Visitare le Meteore: più una leggenda che un luogo fisico, una delle prime tappe che mi ha aperto la cultura dell’Est, che in Grecia vive nonostante continuiamo a vederla nei soliti schemi “classici”.
In piena Grecia continentale, più o meno in mezzo al nulla, sorgono degli speroni di roccia immensi, levigatissimi e coperti di muschio, affacciati sulla pianura tessale. Non solo un luogo del mito, ma una roccaforte dell’ortodossia oggi visitabile. Una tappa che merita una deviazione dal vostro itinerario in Grecia del Nord.
Oggi sono qui però per dirvi che sì, vale la pena visitare le Meteore, vale la pena andarci apposta. Perché, nonostante il turismo crescente, rimangono uno dei luoghi più mistici d’Europa, un fossile di medioevo costruito in cima a spettacolari pilastri naturali.
Le Meteore, Grecia Continentale. Una sfida all’impossibile
A partire dal X secolo molti eremiti iniziarono ad abitare le cavità naturali presenti nelle pareti, per poi costruire monasteri nei punti più alti e isolati (anche a 600m di altezza!), servendosi di carrucole, funi, reti e scale di corda. Nel XVII secolo i monasteri arrivarono ad essere addirittura 24. Quasi una città sospesa in un luogo inospitale, dove contemplare l’essenziale. Come non pensare alle città invisibili di Italo Calvino di fronte a un tale spettacolo naturale!
Dei 24 monasteri di un tempo oggi ne sono rimasti 6, iscritti nel patrimonio dell’umanità dall’UNESCO.
Consigli per visitare le Meteore
Recentemente alcuni sono stati ristrutturati un po’ senza criterio ed è stata costruita una stradona asfaltata che dal centro di Kastràki, un paesino meno caotico di Kalambaka, porta ai quattro più famosi monasteri – in ordine Agios Nikolaos, Roussanou, Varlaam e la Grande Meteora (Metamorfosi). Agios Stefanos e Agia Triada sono in un altro complesso di falesie molto più vicino a Kalambaka.
Se avete una macchina e andate fuori stagione potete tranquillamente parcheggiare alla fine della strada. In alta stagione è delirio… se non fa troppo caldo o vi svegliate presto potete anche seguire i sentieri e farvela a piedi, ma attenti agli orari dei monasteri e ai giorni di chiusura, diversi per ognuno.
In generale le Meteore sono un luogo molto turistico, soprattutto per gli europei ortodossi (vagonate di russi). Anche Kastraki e Kalambaka sono cresciute con il flusso di pellegrini: i prezzi sono alti per essere in Grecia e i paesini lì intorno non hanno niente di speciale. Una notte e un giorno a Kastraki sono più che sufficienti: oltre alle Meteore non c’è molto altro da fare.
Avevo letto che le Meteore sono belle con qualsiasi tempo: maledettamente vero. Ci siamo andati nella giornata più triste e nebbiosa che ci potesse capitare, con pochissime ore di sonno passate in tenda al gelo (5 gradi il 28 marzo!) e beh… mi sembrava di stare su un altro pianeta, avvolta dalle nebbie e dal verde del muschio sulle rocce.
Finché non si sale non ci si rende conto delle altezze e della bellezza fiera dei monasteri, in contemplazione tra di loro. E la Chiesa Ortodossa non smette mai di stupire – la misteriosa area dietro l’iconostasi dove le donne non possono entrare, le candele sottilissime piantate nella sabbia, le uova di struzzo appese, il rito del bacio delle icone, la penombra…
In teoria si dovrebbe pagare per entrare in ogni monastero. In pratica solo a Varlaam ci hanno chiesto di pagare 3€.
Essenziale per godersi bene l’atmosfera è avere tempo, silenzio e calma di osservare con curiosità gli affreschi, le icone e le varie diavolerie dorate un po’ zarre che pendono dai soffitti, di accendere qualche candelina e sedersi sugli enormi troni di legno intagliato per provare i vostri due minuti da capo supremo dei pope greci.
Non abbiate fretta, cercatevi un posticino isolato su uno sperone o uno scranno di legno in una chiesetta e respirate con calma il profumo della pace dell’anima…
Le Meteore: i monasteri più belli
Agios Nikolaos è il monastero che ho apprezzato di più; molto raccolto e intimo, stretto e alto, con un pope gentilissimo che mentre giravamo per la chiesetta passava l’aspirapolvere in corridoio con piglio da casalinga livello advanced.
Nella chiesa, piccolissima ma ben illuminata (rarità) potrete divertirvi a decifrare il greco medievale (such fun) e a cercare le figure più assurde e o le scene più splatter.
Per esempio: ciclo di Agios Kirykos (San Quirico), il più giovane martire cristiano, buttato giù dalle scale del tribunale dove ha sbattuto la testa, mentre sua madre Giulitta veniva torturata (Tarso, 304 dC). Scene degne di un film di Tarantino, but that’s just Medioevo. Ottimo motivo per visitare le Meteore.
Varlaam e la Metamorfosi hanno chiese solenni ma anche buie, dove brillano solo le aureole dorate dei millemila santi affrescati. L’atmosfera e la qualità dei dipinti è però da togliere il fiato. Occhio alle masse di pellegrini molesti, preferite gli orari meno gettonati per goderveli in santa pace.
Nota sul vestiario: le donne devono portare la gonna o inventarsela con una sciarpa in tutti i monasteri, meglio entrare con il capo coperto per le donne e scoperto per gli uomini.
Adamo che dà il nome agli animali, Agios Nikolaos.
Non perdetevi, alla Metamorfosi, l’affresco all’entrata a destra dei martiri decapitati con le teste che volano schizzando sangue (Tarantino si eclissa a confronto) ma con un’aureola tonda immacolata che non fa una piega…!
I giudizi universali sono veramente espressionistici e pieni di animali strani – l’Antichristos, un cane nero con una cresta punk e la lingua da serpente!
Da ultimo, se avete ancora tempo e le centinaia di gradini non vi hanno devastati troppo, fate un salto nei musei del monastero della Metamorfosi: sono gratuiti e ci sono manoscritti antichissimi e croci intagliate davvero soprendenti.
Ah, dimenticavo! Si chiamano Meteore perché sono sospese a mezz’aria… 😉
Come raggiungere le Meteore da Salonicco
Le Meteore si trovano in Tessaglia, regione lontana da tutti i centri principali della Grecia continentale (Atene, Salonicco, Igoumenitsa, Patrasso etc.). La città più vicina e servita dai mezzi rimane comunque Salonicco. Noi abbiamo affittato un’auto lì e siamo partiti per un tour della regione a cui abbiamo aggiunto anche una bellissima sosta sul Monte Olimpo – che abbiamo visitato ancora coperto di neve, il 29 di marzo.
Per il vostro itinerario in Grecia: le Meteore distano 170km da Igoumenitsa, 150 da Volos, 250 da Salonicco e… 353 da Atene!
Per visitare le Meteore l’auto è il mezzo ideale: sono tre/quattro ore a seconda del traffico che trovate in città lasciando Salonicco.
Per info su treni e bus da Salonicco (Thessaloniki) guarda qui.
In che periodo è meglio visitare le Meteore
A marzo faceva ancora piuttosto freddino, ma le Meteore sono una destinazione versatile per tutto l’anno e tutti i climi. Da quelli più piovosi, uggiosi e nebbiosi dell’inverno a quelli più arsi e assolati dell’estate, il fascino è diverso ma sempre intatto. Chiaramente in alta stagione c’è anche più turismo. A voi la scelta 🙂
Buon viaggio in Grecia del Nord!
A presto,
Link utili in questo articolo
Le città invisibili, di Italo Calvino: su Amazon, Libraccio, Feltrinelli e Mondadori Store
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