Cooperante espatriata a Istanbul, Eleonora S. vive in Turchia da tempo. Ha esordito su Pain de Route con un articolo sui posti giusti dove mangiare e soprattutto sulle colazioni turche (molto) fuori dai sentieri battuti proprio nella città dove vive, Istanbul. Ma, negli anni, ha anche spesso dispensato i consigli giusti di lettura agli amici in visita, curiosi di affrontare il colosso della cultura e della storia della Turchia. Con grande gioia (e onore) pubblico oggi questa sua lista personale di autori turchi che hanno scritto libri sulla Turchia contemporanea e ottomana – con le due eccezioni della scrittrice greco-cipriota Eve Makis e dello statunitense Jason Goodwin. Alla lista ho aggiunto anche una mia recente lettura, La risata del barbaro della giovane autrice Sema Kayagosuz, da poco pubblicato da Voland.
Ne approfitto anche per segnalare il gruppo di lettura “Fronti e Frontiere” e gli approfondimenti a cura di Sara Mostaccio e Alessandra Speri, che hanno fondato il primo gruppo di lettura in italiano espressamente dedicato a tutte le vicende e le appassionanti storie che ruotano intorno a quello che era l’Impero Ottomano. Il gruppo di lettura è già al completo, ma potete sempre seguirle su Instagram e recuperare almeno le storie in evidenza.
Lascio la parola a Eleonora, che ci scrive da Istanbul!
Quale trovo sia il metodo più efficace per approfondire la cultura di un paese? Dopo la cucina direi che viene la letteratura, nel caso della Turchia potete unire le due cose leggendo un bel libro mentre mangiate un baklava mieloso e un çay caldo e carico senza zucchero. Perché la letteratura di questo paese è spesso così: dolce e amara, soprattutto per i cambiamenti politici e culturali che ne hanno attraversato la storia.
Da quando vivo ad Istanbul, ho cercato di leggere quanti più libri sulla Turchia trovassi in Italia scritti da autori turchi, o sulla Turchia dell’Impero Ottomano fino a quella contemporanea. Vi lascio i miei preferiti da leggere quando volete volare con la fantasia nel tempo… o nello spazio, visto che ahimè la mobilita è ancora limitata!
Buona lettura!
Un giallo storico, ambientato nel XVI secolo a Costantinopoli, il mio libro preferito del premio Nobel Pamuk, e forse uno dei miei romanzi gialli preferiti. La prima cosa che cattura è il modo di raccontare la storia: ogni capitolo infatti dipana un pezzo del racconto dalla prospettiva di un personaggio diverso, incluso l’assassino… ma voi non sapete chi racconta, e lascia con il fiato sospeso fino all’ultimo minuto! E mentre cercate di scoprire chi ha ucciso il miniaturista Raffinato Effendi, scoprirete anche molto sulla vita di corte all’epoca dei sultani.
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Questo romanzo è ambientato principalmente a Konya, attuale Turchia, ma l’influenza della storia narrata va al di là dei confini dell’impero ottomano, perché racconta di come lo studioso sunnita Jamal Eddin Rumi diventa il Mavlana, uno dei più importanti pensatori sufi della storia islamica, dall’incontro con Shams Tabriz, derviscio errante, con cui nascerà un’amicizia che cambierà la sua prospettiva del mondo. E’ un romanzo che parla di un’amicizia profonda tra due uomini, trascendentale ma che è stata spesso mal interpretata, e ha anche causato problemi all’autrice (che rimane una delle migliori autrici turche contemporanee). Questo romanzo parla anche di spiritualità, e io non posso che consigliarvelo se volete avvicinarvi al sufismo, che è la corrente spirituale dell’Islam.
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Quella che vi propongo qui è una serie di romanzi il cui protagonista è un detective un po’ particolare. Yashim Togalu infatti è un eunuco di corte, a cui il sultano permette di vivere fuori da palazzo, per meglio condurre le sue indagini. Di nuovo un giallo storico, in cui vi immergerete in una Costantinopoli dell’800 che ancora a tratti riesco a riconoscere nella Istanbul di oggi. L’albero dei Giannizzeri è il primo libro di una serie di 5 romanzi (i primi 3 sono decisamente i migliori, li trovate anche venduti come trilogia). L’ambientazione e i riferimenti storici sono accurati, infatti lo scrittore è uno storico, la trama scorrevole vi farà scoprire l’inizio della fine dell’Impero Ottomano, davvero consigliato! Poi Yashim è anche un ottimo cuoco, e le sue ricette possono essere d’ispirazione!
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In questa lista di libri sulla Turchia, questo parte dall’Impero Ottomano in terra turca, per proseguire in Libano e arrivare a Cipro. Parla della tragica storia degli armeni negli anni ’20, della separazione di Cipro – insomma, copre alcuni dei nodi cruciali della storia recente turca e regionale che ancora hanno conseguenze ai giorni nostri. Non è un romanzo leggero, ma è ben scritto e ve lo consiglio caldamente.
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Questo libro parla di un aspetto poco noto della storia della Turchia negli anni tra le guerre mondiali, quello degli ebrei turchi prima della nascita dello stato d’Israele. Questo libro è ben scritto, toccante e concitato, ve lo consiglio se volete leggere una storia poco conosciuta, ma che aggiunge un altro tassello alle difficoltà degli ebrei in Europa con l’ascesa del nazismo.
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Questo romanzo comincia negli anni ’80. Copre vent’anni di storia della Turchia difficili, caratterizzati da repressioni, militanza violenta e colpi di stato. Lasciandovi trasportare dai protagonisti, scoprirete un periodo recente della storia turca che non è molto conosciuto, tramite dei protagonisti che sentirete molto vicini, e che si muovono in una Istanbul che sta lentamente scomparendo.
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Almeno un romanzo leggero in cui si parla solo di omicidi dovevo consigliarlo! Ahmet Umit è uno dei più famosi scrittori turchi di gialli: vi farà scoprire i bassifondi di una Istanbul contemporanea, ma anche entrare in una quotidianità dei suoi abitanti che vi farà ritrovare seduti in macchina con il commissiario Nevzat, bloccati nel traffico della città tra i due continenti.
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Ironico, tagliente e scorrevole: La risata del barbaro è stato pubblicato da poco in italiano da Voland. È fatto di tanti racconti e ritratti dipinge la Turchia contemporanea attraverso la strana vicenda dell’hotel Colomba Blu sul Mar Egeo, in cui, un mattino, tutti gli ospiti trovano le lenzuola bagnate di pipì. Assurdo! Inaudito! Chi sarà stato? Si aprono le indagini, si intavolano discussioni, partono le accuse, ma il soggiorno degli ospiti si dilata e tra personaggi bizzarri si arrivano a toccare temi scottanti dell’ultimo secolo di storia turca, dalla politica al sesso. Tra questi libri sulla Turchia è senz’altro uno dei più insoliti.
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Chiudo con l’ultimo romanzo di Elif Şafak perché merita davvero! Racconta una Istanbul che è a due passi da casa mia, ma che io non ho mai visto: quella dei bordelli, perché qui la prostituzione è legale, e si esercita nelle case chiuse. Questo romanzo parla di prostituzione, transessuali, amicizia e cimiteri senza nomi… Non credo serva altro per convincervi a leggerlo.
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A presto!
Trovate Eleonora su Instagram, come wander_nura.
a cura di Lara
La città ai confini del cielo di Elif Şafak. Il romanzo è ambientato nel ‘500, narra delle costruzione di alcune delle più belle moschee di Istanbul per mano di Sinan e dei suoi aiutanti, ovviamente non è solo questo, leggetelo vi aspetta una bella storia d’amore e di arte.
Passando alla fase Prekemalista suggerirei La figlia di Istanbul di Halide Edip Adivar, un romanzo nella fase temporale di crollo del vecchio regime e nascita del nuovo. La storia si snoda tra le vie di Istanbul e svariati personaggi che popolano la città: artisti, religiosi, bottegai ecc. Interessante la storia del romanzo a fine libro: il romanzo venne pubblicato nel 1935 dall’autrice in inglese e poco dopo anche in turco, tuttavia le traduzioni non sempre corrispondono in quanto la copia destinata al mercato occidentale presenta molti più particolari e descrizioni che sono stati ritenuti superficiali per un pubblico turco. Non vi spaventate delle 472 pagine, è un romanzo scorrevole.
Andando avanti nel tempo non possiamo ignorare il romanzo Elefteria di Istanbul di Kemal Yilmaz. Il libro è ambientato tra Atene ed Istanbul e tratta i fatti di quei giorni che i greci chiamano “la catastrofe”, ovvero quando nel 1922 a suon di violenze i greci, i romei di Costantinopoli, furono costretti a lasciare la Città.
Sempre parlando delle minoranze che abitavano in Turchia prima della rivoluzione kemalista suggerirei La bastarda di Istanbul di Elif Şafak. Il romanzo si svolge sia nella Turchia odierna, ma anche in quella passata, ponendo tramite un intreccio di storia l’attenzione sul genocidio armeno.
Turchia contemporanea Hotel Bosforo di Esmahan Aykol, un giallo molto scorrevole e a tratti divertente.
a cura di Lara
Lara mi ha inviato questa integrazione al post, aggiungendo una sua lista di libri sulla Turchia di autori stranieri, che ne hanno raccontato la storia e la quotidianità dall’Impero Bizantino ad oggi. Scrive Lara: d’altronde stiamo parlando di una terra di confine, storicamente multietnica, quindi tralasciare determinate letture non renderebbe il quadro completo.
Allora, in primis Storia dell’Impero Bizantino di Georg Ostrogorsky. Non fatevi intimorire della mole di un libro di 510 pagine! La lettura è molto scorrevole e almeno 100 pagine sono note, genealogie, indici dei nomi, introduzioni, cartine ecc. Il testo che parla dell’Impero Bizantino vi darà una panoramica per comprendere il carattere della Turchia e di quella che fu la sua fortunata posizione geografica nel mondo antico. Molto si parlerà delle caratteristiche di Costantinopoli (molto curioso il modo di vita degli abitanti che ancora oggi in parte potete ritrovare in tutto l’ex Impero) , ma non solo … vi tornerà utile nel caso decidiate di affrontare un viaggio in: Grecia, Bulgaria, Serbia e Balcani, Italia Meridionale, Venezia.
In alternativa potete leggere Bisanzio di John Julius Norwich: stesso stile, ma più breve. Poi dipende da quanto siate appassionati alla storia, personalmente li ho letti entrambi.
Passando ad aspetti più vicini a noi nel tempo Costantinopoli di Edmondo De Amicis (l’autore de Il libro cuore) che sul finire dell’Ottocento fece un viaggio come corrispondente di un giornale (L’illustrazione italiana) e ci fornisce descrizioni sulla Città e sugli abitanti che ancora oggi possiamo trovare a spasso per la città. Ad esempio la scena che descrive la folla che animava il porto è la stessa che adesso potete trovare in aeroporto.
Viaggio in Turchia di Corrado Alvaro, questo giornalista e scrittore calabrese compì questo viaggio per Il corriere della sera subito dopo la rivoluzione kemalista, quindi è testimone dei cambiamenti che attraversarono il paese (il passaggio dai caratteri arabi a quelli latini, la costruzione delle ferrovie, ecc.). Molto interessante in quanto si snoda in tutto il paese e poi Alvaro narra anche aneddoti di viaggio interessanti: non solo monumenti, ma anche persone.
Considerato il patrimonio umano della Turchia prekemalista, sono degne di note due scrittrici non puramente turche, ma rispettivamente una greca e l’altra armena (prima della rivoluzione kemalista i greci e gli armeni erano cittadini turchi). La greca Mara Meimaridi con il suo splendido romanzo Le streghe di Smirne, ci narra l’epopea di una famiglia in fuga dalla Cappadocia, che fa fortuna a Smirne grazie a sortilegi e magie, ma che non può comunque sfuggire alla catastrofe di cui sopra. Il romanzo è un intreccio di storie e popoli che abitavano la Turchia prekemalista, che si snoda su tutto il Mediterraneo… d’altronde in un romanzo di 618 pagine capita di tutto!
L’armena Antonia Arsalan con i suoi due splendidi e commoventi romanzi La masseria delle allodole e La strada di Smirne, narra invece l’epopea della sua famiglia in fuga dalla Turchia dove prima della rivoluzione armeni, greci e turchi vivevano uno a fianco dell’altro.
Di epoca contemporanea, ma con richiami al passato greco, anzi, per meglio dirla “romeo” – i turchi chiamano rum i greci, che erano identificati con i romani. Ancora oggi se passate dal patriarcato greco ortodosso, vedrete che sulla targa fuori c’è scritto rum patrikhanesi – della Città e della Turchia, abbiamo il bellissimo romanzo La balia di Petros Markaris. Il romanzo è un giallo che si snoda tra le vicende dei greci che ancora abitano la Turchia, in particolare Costantinopoli. La trama è molto interessante e il libro è piacevolmente scorrevole.
2 Comments
mi piacciono molto i consigli a tema libri!
Il mio nome è rosso lo lessi anni fa e purtroppo non mi piacque, la scrittura era troppo cervellotica per i miei gusti e mi annoiava moltissimo.
Degli altri invece possiedo La casa sul bosforo e mi è tornata voglia di leggerlo, quindi post doppiamente utile 🙂
Grazie ♥ buona lettura allora!