorme isola Vasilyevsky, non lontana dal centro, ma che di solito non si esplora abbastanza. È un buon punto di partenza per esplorazioni urbane lontano dalle folle ma sempre rimanendo nel centro storico. La parte occidentale è più sovietica, ma non mancano comunque splendidi palazzi zaristi. È su quest’isola che hanno girato molte scene di Brat (fratello).

10. Due luoghi di Viktor Tsoi

Se siete dei fan sfegatati o avete solo sentito Kukushka cinquemila volte, dovreste considerare di fare una tappa alla tomba di Viktor Tsoi al Cimitero Boglovskoe o perlomeno al Club-Museo Kamchatka, dedicato alla caldaia Kamchatka presso cui aveva lavorato. È un locale dove spesso suonano tributi per lui. Se ancora non conoscete i Kino, sappiate che certe canzoni su YouTube contano oltre 22 milioni di visualizzazioni!

Se invece siete a Mosca, non perdetevi lo Tsoi Wall. Questo blog turco racconta bene la mistificazione che c’è stata sul cantante dei Kino dopo la sua precoce morte.

Qual è il periodo migliore per visitare San Pietroburgo

Cose insolite da vedere a San Pietroburgo in 3 giorni

A mani basse primavera inoltrata (che a San Pietroburgo significa da metà maggio in poi) oppure estate, cioè fino ai primi di Settembre. Tenete a mente che durante le notti bianche, cioè a fine giugno, c’è il delirio mondo a San Pietroburgo e i prezzi lievitano.

Visitare San Pietroburgo d’Inverno

Chi ti dice che “sì ma la Russia va vista d’inverno” senza esserci mai stato, oppure che “tanto in Russia c’è il freddo secco” è gentilmente invitato ad andare a San Pietroburgo in una ridente giornata grigia, buia, gelida e lontana da festività come, che so, il 28 novembre o il 30 gennaio. Enjoy.

Verissimo che, con una giornata di sole, San Pietroburgo sotto la neve è scandalosamente bella. Ma bisogna mettere in conto un freddo decisamente più umido che a Mosca o in Siberia, il vento del Baltico, le pochissime ore di luce, specie sotto Natale (siamo pur sempre quasi al 60° parallelo Nord!) e la difficoltà di camminare sul ghiaccio o sulla neve sciolta se non siete abituati o adeguatamente attrezzati. A metà aprile avevo dimenticato i guanti a casa e dopo mezza giornata fuori senza guanti ero lì lì per l’amputazione delle mani!

Il mio consiglio è: non prendete la cosa sottogamba e non partite con aspettative esagerate. L’inverno russo è faticoso e triste, non come si vede in foto. Detto ciò, se siete veri amanti dell’inverno pronti a tutto, sarete accontentati dal fatto che in bassa stagione non troverete turismo o quasi. Qui trovate i miei consigli su come sopravvivere all’inverno russo.

Serve il visto per visitare San Pietroburgo?

No, se stai meno di 72h e arrivi via nave e sei parte di un gruppo organizzato.

Sì, ma è gratuito se entri non via treno (ok: aereo, bus, nave) e ti limiti a visitare San Pietroburgo e la regione di Leningrado (cioè quella circostante), oppure l’exclave di Kaliningrad, e non ti fermi più di 8 giorni.

Sì, ma è a pagamento se stai più di 8gg o hai intenzione di continuare il tuo viaggio verso qualsiasi altra regione russa (ad es. Mosca).

L’unico sito ufficiale da cui fare la richiesta di evisa gratuito è questo: https://electronic-visa.kdmid.ru/spb_home_en.html

Diffidate da siti falsi o agenzie che applicano una commissione sul vostro visto. Tutte le altre info riguardo al visto russo tradizionale le trovi in questo post.

Come arrivare a San Pietroburgo da Lappeenranta

Alla fortezza di Pietro e Paolo, San Pietroburgo, agosto 2015

L’aeroporto più comodo e low cost per raggiungere San Pietroburgo è quello finlandese di Lappeenranta, con Ryanair. Nei dintorni non c’è niente da fare se non prendere un mezzo per San Pietroburgo (circa 9€, 3.40h) o un Blablacar. La frontiera può richiedere tempo, in caso dobbiate ripartire da lì partite da San Pietroburgo con anticipo. Ci sono anche marshrutki normali non prenotabili online che partono con più frequenza e fermano di lì.

Come arrivare a San Pietroburgo da Tallinn

Novaya Gollandiya, San Pietroburgo

Da Tallinn a San Pietroburgo è molto più lunga (circa 6h) ma i mezzi sono più facilmente prenotabili. Le compagnie baltiche di autobus sono super economiche ed efficienti: consiglio Lux Express, con il sottobrand economico SimpleExpress, oppure la EcoLines.

E per oggi da San Pietroburgo è tutto.

A presto, su Instagram come sempre.
Ele

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