Nel 2015, primo di molti viaggi in questa straordinaria regione, Pain de Route viaggiava così. Qui sotto il video della più leggendaria di tutte le avventure in autostop ma vissute da allora.
Viaggiatori: nella foto sotto, da sinistra де́вушка (Ele, leggi dìèvushka), Honey (Jack), Prince of Persia (Dario) e La Negromante / Indian Jons (Sara) – ma giuro che possiamo spiegare
Giorni di viaggio: 19
Notti: Aereo (1), Tbilisi (2), Kutaisi (1), Svaneti (2), Novy Afon (3), Batumi (1), Vardzia (1), Yerevan (3), Martuni (1), Alaverdi (2), Aeroporto (1)
Itinerario: (Georgia) Tbilisi – Mtskheta – Gori – Kutaisi – Mestia (Svaneti) – Zugdidi – (Abkhazia) Sukhumi – Novy Afon – Kaman – Gagra – (Georgia) Batumi – Khulo – Akhaltsikhe – Vardzia – Ninotsminda – (Armenia) Gyumri – Yerevan – Echmiadzin – Geghard – Noravank – Martuni – Sevan – Dilijan – Kobayr – Alaverdi – Haghpat – (Georgia) Tbilisi
Volo: 209€ a/r con Alitalia
Km percorsi: 2100 + millemila km a piedi
Passaggi gratis in auto/marshrutka/autocarro: 43! Li abbiamo contati tutti e sì, autostoppare in Caucaso è molto facile, anche se siete in 4 come noi.
Gente conosciuta tramite CouchSurfing: 23! (e tutti fantaaaastici)
Cose rubate in simpatia (eddai, si scherza!): 17
– carta igienica (cioè carta vetrata riciclata): 4 rotoli. Era una prima necessità.
– copertine alitalia: 5 in quattro (il consumismo…)
– cuscini alitalia: 1
– cibo: un milka chocolate, un pomodoro a un greco che ci ha tirato su in autostop, una mela;
– cose ai tassisti molesti (solo per vendetta e odio, lo ammettiamo): fiammiferi, penne
– cose a caso: un segnalibro in stoffa da una bibbia in una chiesa abkhaza (La Negromante), un boccale di birra da un pub di Yerevan (Honey)
…il tutto per compensare gli oggetti persi:
– un cellulare
– un quaderno/diario di viaggio (ritrovato)
– una guida (ritrovata)
– un kindle (ritrovato)
– un cappellino
– un passaporto (ritrovato)
– una carta d’imbarco (ritrovata)
– un visto abkhazo (sequestrato…)
Monasteri visitati: ben 22!
Ammettiamo che se siete persone normali dopo il dodicesimo iniziate ad esaltarvi sempre meno. Se siete Prince of Persia dopo il terzo iniziate ad avere l’orticaria e ad esigere “che non sia solo pietra”.
Volte che abbiamo rischiato di morire: 8
– una volta perché i due militari che ci hanno tirato su in autostop hanno deciso che era ora di sfoderare il fucile e coccolarlo un po’ tenendocelo puntato alla testa per due ore buone; poi ci hanno comprato del pane dolce alle uvette con amore materno e hanno guidato come dei pazzi (sorpassi di 4 macchine contromano in curva), ma niente poteva essere più grave del doppia canna puntato alla testa… (in foto sotto, i due sopracitati avanzi di galera)
– in ostaggio di due psicopatici che avevano appena perso 15.000€ in un casinò ci hanno obbligati a cantare e suonare l’ukulele e a brindare con loro per far continuare il viaggio in autostop: eravamo in mezzo al niente, col serbatoio vuoto. Ci hanno praticamente obbligati a dargli soldi per la benzina (i due, ai lati nella foto sotto)
– morte per assideramento attraversando la frontiera georgiano-armena a Ninotsminda, su un altopiano di 2200m sotto un temporale. In calzoncini e maglietta con 10° e la pioggia
– in un incidente mortale su una delle mille marshrutki guidate da pazzi scatenati
– per aver mangiato delle verdure così affumicate da sapere di cancro, ad Alaverdi. Il solito acquisto geniale al supermecato. 1kg di verdure affumicate a 1€.
Bagni fatti: solo 2! Uno in Svaneti in un fiumiciattolo, uno nel Mar Nero, di notte
Pasti scroccati: 17 (e con pasti intendiamo pasti interi! se contiamo anche il vino e la birra offerti dai guidatori a quattro disgraziati autostoppisti… ciao)
Momenti in cui Honey ha chiesto se c’era il WiFi: e^x
Momenti in cui Honey ha chiesto se c’era un po’ di cibo avanzato: e^x
Momenti in cui Honey ha detto “no, io non ce la faccio” (ma poi ce l’ha fatta): tanti
Momenti in cui девушка ha chiesto “ma lo zaino azzurro?”: non quantificabili
Momenti in cui Prince of Persia ha fatto il ciccione: tanti quanti i grammi presi
Momenti in cui La Negromante ha detto “no, ma a me basta una mela a colazione e poi tiro avanti per tutto il giorno” prima di ingozzarsi di khachapuri: molte e me le ricordo tutte
Khachapuri e lobiani mangiati: burp, troppi
Battute fatte sul ridente paesino di Khulo: ve le risparmiamo
Mucche e greggi che ci hanno bloccato/attraversato la strada davanti: +∞
Tori che ci hanno sbarrato la strada scoreggiandoci in faccia: 1 (ma cattivissimo)
Cani molesti: troppi
Tassisti che ci hanno molestati feat. tassisti mandati aff*: quantità intollerabili
Cantate polifoniche nei monasteri armeni: bellissime e tantissime… se non le hai ancora sentite, ascoltaci qui o dal canale YouTube di Pain de Route 🙂
A presto!
Ele e Dario
1 Comment
Ma zia, dovevi mettere le docce.